Capitolo 0.7

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I'll never let you go
If you promise not to fade away
Never fade away
Our hopes and expectations
Black holes and revelations
Our hopes and expectations
Black holes and revelations
Hold you in my arms
I just wanted to hold
You in my arms.

Starlight - Muse

•••

Quando Evan fece irruzione nella camera di Michael lo trovò intento a sbattere ripetutamente la fronte contro il libro di diritto commerciale.

"Si può sapere cosa cazzo stai facendo?" gli domandò il suo migliore amico.

"Non lo vedi? Sto sbattendo la fronte contro questo libro scritto da Lucifero in persona, con la speranza che mi entri qualcosa in testa senza che mi venga un esaurimento nervoso e perda tutti i capelli," rispose, sarcasticamente, continuando a sbattere il capo contro il libro.

"Ma sei in vacanza! Manca solo una settimana prima di ritornare ad immergerci nel caos di Chicago, chiudi quel libro e vieni con me a giocare a football."

Sulle labbra di Michael si formò un mezzo sorriso amaro; smise di torturarsi la fronte contro il libro, consapevole di essersi procurato solamente un bel mal di testa, e spostò lo sguardo sul suo migliore amico, il quale lo stava osservando con le braccia conserte, in attesa di una sua replica.

"Mio padre a pranzo mi ha fatto sentire in colpa, dicendomi che stavo sprecando del tempo prezioso che avrei potuto sfruttare per portarmi avanti con lo studio. Manca poco all'esame di diritto commerciale e sono sicuro al 98% che verrò bocciato. Per il 2% continuo ad illudermi di aver fatto bene a seguire le orme di mio padre e di mio fratello."

Evan si avvicinò a Michael e gli posò una mano sulla spalla. "Che merda, amico," commentò, con la sua solita classe ed eleganza.

"Mi sei sempre così di conforto," replicò Michael, chiudendo con stizza quel libro di merda che odiava con tutto il cuore.

Evan spostò verso sinistra tutto il macello che regnava sulla scrivania di Michael per potersi sedere comodamente sul ripiano. Faceva la stessa cosa anche quando erano a Chicago appena si accorgeva che Michael si trovasse sul punto di farsi avvolgere dall'ansia.

Afferrò gli occhiali che Michael usava principalmente per studiare e se li mise sul naso. Iniziò ad atteggiarsi da psicologo.

"Okay, è giunto il momento di una delle nostre sedute. Forza, Mister Rivera, mi esponga i suoi problemi. Mi dica chiaramente cosa la turba."

"E se le dicessi, dottor Bennett, che è la vita a turbarmi?" rispose Michael, dando come sempre corda alle pagliacciate che montava su il suo migliore amico.

Evan annuì, strappò un foglio dal suo quaderno per gli appunti, prese una penna e iniziò scrivere qualcosa. "E così le turba la vita..."annotò, con fare pensoso. "Bene, la situazione è molto seria, ma non irreparabile. Ho solo due consigli da darle, Mister Rivera."

Michael abbozzò un sorriso, sentendosi già meglio. Evan era un vero toccasana per il suo cattivo umore. Anche Jamie, se proprio doveva essere onesto, ma al momento non era presente e si doveva accontentare di suo fratello maggiore.

"E quali sarebbero questi due consigli, doc?"

Evan gli passò il foglio, Michael lo prese e lesse ciò che aveva scritto.

1. Mandare a quel paese suo padre;
2. Fare sesso.

Michael alzò gli occhi sul suo amico barra psicologo con un sopracciglio inarcato e lo trovò a sogghignare.

Wherever You are (Red Moon Saga 0)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora