Il viaggio. Una nuova realtà e... così ho deciso

42 6 28
                                    


Il mio compito è quello di portarla al villaggio e far sì che resti. C'è bisogno di una guaritrice e la paranoia dello Jarl ha contagiato anche me. Posso capirlo, se avessi qualcuno di importante, sarei preoccupato anche io.

Ora siamo sulla Snekke in direzione Nord, verso il villaggio. Lei in silenzio a poppa, avvolta nel mantello con il cappuccio calato sulla testa e osserva il mare. Aveva raccolto quello che poteva servirle per il viaggio e adesso è stivato sotto coperta. Troppo silenziosa.

Ripenso a come sono riuscito a convincerla, è il modo in cui lei mi ha guardato per tutto il tempo. Come se non avesse mai visto un vichingo in vita sua. Ma anch'io la guadavo. Una strana creatura ultraterrena eppure viva, umana. Reale.


Flashback

Casa della guaritrice

Deve avermi dato qualcosa per dormire insieme a quel decotto e ora le mie membra sono gelatina. Ma so che mi farà bene e così potrò dirle tutto. Ho una missione da portare a termine.

**

Finalmente si addormentato. Questo straniero mi turba, so che è un nemico, che non dovrei aiutarlo ma io ho fatto un giuramento, prestare il mio aiuto a chi può averne bisogno. Sono diventata guaritrice nel corso degli anni, mia madre mi aveva dato i primi rudimenti e quando sono stata portata qui, sono state le vecchie del posto a finire il mio addestramento. Sono diventata guaritrice perché era nel mio Dna.

La mattina seguente, lo straniero era sveglio, avevo controllato le sue ferite e poi gli avevo portato qualcosa da mangiare. "Al nostro villaggio c'è bisogno di qualcuno come lei. La nostra guaritrice è morta e la vecchia che ha presto il suo posto è quasi vicino ai cancelli del Valhalla..." "Ma io non posso lasciare quest'isola, molte persone fanno affidamento su di me..." "Non ci vorrà molto tempo. C'è una donna gravida e... vieni con me..." abbiamo subito iniziato a darci del tu, si vede che tra di loro funziona così.

"Se è solo per poco tempo va bene. Acconsento ma a una condizione, sarà lei a riportarmi a casa?" "Sì, sarò io..." non avevo idea che quella promessa, il vichingo, non l'avrebbe mai mantenuta e la mia vita sarebbe cambiata. La Guaritrice di Fair Isle non sarebbe più tornata a casa. La Strega Bianca avrebbe trovato una casa e radici in una nuova terra pur mantenendo vive le proprie tradizioni. Le sue radici.

Ciò che era.

Accetto.

Fine flashback

***

Il viaggio è lungo, quando inizia a scendere l'umidità, vado sotto coperta per stendermi. Non soffro il mal di mare per fortuna. Tutto quell'equipaggio mi aveva osservato come se fossi strana, di un altro mondo e in effetti lo ero. Siamo tutti diversi e uguali. Loro sono i cosiddetti "barbari" e noi quelli più civili. E se mi sbagliassi? Ma loro hanno ucciso i miei genitori, come posso essere tranquilla?

**

Bjorn era vecchio ma un ottimo navigatore e non perdeva un momento per punzecchiarmi e ricordarmi quale fossero i mie doveri verso lo Jarl. Poi aveva visto la ragazza e aveva iniziato a dirmi in quanto tempo avrei impiegato per portarmela a letto. Bjorn era incorreggibile.

"Hai visto come ti guarda Lupo?" "E' una donna Bjorn. Una femmina. Magari non ha mai visto uno come me..." "Ora ti sottovaluti. È davvero una gran bella donna, giovane e in salute. Penso proprio che una volta arrivati al villaggio dovrai tenerla d'occhio..." scuoto la testa. Davvero dovrò ridurmi a controllarla per tutto il tempo che resterà al villaggio?

Cuore di donnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora