La guaritrice. Di lieti eventi, ghiaccio e... giù le mani!

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Quando arrivo alla casa dello Jarl, le urla di Hilde sono la prima cosa che mi accolgono. Deve soffrire tantissimo e corro levandomi il mantello dopo aver sciolto la sacca di pelle con le erbe da una parte. Thoren era preoccupato e prima che gli venisse qualcosa, presi in mano la situazione.

"Bene, ascoltatemi tutti. Chi non è indispensabile, fuori da qui. Quindi Vostra Grazia e voi, fuori. Tu, acqua calda, mi servirà per sterilizzare, portatemi tutte le bende pulite che trovate e... Lupo, vai alla capanna della guaritrice, c'è il baule che ho portato con me da casa, dentro troverai una sacca di tela e un astuccio di pelle, portameli adesso! Mi guarda per un attimo e svanisce.

Levo i manicotti di lana rimboccandomi le maniche del vestito, afferro la prima cosa che trovo e mi tiro su i capelli. Arriva l'acqua e mi lavo le mani, la prima cosa da fare è controllare a che punto era. Guardo Hilde che si contorce e sollevo la lunga camicia, le acque si erano rotte così come i capillari e c'era del sangue "Mi scuso in anticipo ma devo fare una cosa..." la tasto li per controllare la dilatazione.

Sono concetti del tutto sconosciuti ai più ma provengo da una stirpe di guaritori e sapienti. Eravamo molto avanti per l'epoca in cui vivevamo. "Hilde ascoltami, il bambino nascerà questa notte ma dovrai fare tutto quello che ti dirò di fare, ci siamo capiti?" "Sì! Basta che lo fai uscire! Oh Freya!" una delle serve avviso che lui era tornato con quello che avevo chiesto. Esco per un attimo e afferro le mie cose ringraziandolo "Restate qui, qualsiasi cosa succeda..."

Infilo il grembiule/camice e apro l'involto di pelle con dentro gli strumenti. Strumenti che non avrei voluto utilizzare, solo se era necessario. Controllo di nuovo la dilatazione, le contrazioni erano più ravvicinate. "Hilde ascoltami, il bambino deve girarsi del tutto altrimenti non avrà la forza di uscire. O mi toccherà tagliare..." lei mi guarda spaventata "Lo hai già fatto?" "Tagliare? Due volte ed è sempre andato tutto bene. Davvero Hilde, se accadrà sarà l'ultima soluzione. Questo bambino nascerà nel modo tradizionale"

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Ci volle tutta la notte prima che il bambino nascesse. Daireen aveva usato tutte le sue conoscenze e la sua esperienza ma salvò entrambi. Madre e figlio stavano bene, Hilde doveva riposarsi e riprendersi.

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È l'alba quando esco dagli appartamenti dello Jarl, mi sto ripulendo le mani mentre mi viene incontro emozionato e preoccupato il neo padre. "Come sta?" "Stanno entrambi bene Vostra Grazia. È un bel maschietto sano e robusto, vostra moglie deve riposarsi almeno per quaranta giorni, le ho dato dei punti che leverò tra qualche giorno..." "Posso vederli?" "Certamente..." lo guardo entrare e quando mi volto, lui è li che mi aspetta, lui che mi ha rubato un bacio ed è l'uomo più irritante che io abbia mai visto. Non che abbia conosciuto molti uomini ma lui mi fa incazzare come pochi.

Mi gira la testa per la stanchezza e barcollo, mi sento afferrare al collo e alla vita, scuoto la testa ritrovandomi a pochi centimetri da lui. "Dovresti riposare..." "Sì, forse hai ragione..." mi lascio accompagnare in una delle stanze adibite per gli ospiti e mi addormento.

***

Pov Thoren

Appena entrato, la vedo li, sdraiata nel nostro letto e vicino avvolto in una coperta e in una pelliccia, mio figlio. Nostro figlio.

La culla era li vicino intagliata dal miglior artigiano della regione, c'erano rune di protezione intagliate e un piccolo martello di Thor come simbolo ben augurante. Hilde apre gli occhi, i lunghi capelli sciolti sul cuscino e mi sorride. "Amore mio..." "Mio signore, avvicinatevi..." ho quasi paura di farlo ma lo faccio. Voglio toccarla e voglio vedere nostro figlio. "Come stai?" "Bene per una che ha appena partorito..." "La guaritrice?" "Oh amore mio, è formidabile. È ciò che questo villaggio ha bisogno..." sorrido, il piccolo sbadiglia e un mio dito accarezza la sua guancia morbida. "E' bellissimo..." "Ha preso da suo padre..." "Oh no, penso proprio che avrà il carattere battagliero di sua madre mia diletta..." "Thoren..." "Dimmi..." "Avvicinati ancora a me e ti castro. Non passerò nuovamente una cosa del genere" sorrido ancora.

Cuore di donnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora