Trischele. Di sapere, gelosia e... Chris?

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Mani che intrecciano capelli.

Hilde amava particolarmente intrecciare i capelli del suo sposo. Era un rituale che rilassava entrambi. Lei amava poi particolarmente farglielo, lui si sedeva a terra sulla pelliccia d'orso e si metteva tra le gambe di lei. Hilde prima pettinava le ciocche una ad una, erano di un riccio morbido, tra il rosso e il biondo, poi le divideva in sezioni e iniziava a intrecciare secondo la moda vichinga. Metteva dei nastri verde scuro o oro che richiamavano lo stendardo dello Jarl che aveva una base nera.

Quando era venuto a sfidarla, aveva anche al barba intrecciata e si era dipinto il viso "A cosa pensi?" "A nulla marito mio" "Non mentirmi. Sei una guerriera anche se ora il tuo compito è diverso. Cosa c'è che ti angustia?" "La guaritrice. È molto sveglia per la sua età, intelligente e hai notato come quelli del villaggio la guardano?" "Sì, ho notato. Ma ho notato anche come Lupo la guarda. È un misto di rabbia e desiderio..." reclina la testa all'indietro e lei gli massaggia il cuoio capelluto "Mmm, sei fantastica..."

Rabbia e desiderio.

Poteva essere un mix esplosivo per Lupo, lui che era sempre stato da solo avere qualcuno in casa poteva renderlo instabile "Penso che il tuo ordine di metterli nella stessa casa provocherà qualche problema..." "Lui sa quello che deve e non deve fare. L'ordine è stato fatto apposta per lui. Non posso permettermi che vaghi senza una scorta adeguata, non credi?" "Hai ragione ma marito mio, conosco le donne e hai visto tu stesso, è orgogliosa e testarda, darà parecchio filo da torcere al nostro Lupo..." sorridi, si, amore mio, penso proprio di conoscere abbastanza bene il genere umano femminile.

**

Svegliarsi la mattina non è mai stato un problema per me, ma quella mattina era diversa. Mi ero addormenta esausta e quando avevo aperto gli occhi, mi sentivo carica e piena di energia. In quel momento entrò lui, Lupo. Gettò la coperta da una parte grattandosi la testa "Preparati, presto andremo al villaggio" mi ero coperta perché cavolo! Un minimo di decenza questi vichinghi non ce l'hanno? "Vorrei lavarmi e... non fate colazione?" lui aggrotta le sopracciglia "L'acqua è fuori, per colazione c'è questo..."

Mi alzo avvolgendomi nello scialle "Se pensa che io faccia tutte le mattine avanti e indietro dal pozzo per lavarmi con questo freddo si sbaglia di grosso!" lui scuote la testa "E di grazia, cosa vorrebbe vostra Grazia?" "Un angolo tutto per me dato che dovrò stare qui. Una vasca, dell'acqua calda... insomma, non sto chiedendo poi la luna..." lui mi guarda ancora per poi ignorarmi. Spero davvero che tutto questo finisca presto.

**

Quella mattina, di buon'ora, Aslaug era andata a caccia accompagnata da Kris. Quella sera lo Jarl aveva intenzione di festeggiare l'imminente nascita del figlio e voleva dare un banchetto nella Sala Grande per tutti. Lei come altri erano nei boschi molto presto, lei come sempre assieme al suo Kris. Che ancora non aveva visto la straniera portata da Lupo.

Kris non parlava molto la mattina presto, era come sempre taciturno e a lei questo andava più che bene. Così le prede non si spaventavano e la caccia era più fruttuosa. Solo che quella mattina voleva sentirlo, anche solo per una stupidaggine ma voleva sentirlo parlare. "Dai Kris, dimmi qualcosa..." nulla, così mi volto per vedere se fosse ancora dietro di me, non si è mosso, mi segue come sempre.

"Kris... ehi Orso che ti prende?" "Pensieri – aveva toccato il petto dove sapevo c'era il ciondolo che portava sempre – non ti senti come se ti mancasse qualcosa?" "No. Ho tutto. Ho te, la mia spada, il mio scudo, il villaggio e di sicuro un posto nel Valhalla..." "A parte questo... è come se dovessi fare qualcosa o cercare qualcuno. Come se mi mancasse un pezzo di cuore..." ok, forse era meglio se non parlavano.

A volte Kris mi spaventa. Che siano dei ricordi di quando è stato rapito da piccolo? "Seguimi, ho sentito un cervo..." lascio cadere il discorso e continuiamo la caccia.

Cuore di donnaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora