Apro gli occhi appesantiti e mi alzo, guardandomi intorno.
Questa non è casa mia.Mi lascio andare ad un sospiro tremante quando capisco che sono ancora qui, rinchiusa in questa maledetta cella, nelle mani di un maniaco.
È molto buio. Più di prima. I quadri e le luci sono spariti.
Ripenso a quelle foto
Immagini che mi appartengono, ma che possiede lui, per una ragione a me sconosciuta.
Ho visto la sua mano, nella foto in cui dormivo, mentre mi accarezzava.Al solo pensiero che questa persona, la stessa che mi ha rapita e rinchiusa, mi tocchi, mi sale un conato di vomito. Apro la bocca istintivamente, ma ne esce solo aria.
Ho fame.Non mangio da quando ho lasciato casa di Charlie.
Charlie. Dio, se non avessi litigato con lui. Ora non sarei qui. Non sarei stata rapita da uno sconosciuto, legata e chiusa in una cella. Tutto questo non sarebbe successo. Forse.Mi tiro su e mi appoggio alla parete sporca e fredda, cercando di controllare i forti brontolii del mio stomaco vuoto.
Alzo gli occhi. "Bastardo..." Sussurro.
Scommetto che gode nel vedermi così....debole. Così vulnerabile.Qualche volta mi è capitato di vedere film che parlano di stalker e maniaci. E ricordo che....le vittime non sopravvivevano mai. Mai.
Rabbrividisco. No.Non voglio morire così.
Mi chiedo cosa io abbia mai fatto di male per meritarmi una cosa del genere. Ci deve essere una ragione per la quale questo tizio mi ha seguita e poi rapita."Sento i tuoi pensieri, cazzo. Vacci piano con quella tua testolina bionda." Una voce profonda e maschile riecheggia nella stanza buia.
Mi giro di scatto e mi guardo intorno, gli occhi spalancati. È qui?
Stringo gli occhi a fessura e cerco nel buio. Il cuore mi martella nel petto."No, non sono lì con te, se te lo stai chiedendo, Eveline." Ride lui.
Sobbalzo. Sa qual è il mio nome.
Ovvio che conosce il mio nome.
Cerco di riprendere un po' di coraggio e mi faccio avanti. "Perché mi stai facendo questo? Cosa ti ho fatto? Chi sei, cosa....cosa vuoi da me? E perché avevi delle mie foto?" Chiedo con un filo di voce.Sento un'altra risata roca. "Ehi, ehi, ehi. Piano, tesoro." Tesoro? La rabbia mi sale al cervello.
"Ma chi ti credi di essere? Che cosa vuoi da me? Sei uno....stalker? Ti piace....ti piace rapire..", deglutisco a fatica, " ...le donne? Le uccidi?"Adesso scoppia proprio a ridere. Il ché mi irrita e mi spaventa al contempo ancor di più.
"Uccidere...." Ride ancora. È una risata crudele, fredda. Non è sincera. "...Uccidere le donne?! Non sono un serial killer, Eveline. Però hai una fervida immaginazione, complimenti."Ringhio. "Chi diavolo sei?! E cos'era quella scenata con il pianoforte in sottofondo di prima?
Rispondimi, maledetto bastardo!" Urlo. Una lacrima scivola involontariamente lungo la mia guancia già umida.
Lui smette subito di ridere. "Non sei nella posizione di dare ordini. Nè di pretendere che io ti risponda. E non alzare la voce con me. E non parlarmi più così." La sua voce è gelida e minacciosa.Sbuffa. "Avevo intenzione di darti qualcosa da mangiare, ma ti sei comportata davvero male, Eveline. Credo che mi terrò questo panino per me."
Guardo a terra, mentre il mio stomaco brontola per l'ennesima volta.
Mi rifiuto di accettare del cibo da lui. Mi rifiuto.Non rispondo e mi porto le ginocchia al petto, nascondendo il viso.
"Eveline, non potrai essere così testarda, d'ora in avanti. Altrimenti morirai di certo."Parla della mia morte come se fosse una cosa da niente. Il suo tono è spaventosamente tranquillo e calmo, controllato.
Ora ho davvero paura."Allora lasciami morire." Mormoro, mentre le lacrime mi riempiono gli occhi e mi ricadono lungo le gambe.
Sento un sospiro pesante. "Lasciarti morire. No, diamine. Troppo facile. E a me cosa rimarrebbe? Con cosa giocherei? Con il tuo cadavere?" Ride da solo alla sua battuta, mentre io rabbrividisco. È inquietante.
E Dio, lui è davvero fuori di testa. Mi sfugge un singhiozzo. Voglio solo che tutto questo finisca. In fretta.
"Ho bisogno di te, viva. Ho bisogno che tu senta ogni cosa, Eveline. Tutto. Proprio come ho fatto io." La sua voce è dura e fredda. Eppure mi sembra familiare, adesso che ascolto bene....
"Benvenuta nel mio inferno personale."
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Senza cuore -L'incubo-
ChickLitDall'autrice di "Sottomessa a te", ecco che arriva un nuovo e oscuro romanzo. Non si tratta di una storia d'amore. Si tratta di una tragedia. Quando la vendetta si trasforma in pazzia... Eveline è la ragazza più felice al mondo. È giovane e bella...