Cinquecentosettantatre

601 32 16
                                    

 La decisione di chiamare Manuel era stata dettata dall'istinto e, solo mentre il telefono dell'altro risultava libero, Simone si accorse di quanto fosse in ansia per lo stato emotivo di Manuel, ma anche perché stava per risentire la sua voce dopo quasi 2 mesi. Di solito si scrivevano messaggi e raramente si mandavano qualche audio, ma di chiamate ce ne erano state poche e mai nell'ultimo periodo.

Il cuore batteva forte mentre contava gli squilli

Uno

Due

Tre

Quattro

Cinque

Stava per riattaccare quando dall'altro capo del telefono sentì una voce. Quella di lui.

Manuel fissava il display del telefono e non riusciva a fare nulla. Se Manuel avesse avuto un elettrocardiogramma attaccato al petto in quel momento i suoi battiti sarebbero risultati elevatissimi. In cuor suo aveva sperato che Simone gli rispondesse, perché aveva bisogno di sentirlo e perché le parole di quest'ultimo erano ogni volta una carezza per la sua anima irrequieta, ma di certo non si sarebbe aspettato che lo chiamasse.

Se fosse stato sincero fino in fondo Manuel avrebbe ammesso che da Simone avrebbe voluto sul serio una carezza, un abbraccio e forse anche un bacio, ma non era pronto a quella consapevolezza e quel pensiero si volatilizzò non appena il riccio riacquistò un minimo di razionalità e si decise a rispondere.

Pronto, Simò?

Oi, Manuel

Oh finalmente te sento... Pensavo che te eri dimenticato de me

Eh scusami se stavo studiando e comunque come posso dimenticarme de te?

Risero entrambi e, come ogni volta, entrarono in una bolla nella quale stavano solo loro due e il resto del mondo rimaneva fuori.

Simo

dimmi Manu

Qua è un casino e io non sto bene

Ho letto il messaggio, che succede?

La voce di Manuel si era incrinata e Simone lo aveva percepito. Avrebbe voluto fare la valigia e correre da lui per abbracciarlo a fargli capire che lui c'era e ci sarebbe stato sempre.

Non lo so, nu ce sto a capì nulla. Sto sempre nervoso, litigo co tutti pure co mamma che poraccia nun c'entra nulla

Vabbè ma un po' di nervosismo è normale. Alla fine stiamo in sessione. Io fino a ieri ero intrattabile esattamente come te. Vedrai che Anita non se la prende

Speriamo Simo perché è difficile. Ormai è da mesi che è tutto difficile... tu invece come stai? che me racconti?

Io sto bene e sono finalmente a riposo e anche l'ultimo esame è andato molto bene.

Ao er solito secchione... Comunque so contento che finalmente te riposi

Ci fu un attimo di silenzio nel quale Simone racimolò tutto il coraggio per porre a Manuel una domanda anche se non era minimamente sicuro che l'altro avrebbe risposto.

Manu, cosa intendi quando dici che è da mesi che è difficile?

A Manuel sembrò mancare il respiro ma decise di essere sincero e di parlare a cuore aperto. Glielo doveva.

In bilicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora