Immersi nel loro amore

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Capitolo lungo quasi quanto tuti gli altri messi insieme (OPS) ma è l'epilogo quindi.. Per l'ultima volta: Buona lettura cuori ❤️

Sette giorni. Era passata esattamente una settimana da quando Manuel, a pezzi, era scappato da Roma convinto che Simone lo odiasse e che sarebbe ritornato con Davide. Aveva attraversato varie fasi in quel breve periodo: aveva pianto, si era disperato, aveva pensato che fosse destinato a una vita triste e sola ma soprattutto si era arreso al fatto che con Simone non ci potesse essere futuro. Poi era arrivato lui, Simone, e per l'ennesima volta la sua vita era stata stravolta. Come sempre si erano dovuti scontrare prima di unirsi in un solo corpo e una sola anima ma ne era valsa davvero la pena, visto che erano lì insieme. Dopo ciò che era successo nel fienile, i due non si erano più separati: avevano trascorso i successivi giorni a fare l'amore, a parlare e vivere finalmente la loro bolla di felicità che avevano tanto agognato. Era però arrivato il momento di tornare alla vita vera, fatta di persone e imprevisti, gioie e dolori, che avrebbero potuto contrastare la loro unione. Amici e parenti non aspettavano altro che vedere Manuel e Simone felici e insieme ma allo stesso tempo avrebbero chiesto, dato giudizi e curiosato in quella intimità che non apparteneva a nessuno se non a loro due.

Era questi pensieri, insieme a tanti altri inerenti al futuro, che affollavano la mente di Manuel in una domenica mattina che ancora doveva effettivamente cominciare.

A giudicare dalla luce doveva essere a malapena l'alba dato che la camera era poco illuminata. La stanza era in penombra e dalla persiana della finestra filtrava un fioco raggio di sole; l'aria era fresca nonostante fosse fine Luglio e il silenzio faceva da padrone in quel casale, contrastando il rumore dei pensieri di Manuel.

Poi un mugolio, un corpo che prima dormiva accanto a Manuel che si volta posando la testa sul suo petto e cingendo i suoi fianchi con un braccio, lo stesso braccio sul quale è tatuata una scritta. I pensieri di Manuel si fecero leggeri fino a scomparire sotto il tocco di Simone; gli bastò la vicinanza con il corvino a Manuel per smettere di avere paura e diventare fiducioso nel futuro.

"Io ho te e finchè stiamo insieme nulla può andare male" sussurrò Manuel a malapena udibile mentre sorrideva a Simone che dormiva beatamente sul suo petto.

Passò una mano tra i ricci corvini, accarezzandoli dolcemente per poi inclinare la testa e osservare l'altro dormire. Il cuore del maggiore mancò un paio di battiti e si chiese come avesse mai potuto attendere così tanto prima di dichiararsi a Simone: si era perso per tanto tempo la visione e le mille sensazioni che il contatto vero con Simone gli avevano donato.

Lentamente e cercando di muoversi il meno possibile per non svegliare l'altro, allungò la mano verso il comodino e prese il telefono. Scattò una foto a Simone addormentato sul suo petto e la inserí nella cartellina S&M che custodiva gelosamente nel telefono; tale cartellina conteneva tutte foto che ritraevano Simone e Manuel insieme ma anche foto che Manuel aveva conservato di Simone e i selfie che si erano mandati durante i mesi trascorsi in due città diverse.
In un secondo momento controllò le varie notifiche che nei giorni precedenti aveva ignorato e riscontrò messaggi da parte di sua madre, di Dante, di Matteo e pure un messaggio da parte di Davide. Quest'ultimo lo aveva contattato la sera precedente per sapere quando poteva ritirare la macchina in quanto era in partenza per Milano. A Manuel scappò un sospiro esasperato prima di rispondere velocemente comunicando che la macchina avrebbe potuto ritirarla in giornata.

Dopodiché tentò di riporre il cellulare sul comodino ma la stretta ferrea di Simone sui fianchi e la guancia del minore che si strusciò delicatamente sul suo petto, glielo impedirono.

"T'ho svegliato?" sussurrò Manuel sfiorando lo zigomo dell'altro.

"Non credo perchè sto in un sogno bellissimo dove sto abbracciato al mio amore" scherzò Simone tenendo ancora gli occhi chiusi.

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