Il momento di dire tutto

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Cuori miei, il capitolo è lungo (forse anche troppo) ma era necessario per ciò che accadrà in questo e nel prossimo capitolo. Vi amo tanto e non vi ringrazierò mai abbastanza per l'immenso supporto.

I loro occhi si incrociarono e per un tempo che apparentemente sembrò eterno non proferirono parola.
"Ciao Manu" ruppe il silenzio Simone.
"Ciao Simone" rispose Manuel sussurrando ancora scosso dal vedere Simone in carne e ossa a pochi passi da lui.

Per Simone sentirsi chiamare con il nome completo fu un colpo al cuore, sensazione resa ancora peggiore dallo sguardo impenetrabile di Manuel.

Ci furono altri secondi di silenzio nei quali Manuel ne approfittò per avvicinarsi a Simone con il solo intento di riprendere dalle mani del piccolo il proprio telefono e la maglietta. Quella vicinanza fece perdere un battito a entrambi ma, a differenza di Simone che arrossì e tremò, Manuel rimase imperturbabile reprimendo il forte istinto di baciarlo e fare l'amore con il corvino proprio su quel letto.

"Arianna o Costanza?" domandò Manuel mentre posava il telefono sul comodino e la maglietta in valigia.
Simone sembrava aver perso l'uso della parola per l'eccessiva vicinanza a Manuel e di conseguenza impiegò diversi secondi a recepire cosa il maggiore gli avesse chiesto ma prima che potesse rispondere Manuel lo anticipò.

"Non ha importanza" sentenziò cercando di mostrarsi il più freddo possibile scuotendo la testa.

"Se vuoi stasera puoi restare visto che ormai si sta facendo buio ma domani ti fai venire a prendere da chi te pare e te ne torni a Roma" ammorbidì il tono Manuel e Simone poté solo annuire sconsolato.

Dopo quella conversazione Manuel si chiuse in bagno per farsi la doccia cercando di scrollarsi di dosso le mille sensazioni che quei pochi minuti con Simone avevano provocato riportando alla mente la sera al cantiere e la notte al garage di Manuel.

In attesa di Manuel, Simone decise di andare in cucina e preparare qualcosa per cena. Non c'era molto nella dispensa e anche il frigorifero era praticamente vuoto. L'unica cosa che venne in mente a Simone con ciò che aveva era la pasta con aglio, olio e peperoncino. Si mise ai fornelli e si impegnò per fare in modo che la cena venisse buona, anche perché la pasta aglio, olio e peperoncino era uno dei piatti preferiti di Manuel.

Manuel impiegò pochissimo a farsi la doccia ma una volta uscito dal bagno era rimasto un tempo imprecisato seduto sul letto a riflettere su quale fosse il giusto comportamento da tenere. Simone stava lì per lui probabilmente e quasi sicuramente aveva sentito l'audio che il maggiore aveva inviato prima di isolarsi in campagna ma era altrettanto convinto che Simone stava con Davide e di conseguenza se stava lì era solo per ufficializzare la cosa. Voleva la felicità di Simone più di ogni altra cosa ma l'idea che la felicità la avesse trovata proprio con Davide lo mandava fuori di testa.

"Chissà se il problema è realmente Davide?" sussurrò perso nei suoi ragionamenti mentre indossava i pantaloncini.

Era chiaro che la risposta fosse no. Davide o non Davide, Manuel avrebbe sempre rosicato all'idea di vedere Simone che baciava qualcun altro.

Scese le scale e fece per entrare in cucina quando si trovò davanti Simone concentrato a cucinare e dall'odore che arrivò alle narici del maggiore, Manuel dedusse che stesse preparando uno dei suoi piatti preferiti. Avrebbe voluto avvicinarsi al corvino, cingergli i fianchi e baciargli il collo sentendo la pelle di Simone che rabbrividiva a quel contatto ma si trattenne dal farlo perché nella sua mente tornò prepotente l'immagine di Simone che baciava Davide. Rimase lì a osservare in silenzio il piccolo che cucinava e sorrise perché Simone sapeva essere così bello anche mentre compiva azioni che non erano il suo forte.

Simone non era mai stato un gran cuoco però per Manuel avrebbe fatto qualsiasi cosa, pure diventare uno chef. Aveva seguito meticolosamente la ricetta per la pasta da un sito internet e di tanto in tanto controllava il timer per la cottura della pasta. Inutile dire che per tutta la preparazione del piatto aveva pensato sempre e solo a Manuel, a come rivederlo aveva reso ancora più forte il suo amore per l'altro ma soprattutto aveva fatto tremendamente male vedere gli occhi di Manuel imperturbabili. Quegli occhi lo avevano fatto innamorare quando si era tatuato la scritta sul braccio, quegli occhi lo avevano fatto sentire la persona più importante del mondo ma lo avevano fatto anche tremendamente soffrire; era sempre riuscito a decifrare quegli occhi e adesso che non ci riusciva più aveva tremendamente paura che avrebbe perso Manuel per sempre.

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