Capitolo 11: Non voglio perderlo di nuovo!

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POV MEW

--Mamma! Tu che diavolo ci fai qui in casa mia?-- le chiedo mentre Gulf indietreggia come se fosse spaventato.

--Rispondi alla mia domanda Mew! Che ci fa lui qui? Pensavo di essermene sbarazzata per sempre due anni fa!!-- urla mia madre puntandogli l'indice contro.

--Mew, è meglio che io vada.-- mi dice Gulf.

--Grazie... -- risponde Bua per me --Pon per favore accompagna Gulf a casa! Signora, venga dentro, non voglio scenate sulla porta di casa mia!-- ordina a mia madre che la segue.

"Non voglio" è l'unica cosa che mi viene in mente adesso! Ma Bua ha ragione, meglio che lui adesso vada via. Ma non prima di chiarire la nostra situazione.

--Gulf aspetta!-- mi volto afferrandogli la mano --Questa sera vengo da te! Dobbiamo parlare!-- gli sussurro.

--Parla con tua madre adesso... noi due possiamo aspettare.-- mi risponde sciogliendosi dalla mia presa e rientrando in macchina.

--Pon prenditi cura di lui...-- dico entrando in casa anche io.

POV GULF

Sapevo che prima o poi avrei dovuto aprire gli occhi! Mew non sarà mai mio! Non vincerò mai contro sua madre. È riuscita a separarci due anni fa, lo farà ancora una volta.

Questa volta però non riuscirò a superarla penso, mentre sento gli occhi riempirsi di lacrime per la paura che ho di perderlo nuovamente.

Mew ha promesso che verrà da me stanotte, ma sono certo che non lo farà.

Chiudo gli occhi per impedire alle lacrime di scendere e, cullato dal movimento dell'auto, mi addormento.

Flashback

--Ti ho detto di sparire dalla sua vita! Per colpa tua mio figlio ha rischiato di morire stanotte! Se fosse rimasto a casa con noi non sarebbe in coma adesso!-- mi urla la madre dell'uomo che rischio di perdere nell'incidente in cui è stato coinvolto.

--Signora la prego, si calmi!-- dice Tul.

--Mew è in questo stato perché ha cercato di scappare dalle vostre pressioni, non da me!-- ribatto.

--Mew è in coma perché era sconvolto! Ha abbandonato la sua famiglia per colpa tua! Sparisci! Non sei nessuno per restare qui! In ospedale solo i parenti possono vederlo!-- grida cacciandomi dalla stanza.

--Andiamo Gulf ti accompagno a casa. Lascia che Mew si riprenda e vedrai che tutto tornerà come prima!-- Tul mi parla trascinandomi via mentre non riesco più a trattenere le lacrime.

Fine del flashback

Sobbalzo dopo aver sognato il giorno in cui la madre Mew mi cacciò dall'ospedale. È stato il preludio della mia distruzione psichica, visto che poi, al suo risveglio, Mew mi aveva dimenticato.

--Signore... va tutto bene?-- mi chiede Pon.

--No, non c'è nulla che vada bene.-- sussurro.

--Non si lasci influenzare dalle persone! Non permetta a nessuno di farla stare male... So come funziona la mente di quella donna ma non si lasci mettere nuovamente i piedi in testa!-- mi dice.

--Che intendi con "so come funziona la testa di quella donna"?-- chiedo curioso.

--Il giorno in cui mi ha assunto, ha preteso che spiassi il figlio e la nuora, facendo un rapporto settimanale.-- mi confessa.

--E...?-- gli chiedo.

--E niente. Non mi piace impicciarmi negli affari degli altri e poi faccio l'autista, non la spia.-- mi dice con un sorriso appena accennato.

Amnesia di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora