Capitolo 21: Dannazione Mew! Dove sei finito?

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POV GULF


Sono passate già due settimane da quando Mew ha recuperato la memoria e, per fortuna, non abbiamo avuto nessun attacco da parte dei suoi genitori. Probabilmente hanno rinunciato o almeno è quello che io spero.


Anche Bua si è finalmente ristabilita e nausee a parte, sta bene. Il pancino inizia ad intravedersi e siamo felicissimi di vedere che il legame con Pon cresce sempre di più. Lui, infatti, non la perde d'occhio neppure per un attimo.


Secondo Mew da un giorno all'altro dovrebbe arrivare l'atto di divorzio e sinceramente ho un po' di paura.


In apparenza sembra che tutto sia tornato tutto al suo posto.


Ci amiamo molto, forse più di prima, Bua ha trovato la sua felicità ed i genitori di Mew si sono messi da parte.



Ma mi domando, sarà veramente così?



--Tesoro... tutto bene?-- mi chiede Mew entrando.


Sono un po' corrucciato, deve avermi visto assorto nei miei pensieri.


--Si, stavo solo riflettendo su quante ne abbiamo passate in questo ultimo periodo.-- rispondo mentre chiudo le tende della finestra dove mi ero soffermato a guardare il panorama notturno. --Hai cenato?-- gli chiedo abbracciandolo in vita non appena si avvicina.


Mi stringe a sé e mi depone un lieve bacio sul mio collo, facendomi rabbrividire.


--Si, Bright e Win mi hanno trattenuto dopo il nostro incontro. A proposito, dovremmo invitare tutti ad una cena una di queste sere! In fondo è grazie a loro se sono riuscito a ricordarmi di noi...-- sussurra al mio orecchio.


--Ricordo bene quella cena, soprattutto il dolore nell'averti visto abbracciare e baciare Bua!-- gli faccio presente colpendolo al braccio.


--Gulf! Era mia moglie in quel momento!--


--Lo è ancora...-- sussurro.


--Ti giuro che non l'ho mai sfiorata, neppure con un dito! Entrambi eravamo intrappolati in quello che doveva essere una liberazione dal controllo dei nostri genitori. Nessuno di noi due era interessato ad avere un rapporto fisico con l'altro. Ci siamo dati forza e affetto nulla di più.-- dice mentre inizia a baciarmi, con piccoli tocchi, il collo.


--Tu non immagini il mio dolore... ma sono felice che ti sia ricordato... del tuo amore per me...-- cerco di formulare delle frasi coerenti, riuscendoci a malapena.


Ogni suo tocco non fa altro che accelerare il mio respiro, per non parlare del fatto che mi sta eccitando da morire, facendo così.



Sono settimane che non facciamo l'amore e so che questo è dipeso solo dal mio stato.


Mew ha cercato solo di preservare la mia salute, ma ora sto bene. Oggi non intendo lasciarlo andare se prima non ci siamo amati come Dio comanda.



Metto la mano sul suo collo e lo tiro a me avvicinandolo sempre di più al mio corpo.



--Perdonami!-- sussurra smettendo di torturare il mio lobo destro e appoggiando esasperato la fronte sulla mia spalla.


--Mew...-- lo allontano giusto quanto basta per guardarlo negli occhi --ti perdono solo se stanotte mi permetterai di amarti.-- sussurro avvicinandomi alle sue labbra e sfiorandogliele mentre lo guardo dritto negli occhi.


Lussuria ed eccitazione al pari della mia, ecco cosa ci leggo in essi.


Li chiudo e sfioro ancora una volta le sue labbra, mordendogli quello inferiore ed è questa la goccia che fa traboccare il vaso.

Amnesia di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora