𝓗𝓪𝔂𝓵𝓲𝓮
Sto cercando di non essere sconvolta. O perlomeno provo a non far percepire la mia sorpresa nel sentirmi pronunciare queste parole.
Non pensavo nemmeno da lontano, che questo ragazzo potesse essere considerato un assassino.
Il mio cervello mi suggerisce di scappare via. Di casini nella mia vita ne avevo già visti abbastanza. Quindi stare in sua compagnia, non avrebbe fatto altro che peggiorare le cose.
Purtroppo per me, il mio cuore mi dice di restare un altro po' con lui ed ascolta cosa abbiamo da dirmi. Pensa che tutti possano commettere degli errori, eppure quando si fa riferimento ad un omicidio, direi proprio che non sia un errore da niente.
«Di cosa stai parlando?», voglio sapere tutto su questa storia. Devo togliere il cerotto, prima che la ferita continui ad essere ancora fresca.
Non so niente su di lui, ma la mia voglia di scoprire mi porterà soltanto notizie negative.
«Non sai niente riguardo Matt?», mi domanda.
A quanto pare questo giovane ragazzo, che pare sia morto prima del dovuto, c'entri sia con Sally che con lui.
Solo che mi chiedo per quale assurdo motivo?
Quindi scuoto la testa, per riferirgli la mia negazione. « Lui era il mio miglior amico», ora sembra che gli eventi vadano inseriti negli spazi vuoti. Lui era venuto alla veglia, quella memorabile sera, soltanto per il suo migliore amico.Provo un dolore immenso, soprattutto perché guardandolo nei suoi occhi, percepisco come si sente.
Prova un vuoto. Un senso incolmabile che nessuno potrà mai riempire.
«Mi dispiace», posso dire solo questo.
Non ho avuto nemmeno la fortuna di conoscerlo.
Ferma l'auto e si volta dalla parte opposta rispetto alla mia.
«Dovresti scappare da me», la sua voce trema.
Non mi guarda nemmeno. La mia empatia mi fa percepire una sensazione di paura.
Credo che lui la provi spesso.
Non voglio che pensa io possa avere paura di lui.
«Guardami», mi avvicino con il mio viso verso il suo. Riesco a sentire l'odore della sua chioma.
I suoi capelli sono neri, proprio come la notte.
«Sono da questo lato», in maniera involontaria gli afferro il volto e lo stringo.
Con la mia salda presa, lo attacco più vicino al mio. Non credo aver mai avuto tutto questo coraggio, poiché sto obbligando un ragazzo che conosco appena a guardarmi.
La sua attenzione è completamente verso di me. «Quanto sono belli i tuoi occhi?», forse non è proprio questo, ciò che avrei voluto sentirmi dire, ma questo complimento appena fatto mi ha addolcito il cuore.
Non ricordo nemmeno l'ultima volta, che qualcuno mi abbia detto una cosa del genere. In realtà non ricevo mai dei complimenti. Questo per anni mi ha fatto credere, che nessuno apprezzasse la mia bellezza.
Siamo sempre più vicini. Riesco a percepire il suo respiro che colpisce la mia pelle.
Respiro dopo respiro, lo sento sempre più vicino. I suoi occhi si stanno chiudendo leggermente, per poi farsi strada verso le mie labbra. Sto bene cosa ha intenzione di fare.
Devo assolutamente allontanarmi da lui.
Io non bacio chi non conosco, eppure ha qualcosa che non mi fa scappare, anzi succede l'inaspettabile. La sua bocca è sulla mia.
Mi sta baciando! Sento che la sua lingua che fa largo nella mia bocca e finalmente incontra la mia. Inizia a dare dei colpetti leggeri alla mia lingua e poi si alterna con piccoli baci all'estremità della bocca.
Sembra tutto così strano. È come se nella mia fantasia fosse già avvenuto questo bacio. Uno di quelli che ti sogni la notte e che ti provoca brividi in tutto il colpo.
La sua lingua si avvicina alla mia clavicola, che decide di riempire di baci. Il mio corpo trema senza sosta. Sto letteralmente impazzendo!
Non sono abituata a tutto questo e devo ammettere che non mi dispiace per nulla!
«Scusami forse non dovevo», sorride e mi guarda fisso negli occhi. Mi sta prendendo in giro. Simon ha voluto baciarmi, infatti nello stesso istante in cui l'ha pensato, ha anche deciso di farlo.
«O forse dovevi», non ci sono parole per descrivere tutti i brividi che continuo ad avere su tutto il corpo. Si poteva con un solo bacio, provare così tanta attenzione verso qualcuno?
Credo che la risposta sia proprio di sì.
«Comunque sono verdi i tuoi occhi», il suo sguardo è ancora fisso sul mio. Il mio stomaco inizia a risentirne, come se piccole farfalle volassero all'interno.
Cosa mi sta facendo questo ragazzo?
In tutta la mia vita ero stata sempre un fantasma. Nessuno mi chiedeva di uscire ormai da mesi. Mi ero arresa all'idea, che forse non ero abbastanza per qualcuno, che addirittura fossi brutta. Invece ad un tratto mi sento dire tutte queste parole da parte sua. Dell'unica persona che avrei dovuto evitare dall'inizio del suo arrivo. Eppure è l'unica che io abbia una voglia disperata di baciare nuovamente.
«Stai arrossendo», continua a parlare. Questa volta con le sue dite mi sfiora le mie morbide guance.
«Smettila di mettermi in imbarazzo», mi sento stregata da lui. Non solo dalla sua bella, essa è veramente mozzafiato.
Tutto quello che mi affascina si ritrova anche nei suoi modi. Mi piace il fatto che abbia tanta dolcezza nei miei confronti.
«Voglio che tu sia al tuo agio con me», giuro che potrei sciogliermi proprio ora.
Io sono al suo agio in sua compagnia, forse fin troppo, ma ho così tanta paura di pentirmene.
«Peccato non averti conosciuto prma», gli dico. Forse sarebbe stato tutto diverso. Lui non si sarebbe sentito diverso, o un colpevole. Però mi chiedo, se invece l'avessi conosciuto prima, mi avrebbe guardata in questo modo? Mi avrebbe mai baciata? Sembra una di quelle persone, a cui la compagnia non manca. Adesso abbiamo in comune forse anche il fatto di sentirci soli, oppure di esserlo.
«Non ti sarei piaciuto», la situazione si ribarda. Sono quasi certa, che io non sarei mai piaciuta a lui. Ero la solita ragazza che passava il tempo a studiare, non andava mai alle feste e soprattutto veniva isolata dal resto dei suoi coetanei. Io mi sono sempre sentita sbagliata. Infatti so benissimo come si sente, alla mia stessa maniera.
«Secondo me si», più lo guardo e più percepisco, che potrebbe nascere un forte legame la tra di noi. Questo dipende esclusivamente da me.
Prendo le mie mani per poi afferrargli il viso.
Lo bacio.
Con uno di quei baci profondi e mozzafiato. Voglio baciarlo nel modo migliore possibile.
Voglio che capisca, che io abbia voglia di lui.
«Fermati. Oppure mi farai impazzire», ride di nascosto. Credo che abbia percepito il mio intendo.
STAI LEGGENDO
Caduti nell'oblio.
ChickLitCome poteva un ragazzo soffrire così tanto per qualcosa di cui non aveva colpa? Simon si tormentava da due anni. Non vedeva l'ora che la sua vita finisse. Ogni giorno era una lotta continua. Non riusciva a smettere di pensare a quella sera. Il bagl...