𝓞𝓽𝓽𝓪𝓿𝓸 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸

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𝓗𝓪𝓮𝓵𝔂

Avevo passato tutta l'intera settimana a pensare a Simon.
Sentivo ancora i suoi baci sul mio collo e che piano piano scendevano lungo la mia pelle.
Sembrava tutto fantastico.
Lui lo è.
Ovviamente non tutto va come dovrebbe.
La mia testa non fa altro che martellarmi su alcuni pensieri.
Sto facendo la cosa giusta a fidarmi di lui? Secondo mia cugina dovrei lascialo andare, prima che il mio cuore potesse rimetterci.

«Non è come sembra», ne stiamo parlando ormai da un pò. «All'inizio ti sembra dolce e tranquillo, ma dopo aver avuto quello che desidera non farà altro che scomparire».
Sally è pur sempre mia cugina, non mi direbbe mai qualcosa di sbagliato.
Dopotutto lo conosce da anni e questo non farebbe altro che confermare le sue teorie.
«Con me sembra sicero», da come mi abbraccia e mi sta vicino, ho potuto percepire solo questo.

«Forse non riesci a credere a quello che ti dico, ma fidati di quello che mi diceva Matt», stranamente ha menzionato il suo ex morto, cosa che non ha mai fatto da quando sono arrivata in questa città.

«Matt mi diceva che lui non riusciva ad amare nessuna. Prima si frequentava con qualche ragazza, ma dopo essersi stancato passava a quella successiva», continua a raccontarmi ciò che ha vissuto. Non può essere cambiato così in fretta. Quello che ancora non capivo é: per quale motivo avrebbe dovuto stare con una ragazza come me?
«Perché me ne stai parlando?», posso sempre non ascoltare i suoi suggerisce e posso anche fare di testa mia, come ho sempre fatto.

«Perché sei mia cugina e non sei come le solite ragazze che lui è abituato a frequentare», ha ragione.
Sono una ragazza molto sveglia, che tiene molto a se stessa e l'ultima cosa che vorrei fare è essere presa in giro da qualcuno.

Non so che intenzioni abbia Simon con me, però sono sicura che se avesse voluto sesso, avrebbe di certo contattato qualcuna che l'avrebbe accontentato in un istante.
«Quindi cosa mi consigli di fare?», so già che dovrò ascoltarla, che altre alternative non esistono.
Io non sono pronta ad avere il cuore spezzato da qualcuno.

«Fai quello che ha sempre fatto lui, quello che gli visto per anni fare davanti agli occhi», solo che io non so a cosa si riferisca. Non so minimamente come fosse Simon prima di adesso. «Devi scomparire», aggiunge per completare tutto.
«Cioè dovrei darmi per morta?», non riesco a seguirla.

«Lui fa innamorare le ragazze e poi le lascia andare. Se tu non ti fai sentire più e ti comporti come se lui non fosse niente, riuscirebbe a capire come si ci sente», sembra che lei abbia in mente questo piano da tanto tempo.

A differenza mia, che forse avrei preferito starci dietro fin quando non sarebbe caduto ai miei piedi.
«E se non mi cercasse?», questa è un'alternativa plausibile.
Potrebbe farlo, soprattutto se ha interesse verso altre ragazze.

«Vuol dire che non ti ha mai voluta», questa frase è una fitta al petto per me.
Non sono innamorata di lui.
Io non sono mai stata innamorata di nessuno.

Però sono sicura che starei male, soprattutto perché in poco tempo sono riuscita ad affezionarmi.

Ho sempre avuto la cattiva abitudine di vedere il buono nelle persone, ma non sempre è l'unica cosa che conta.

«Sono pronta a prendermi un due di picche», rido con una risata abbastanza scettica.
Non vorrei che a lui non importasse di me. Vorrei che lui venisse e mi riempire di baci, di quelli che ti lasciano il segno.

«Il mondo è pieno di ragazzi e tu vali tanto, per questo troverai qualcuno che sia degno di te», riesci a percepire la tenerezza nel suo sguardo, «Nemmeno io sono mai stata degna di Matt», mi avvicino per stringerla a me.

«Sei fantastica ed è stato fortunato ad averti».

Proprio vero. In questi giorni mi è stata molto vicina, non ha fatto altro che darmi sostegno. Sa benissimo quanti complessi mi faccio e quanto vorrei essere amata anch'io, come Matt ha saputo fare con lei.
Ma a volte si è consapevoli che l'amore non sia per tutti.

«Non sono sicura di riuscire ad amare qualcuno nella stessa maniera in cui ho amato lui», non posso dirle che riuscirà, poiché sarà difficile anche per Sally, trovare qualcuno che posso metterle un cerotto sul cuore. L'unica cosa che posso fare, sarebbe quella di distrale un pò.

«Che dici se uscissimo da sole noi due?», così io potrei smettere di pensare a Simon. Iniziare a conoscere persone nuove, potrà solo farmi del bene. Ed è quello di cui ho bisogno.
Oltre ad essere amata, ma ripeto a me stessa, che nessuno sarà in grado di farlo.
Io valgo troppo per quello che mi circonda.

«È un'idea molto avventata, ma mi piace, considerando che non ci vado da anni», si può dire che lo stesso valga per me. Ho sempre evitato i posti affollati e forse in questi anni non sono mai riuscita a vivere sul serio.
Ancora la mia lista ha molte cose da spuntare, tra le prima c'è quella di innamorarmi di qualcuno e dargli tutta me stessa.
Sono sicura che andando in discoteca questo non accadrà, ma perlomeno potrò divertirmi.

«Allora prepariamoci! Dobbiamo essere bellissime», entrambe siamo fisicamente e caratterialmente diverse.
Io bionda e lei mora.
Come il giorno e la notte.
Magari conquisteremo qualcuno stasera e chissà potrebbe anche piacermi.

Tutto è necessario per farmi dimenticare un certo ragazzo, almeno per qualche secondo.

«Cos'hai intenzione di metterti?», guardo l'ora, se non mi sbaglio le serate estive prendono vita verso le undici, adesso l'orologio a parete della camera di Sally, segna le nove e mezza.

Abbiamo abbastanza tempo per trasformarci in due dive, ma senza dimenticarci del trucco e del parrucco.

«Un tubino nero, con dei tacchi alti».
I tacchi non li indossavo mai. Ho sempre messo delle scarpe basse, che mi facessero camminare comoda e senza problemi.

«Quindi stasera vuoi essere sexy», mi fa un sorrisetto malizioso.
«Non tradire nessuno prima del tempo», dopo di ciò ride. Non ho mai tradito nessuno e non credo che possa essere in grado di farlo.

Ma Simon lo farebbe? Schiaccio l'idea dalla mia testa. Non stiamo insieme, quindi anche se si facesse qualcuno, non verrei tradita, ma ci rimarrei male lo stesso.

«Cugina sto scherzando!», mi lancia un cuscino in faccia. Svegliandomi dai miei pensieri assurdi.
«Questa sera non esiste nessuno, solo noi due», annuisco prima di prepararmi per stasera.

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