𝓢𝓮𝓽𝓽𝓲𝓶𝓸 𝓬𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸

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𝓢𝓲𝓶𝓸𝓷

Avevo dimenticato la sensazione che si provava nel baciare qualcuno per cui si prova interesse.
Per anni mi ero accontentato.
Pensavo non ci fosse nulla di male nell'andare a letto con una ragazza che nemmeno mi piacesse.
Invece adesso capisco quante emozioni mi sia perso nel corso della mia adolescenza.
Haylei è diversa. I suoi occhi con una riga di eyeliner la rendono simile ad un gatto.
Per questo assurdo motivo, sto ritornando a casa con uno stupido sorriso in faccia.
«Mamma sono tornato!», non urlavo questa frase da una vita. Semplicemente perché, una volta che mi sono trasferito, raramente tornavo a casa. Inizialmente ogni weekand andavo a trovare i miei, ma poi mi non avevo altri pretesti per tornare.
Nella mia casa, quel piccolo monolocale che possiedo in affitto; dove mi sento maledettamente solo. Anche se è vero. Io sono solo, oppure lo ero?
Mi sento completamente diverso. Ho una morsa allo stomaco, che non sentivo da tempo. Forse esiste un barlume di speranza anche per me. «Figliolo, ti vedo contento», afferma mia madre con un sorrisetto.
Forse lo sono davvero? Può essere che con un solo bacio, io possa sentirmi felice?
La risposta sembra proprio di sì.
«Diciamo di sì. Sto iniziando ad apprezzare di più questa città», questa è la città dove sono cresciuto, ma è stata anche quella che mi ha fatto più male.
La società mi ha giudicato e mi ha condannato ad una tortura interiore.
Quando finalmente qualcuno non ha provato a fuggire, sono riuscito ad aprire gli occhi. Ciò mi ha dato la possibilità di non odiare me stesso, almeno per qualche minuto.
«Hai intenzione di ritornare a lavoro?» era da quasi due anni, che avevo quel lavoro indeterminato.
Per un ragazzo di soli ventidue anni, questo è un traguardo importantissimo.
Però starmene a lavorare dalla mattina alla sera, senza nessuno che aspetti il mio rientro, mi fa sentire veramente male.
« Ho chiesto due settimane di ferie», in due anni non ero mai andato in ferie.
Ma questa volta, ne ho bisogno.
Ho due settimane per godermi Haylei.
Sto pensando che non ho nemmeno il suo numero, quindi l'unico modo per contattarla è tramite instagram.
Digito il suo nome e finalmente mi appare.
Cazzo quanto è bella.
Il suo profilo sembra perfetto. Proprio com'è nella realtà.
Le digito un messaggio al volo, poiché ho una voglia matta di sentirla.
E nemmeno dopo un minuto, ci sta la sua risposta.
Strano come il stomaco ne risenta. Cosa mi sta facendo questa ragazza?
Ho una voglia matta di rivederla, magari al più presto.
"Ti va di prendere qualcosa domani pomeriggio?", un messaggio buttato lì, senza molte aspettative.
Semmai dovesse dirmi di no, capirei.
Forse nemmeno io uscirei con me stesso.
Ma invece, la risposta mi emoziona.
"Certo", e basta così poco per sentirmi felice.
Finalmente qualcuno vuole uscire con me, ma la cosa più importante è che: a qualcuno non importa di quello che gli altri dicano di me.
Vorrei parlare di lei con qualcuno, ma sono solo. Dopo la morte del mio migliore amico, non so o riuscito a stringere amicizia con nessuno. Oltre i miei colleghi di lavoro non ho altri.
Mi rimane sono una persona che vorrebbe starmi a sentire, colei che vive con me e conosce ogni mio pregio e difetto.
Corro in cucina, dove sicuramente mia madre sarà indaffarata a cucinare qualcosa.
«Mamma devi sapere una cosa», lei mi guarda preoccupata. Ovviamente negli ultimi anni, non è che le avessi dato molte notizie belle, ma questa merita di essere saputa.
«Mi piace una ragazza», mia madre fa un sorriso. Starà sicuramente pensando al fatto che anche per me ci sia un pò di speranza.
«Figliolo, spero per te che questo sia ricambiato», si avvia verso di me per abbracciarmi.
«L'ho invitata ad uscire domani. Forse anche per lei è lo stesso», mi sento più libero per averlo confidato a qualcuno.
Avrei preferito dirlo al mio migliore amico, anzi sono sicuro che sarebbe stato anche lui felice per me.
Matt mi avrebbe aiutato in ogni modo e conoscendolo mi avrebbe consigliato di fare con calma, soprattutto perché lei sembra una ragazza molto dolce ed innocente.

«Come si fa a non interessarsi a te? Sei bellissimo», mi tocca i miei capelli ricci.
Prende la mano, per alzarmi il mento.
«Proprio come la mamma», aggiunge.
È proprio così.  Io e lei siamo due gocce d'acqua.

Durante la giornata non ho fatto altro, che guardare il mio sorriso. Non sorridevo così da anni. Sarà merito della mia cotta?
Sono già pronto per andarla a prenderla. Sono leggermente in anticipo, ma l'ansia ha preso il sopravvento.
Sono parcheggiato sotto casa di sua zia. Anni fa sia io che Matt, ci mettevamo qui ad aspettare sua cugina. C'erano volte in cui impiegava ore, perché non era mai pronta. Eppure lei non somiglia per nulla a Sally, potrei affermare con certezza che sono l'opposto in tutto.
Dopo cinque minuti di attesa, finalmente la vedo.
Haylei è qui.
Indossa un vestito blu.
I suoi capelli le scendono lunghi sulla schiena. Indossa dei tacchi, che da qui sembrano molto alti e ricoperti di glitter. Sembra una dea, di quelle che ti tolgono il fiato e poi te lo ridanno con un bacio.
«Ciao e scusami per averti fatto aspettare», sorrido. Non posso fare a meno di farlo. Non ci credo! Da quando tempo non porto una ragazza ad un appuntamento? Saranno passati anni!

«Dove andiamo?», non le rispondo.
Ho in mente una sorpresa.
Ho voglia di portarla in un posto abbastanza piccolo, dove fanno delle pizze buonissime e poi tutto sarà una sorpresa.

«Ti giuro che non ho mai mangiato una pizza così buona»,
mi dice mentre addenta un altro pezzo di pizza. Siamo in una pizzeria napoletana, almeno qui sono sicuro di aver fatto una bella figura.
«Te l'ho detto, se continuerai ad uscire con me non te ne pentirai», affermo con la mia convinzione. Le ho detto in modo indiretto che voglio uscire ancora con lei. Vorrei vederla ogni giorno. Non riesco proprio a smettere di guardarla.
Prendo il vino, che si trova sulla tavola e glielo verso. Il vino che abbiamo scelto è un vino bianco, di quelli più pregiati della mia zona.

«Non vorrai mica farmi ubriacare», mi dice tra una risata e l'altra.

«Non mi serve farti ubriacare per averti», è proprio così.
Lo sento anche da lontano l'attrazione che c'è tra di noi e non è solo una cosa fisica.

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