Tornammo in casa. Bart mi disse che aveva del lavoro urgente da sbrigare. Per non annoiarmi decisi di andare in biblioteca. Ero agitata. Tra un paio d'ore avrei incontrato Kate. Non sapevo cosa dirle e soprattutto non riuscivo a immaginarmi cosa mi avrebbe potuto dire lei. Avevo bisogno di leggere un libro per calmarmi. Mi guardai intorno smarrita. Ero circondata da scaffali e scaffali pieni di libri. Alti, bassi, piccoli, antichi, più recenti, classici, tragedie, commedie e tanri altri ancora. Si, ce n'erano proprio per tutti i gusti. Avevo l'imbarazzo della scelta. Troppa scelta. Allungai una mano e presi un libro di Salinger. Adoravo il Giovane Holden. Soddisfatta della mia scelta andai a sedere in una delle due poltrone di pelle che erano al centro della libreria. Mi ci rannicchiai sopra e aprii il libro.
Se davvero avete voglia di sentire questa storia.. Adoravo quella storia e adoravo Holden. Mi feci trasportare dalla storia, ancora, per l'ennesima volta che la leggevo. Non riuscivo a distogliere gli occhi dal libro. Non potevo pensare ad altro. Oh Holden.
Una mano mi strinse la spalla. Mi irrigidii.
"Christine, che ne dici tu?"
Era Bart. Un momento cosa avrei dovuto capire? Non avevo sentito proprio niente. Oddio. Avevo la testa immersa tra le pagine del libro. Non sapevo cosa mi avesse detto Bart. Era imbarazzante. Molto imbarazzante. Mi coprii la faccia con il libro. Bart si mise a ridere.
"Lo prendo per un no"
Non mi mossi di un millimetro. Sarei voluta sprofondare.
"Tu e Kate vi incontrerete alle 3. Intanto che aspetti e visto che adesso é ora di pranzo che ne dici di andare a mangiare qualcosa?" Oh.
Mancava poco più di un'ora alle 3. Era troppo presto, ma si avevo fame. Il libro e la vergogna mi avevano fatto venire molta fame. Oddio. Non riuscii a rispondere a Bart. Mi alzai dalla poltrona e feci un cenno con la testa, lui mi afferró per mano e mi portò in cucina.
Era tutto squisito, veramente delizioso, ma non potevo pensare al cibo. Cosa le avrei detto? Cosa avrei detto a Kate? La cosa che più mi interessava sapere era come mai mi avesse trattata in quel modo. Come mai mi aveva trattata come se fossi inutile? Cosa le avevo fatto? Sarei potuta restare con lei tutta l'estate? Guardai Bart, anche lui mi stava guardando soppesandomi attentamente. Scrollai la testa, dovevo tornare a concentrarmi, ma perché avevo guardato Bart?
"Vuoi restare con Bart, in realtà non t'importa niente di Kate" Si. Si e si. M'iportava di Kate, ma m'iportava di più Bart. Era frustrante, la mia vocina interiore aveva ragione, avrebbe avuto sempre ragione, ma io non l'avrei sempre ascoltata; purtroppo.
"Christine dobbiamo andare" Bart si alzó da tavola e mi porse la mano. Mi alzai e in silenzio l'afferrai. Andammo in giardino e superati alcuni alberi ci ritrovammo in mezzo a un bosco. Non mi ero accorta che intorno alla casa ci fosse un bosco. Di quante cose ancora non mi ero accorta? Camminammo un po' tra gli alberi, la luce del sole che filtrava tra le foglie formava dei strani giochi per luce per terra, c'era quiete e calma. Era bello stare lì, era bello stare con Bart.
"Siamo arrivati Christine" Bart si spostò. C'era una casetta di legno chiaro, piccola e con il tetto a punta. Era adorabile. Entrai. Bart mi seguì. Dentro c'erano un letto che era davanti alla porta, una sedia e un tavolo, tutto era di legno. Adoravo quella casetta. Non riuscii a non sorridere. Andai a sedermi sedermi sul letto. Bart seguiva con gli occhi ogni mio movimento.
"Qui non vi potrà disturbare nessuno, Kate dovrebbe essere qui a momenti; ci vediamo dopo" disse lui con voce roca. Io annui sorridendo e Bart uscì chiudendo la porta. Rimasi da sola. Con tutto quello a cui dovevo pensare riuscii a concentrarmi solo su Bart.
"Sei un caso da studiare Christine" Si. Forse lo ero, ma Bart mi faceva stare bene. Era la prima volta che un ragazzo mi faceva quest'effetto. Sentii dei brividi lungo tutta la schiena. Oh Bart.
La portà si aprì all'improvviso. Oh mio Dio. Balzai in piedi, il cuore inizió a battermi forte. Vidi Kate. Non ero pronta, era ancora troppo presto. Oh no.
Kate appena mi vide spalancò gli occhi. Era sorpresa di vedermi. Poi la vidi venire verso di me, mi abbracció forte, tanto che mi fece perdere l'equilibrio, cademmo sul letto e sentii che inizió a piangere. La strinsi forte anch'io. Perché stava piangendo?
"Christine ti prego scusami, sono stata un'idiota" Kate era davvero disperata. Le asciugai le lacrime e le feci un sorriso.
"Mi sei mancata così tanto" disse Kate stringendomi ancora più forte.
"Kate, Kate" l'allontanai un po' così riuscii a respirare di nuovo.
"Mi dispiace per tutto Christine"
"Kate, mi spieghi cosa é successo?" Cercai di essere il più dolce possibile.
"Io, non lo so Christine" disse lei guardandomi negli occhi.
"Kate, io so che ti ho odiata" dissi con un filo di voce
"Mi sto odiando anch'io per quello che ti ho fatto"
Ma perché l'aveva fatto?
"Kate, perché l'hai fatto?"
"Io.. io" sospiró e poi rimase in silezio
"Tu?" La incalzai io
"Io volevo ballare con Carlos"
Non riuscii a trattenermi. Scoppiai a ridere. Kate mi guardó allibita.
"Per ballare con Carlos" stavo pensando a voce alta.
"Si" disse Kate a denti stretti.
"E sei riuscita a ballarci?" Non sapevo se ridere o piangere
"Christine, tu lo sai bene" disse Kate seria. Non funzionava con me.
"Kate, ti ho fatto una domanda"
"Sai che quando ci sei tu i ragazzi hanno occhi solo per te, ti adorano"
"Oh" aveva ragione
"Per una volta, una sola volta avrei voluto avere io tutta l'attenzione dei ragazzi"
"Kate, bastava dirlo"
"Lo so, sono una stupida" scoppió a piangere di nuovo.
"Kate ti prego non piangere" la stavo implorando, quasi come aveva fatto Bart con me. Non riuscii a non sorridere.
"Non ho ballato con nessuno ieri sera, eravamo tutti tristi perché non c'eri tu"
"Oh" mi finsi sorpresa
Kate tiró su col naso
"Voglio che tu resti anche stanotte a dormire qui" disse poi tutta eccitata.
"Kate tesoro non posso, devo ancora prendere le valige e organizzare troppe cose, capisci? Non posso" dissi come se stessi parlando con un bambino piccolo.
"No, tu puoi" disse lei mettendo il broncio
"Kate abbiamo tutta l'estate davanti.." provai a spiegarle, ma mi interruppe
"Tutta l'estate e stanotte, dai Christine perfavore" disse Kate elettrizzata.
Non sapevo cosa fare, non sapevo cosa dirle. All'improvviso mi tornó tutto in mente. Le sue labbra, i suoi occhi, il suo sapore così dolce, il suo profumo celestiale, la sua voce e le sue carezze.
"Resto" dissi senza volerlo. Quelle parole mi uscirono da sole dalla bocca. Avevo bisogno di Bart.
Katte batté le mani tutta soddisfatta e scattó in piedi, mi afferrò la mano e disse :
"A casa tua Christine"
Inizió a correre. Dopo nemmeno cinque minuti eravamo sulla sua Mini dirette a casa mia.
L'estate sarebbe arrivata prima per me quell'anno.
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<<SEEDS OF LOVE>>
Romance"Grazie" gli dissi non riuscendo a trovare le parole giuste da dirgli, per fargli capire quanto fosse importante per me.