XLIX [Christine]

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"Detesto vederti piangere" disse Bart stringendomi tra le sue braccia.
Mi facevo pena da sola, per qualsiasi cosa iniziavo a piangere. Feci un bel respiro per calmarmi, mi ero promessa di essere forte per Bart.
"Scusa" dissi asciugandomi poco garbatamente il naso con la mano.
"Non devi scusarti, non sopporto quando il tuo magnifico sorriso scompare a causa delle lacrime"
"Devo essere davvero patetica, piango in continuazione"
Bart mi costrinse a guardarlo negli occhi, alzandomi il viso con una mano, stringeva piano, ma in modo deciso.
"Non sei patetica Christine, smetti di dirlo" disse serio, forse troppo serio. Chiusi gli occhi.
"Va bene" dissi con un filo di voce. Mi diede un bacio sulle labbra, un dolce bacio sulle labbra.
"Adesso posso iniziare davvero la giornata" disse accarezzandomi la schiena, quanto adoravo quei brividi al mattino. Riappoggiai la testa sul suo petto.
"Che cosa dirai a Kate?" Mi chiese Bart piano, quasi avesse paura della mia risposta. Teneva davvero che andassi a Parigi con lui. Oh Bart.
"Non voglio dirle niente, finiamo sempre per litigare ogni volta che parliamo, le voglio bene, ma a volte non riesco proprio a sopportarla"
Sospiró abbattuto.
"É fatta così, da quanto tempo vi conoscete?"
Perché voleva saperlo?
"Sei anni"
Scoppió a ridere.
"Devo farti i miei complimenti Christine, sei l'unica che riesce a sopportare Kate"
L'unica?
"Ogni tanto, molto spesso abbiamo litigato, ma mi é sempre rimasta accanto e io sono rimasta sempre accanto a lei"
"Oh" sembrava sorpreso.
"Abbiamo fatto proprio tante cose insieme" "E vi siete sempre divertite?" "Kate soprattutto, in qualsiasi posto andassimo" "Tipico" "A volte, mi dimentico di lei"
"Quindi pensi ad altro?"
"Ad un'altra persona"
"La conosco?"
"Molto bene"
Mi puntellai sui gomiti e lo baciai.
"Riesco a pensare solo a te" disse Bart.
Cosa? Non mi sembrò possibile di aver sentito bene. A me?
"Bart io non so cosa dire"
"Dimmi solo che verrai a Parigi con me"
"Verró a Parigi con te"
"Ti va di andare a fare colazione?"
"Volentieri"
Ci alzammo dal letto, avevo una gran fame.
"Prima però"
Bart mi prese in braccio e mi sollevó da terra.
"Andiamo a fare una doccia" disse con un tono che non ammetteva repliche e fu quello che feci, non dissi niente perché non riuscii a farlo. Non sapevo cosa aspettarmi, non sapevo cosa mi avrebbe fatto, ma non vedevo l'ora che iniziasse a farlo.
Andó verso il bagno, tenendomi stretta a se. Entró e dopo aver chiuso la porta mi mise a terra. Andó verso la doccia ed aprì il getto d'acqua, in un attimo il bagno fu riempito dal vapore caldo. Bart si mise davanti a me e con infinita lentezza afferrò il bordo della mia maglietta e me la tolse dalla testa. Rimasi incantata a guardarlo mentre anche lui si tolse la maglietta scoprendo il suo busto perfettamente scolpito. Come avrei voluto accarezzare quegli addominali d'acciaio e i peli del suo petto, come avrei voluto che mi stringesse tra le sue forti braccia. Si tolse anche i Boxer e si avvicinó di nuovo a me in tutto il splendore. Mi tolse il reggiseno e dopo avermi sfilato anche le mutandine mi prese per mano e mi fece entrare nella doccia. Urlai appena il getto d'acqua caldo sfioró la mia pelle, ma mi abituai subito a quel delizioso calore che mi avvolse completamente. Bart mi prese il viso tra le mani e mi costrinse a guardarlo negli occhi, non so per quanto tempo ero rimasta ad ammirare le gocce d'acqua che scivolavano via da ogni suo muscolo, per quanto ero rimasta ad ammirare il suo corpo perfettamente nudo.
"Ti piace lo spettacolo?" Disse mentre i suoi occhi diventarono due pozze nere.
"É il mio preferito" dissi senza fiato, come poteva essere così bello?
"Ne sono felice" disse Bart accarezzandomi con il pollice il labbro inferiore. Gemetti. Mi bació e con un solo bacio mi tolse il fiato, si impossessó della mia bocca e mi spinse contro il muro, non ebbi tempo per sentire la differenza di temperatura che Bart mi sollevó da terra e fece stringere le gambe intorno alla sua vita.
"Pronta?" Disse senza fiato.
Prima che potessi rispondere, entró dentro di me con infinita lentezza e inizió a muoversi. Ansimai ogni volta che rientrava dentro me e piano piano sentii le gambe farsi più leggere, la testa svuotarsi da ogni pensiero e i brividi percorrermi dolcemente tutto il corpo. Venni urlando il suo bellissimo nome e venne anche Bart urlando il mio nome, ed era così bello quando lo diceva lui. Appoggió la testa contro il mio collo ansimando, sembrava sfinito. Gli misi le mani tra i capelli e iniziai a cullarlo, sentii il battito del mio cuore che rallentava e un grande sorriso che si stampava sulle mie labbra. "Grazie per essere qui con me" disse guardandomi negli occhi, mentre la sua bocca si impresse un disarmante e adorabile sorriso timido, pieno di gratitudine. Gli presi il viso tra le mani, per avvicinare le sue labbra alle mie. "Ti amo" sussurrai prima di baciarlo. Fu tutto stupendo, mi mise a terra e dopo aver preso un po' di sapone iniziò a lavarmi i capelli, versai un po' di sapone sul palmo della mano e lo passai sul suo petto e sulle sue braccia, non so per quanto andammo avanti. Rimanemmo sotto la doccia per un'eternità e quando ci decidemmo ad uscire eravamo entrambi felici. Mentre mi stavo tamponando i capelli il suonare del campanello mi fece bruscamente smettere, che suono sgradevolmente acuto. "Vado io" disse Bart sbuffando e uscì dal bagno.



I capelli ancora umidi, gli occhi lucidi, le labbra gonfie, arricciate in una smorfia scocciata, la camicia abbottonata per metà che aderiva alla sua pelle bagnata, lasciava vedere il suo corpo scolpito e i pantaloni riuscivano a mala pena a trattenere la sua erezione. Tra poco tutto quello sarebbe stato mio, bastava aspettare il momento giusto, momento che arriva sempre e sentivo che per me, sarebbe arrivato molto presto. "Scusi il disturbo signore, ma devo parlare con lei"

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Oddio come sono emozionata per questo capitolo. Avete capito chi é alla porta? Sì, adoro questo capitolo, a voi piace?

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