XXXVII [Christine]

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Eravamo in una stanza piena di luce, una luce candida e splendente. Rimanemmo entrambi incantati a guardarla, senza riuscire a capire da dove stesse provenendo e felici di essere lì insieme, poi ad un tratto Bart mi lasció la mano e io non riuscii più a vedere niente, era persa e sola nel buio più totale.
'Bart' urlai più forte che potevo, ma anche la mia voce si perse nell'oscurità. Mi sentivo soffocare.
'Bart' dissi con un filo di voce. Non riuscivo a respirare.
"Christine" due braccia mi strinsero, scrollandomi.
Non riuscivo ad aprire gli occhi.
"Christine" mi scrollarono di nuovo. Era Bart. La voce era quella di Bart. Oh Bart.
"Christine, svegliati" una supplica disperata. Bart era lì con me. Aprii gli occhi e lo vidi. Sì, era lì con me.
"Sono qui, sono qui" la voce piena di paura. Mi strinse tra le braccia. Sentii il suo profumo e mi calmai subito, ero al sicuro. Avevo la fronte bagnata dal sudore.
"Sono qui" disse Bart baciandomi la fronte. Com'erano morbide le sue labbra.
Sì era lì con me.
"Era solo un brutto sogno" disse piano e iniziò a cullarmi.
Era stato più che un brutto sogno. Sentii uno strano nodo alla gola; angoscia e terrore.
"Era solo un brutto sogno" disse continuando a cullarmi.
Era stato un vero incubo, mi sembrò di aver perso Bart per sempre. Oh no. Sentii una lacrima rigarmi il viso. Lo avevo perso.
"Sono qui Christine, sono qui"
"Bart..." non riuscii a finire di parlare che scoppiai in un singhiozzio disperato.
"No, no, no, non piangere, va tutto bene"
Non riuscivo a smettere di piangere, ero inorridita dall'idea di perderlo.
"Era solo un brutto sogno, sono qui Christine, va tutto bene" disse Bart sorridendo. Com'era bello vederlo sorridere di mattina. Mi asciugó le lacrime con i suoi baci delicati e poi cercó le mie labbra. Sì, era davvero lì con me. Gli misi le mani tra i capelli per stringerlo a me, non volevo che mi lasciasse. Le sue labbra sulle mie, mi sentii subito meglio, sentii che tutto andava bene, perché Bart era lì con me. Era lì accanto a me e io mi sentivo già meglio.
"Ti avevo perso" gli dissi con un filo di voce.
Solo il pensiero di perderlo mi fece venire i brividi. Bart mi guardò come se non riuscisse a capire quello che stavo dicendo. Poi strofinò il naso contro il mio e sorrise.
"Era solo un brutto sogno Christine, sono qui, con te e non mi perderai perché non ti lasceró mai andare via" mi guardò negli occhi.
"Mai" disse ancora, serio.
Oh Bart. Non mi avrebbe mai lasciata andare, mai. Il peso che avevo sentito era sparito; Bart, il mio Bart era con me. Non era il mio Bart, o forse lo era?
"Sei mio?" dissi con un filo di voce senza voler dire quelle parole, avevo pensato a voce alta. Oh no, ma cosa mi era preso? Non volevo riparlare di queste cose dopo una notte così bella, una notte romantica e piena di coccole. Bart sapeva coccolarmi così bene e io adoravo farmi coccolare da lui.
"Solo tuo" mi disse dolcemente Bart interrompendo i miei pensieri. Lo guardai negli occhi, l'espressione complice e lontanamente divertita. Solo mio. Il più trionfante dei sorrisi si stampò sulle mie labbra.
"E tu sei mia?" mi chiese Bart guardandomi serio negli occhi. Io? In realtà non lo sapevo, era la prima volta che qualcuno mi faceva una domanda del genere, era la prima in tante cose per me in realtà. Arrossii. Avevo dato proprio tutta me stessa a Bart. Sì mi sentivo sua.
"Solo tua" sfoggiai il più radioso dei miei sorrisi.
"Ne sono veramente felice Christine" disse Bart trionfante sulle mie labbra. Mi baciò con passione, adesso si che andava tutto bene. Mmmh.
"Adoro quando pronunci il mio nome" dissi con il respiro spezzato dal fiatone, il mio Bart sapeva baciare davvero bene.
"Adoro pronunciare il tuo nome, è bello quasi quanto te"
"Quasi?" Gli feci eco.
"Non esiste e non potrà mai esistere niente e nessuno bello come te, mi incanti" disse Bart mentre iniziò ad accarezzarmi il viso.
Era incredibile come mi sentivo quando Bart mi diceva cose del genere.
"Grazie" fu l'unica cosa che riuscii a dire, ma mi sembrò stupido ringraziarlo e allora perché l'avevo ringraziato? Sospirai.
"Di cosa?" mi chiese Bart incuriosito.
Già di cosa? Mi guardai intorno.
"Di tutto" gli strinsi la mano.
"No, grazie a te" mi disse Bart, baciando la mia mano stretta alla sua. Era tutto passato, ora andava tutto bene, ogni brutto ricordo era come scomparso, o meglio era stato messo da parte ed ero felice.
Rimanemmo in silenzio per un po', Bart sembrava essere assorto nel pensare qualcosa di molto importante che però gli sfuggiva. Era così bello mentre era assorto nei suoi pensieri, i bellissimi occhi color nocciola che fissavano tutto e allo stesso tempo niente.
"Dopo la doccia Christine, voglio farti sentire una cosa" disse alla fine Bart, lo sguardo cupo e pesante.
Oh. Mi voleva far sentire una cosa? Mi avrebbe detto altro di se? Si sarebbe aperto ancora con me? Sentivo che sarebbe stato così e ne ero infinitamente onorata. A Bart non piaceva parlare della sua vita, eppure a me aveva già detto così tanto, da farmi sentire speciale, solo io sapevo certe cose di lui, del mio Bart. Aveva ragione, avremmo avuto tempo per conoscerci. Ero tornata e non me ne sarei più andata. Strinsi Bart a me, cogliendolo di sorpresa e ringraziai il cielo per averlo fatto entrare nella mia vita. Il mio Bart, il mio bellissimo angelo.

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