Scende la sera, quando mi inizio a truccare davanti allo specchio illuminato.
Ho ripensato molto al messaggio di Riccardo, non sapendo che risposta dare, non lo nemmeno visto sull'autobus, e non mento di averlo cercato.
Concentrata allo specchio, intenta a mettere l'ilayner quando la vibrazione del telefono mi fa sussultare facendomi sbagliare la linea:
<<Chiunque mi ha scritto spero sia importante>> così dicendo prendo il telefono per vedere chi è il mio interlocutore.
Con stupore leggo il messaggio di Riccardo:
Cosa fai stasera?
Che faccia tosta...digito una risposta breve è veloce:
Vado a ballare con le mie amiche
Non dico il posto, nemmeno ricambio la domanda, ma lascio attendere una risposta, che non tarda a venire:
Non ti facevo una tipa da discoteca, dove?
È vero, non lo sono solitamente, ma oggi è il mio 17 compleanno, e voglio godermelo, divertirmi e magari conquistare qualcuno, digito sul mio telefonino una risposta non pensandoci troppo:
Solitamente no, ma oggi è il mio compleanno, saremo al Mako Discotheque se vuoi passare...
Ho solo risposto alla domanda, tecnicamente non è un invito, ma se volesse la discoteca è aperta a un bel ciuffo castano.
È un invito?
Sorrido beffarda, arrossendo un po'...
La discoteca è aperta a tutti, se ti capiterebbe di passare
Attengo un po', ma non arriva più risposta, e prima che si possa fare tardi mi continuo a preparare. Decido di mettere un top trasparente e dei jeans a vita alta bianchi, ci aggiungo una cintura nera per mettere in evidenzia ancora di più le mie curve, con degli stivaletti a collo alto neri di pelle.
Guardo più volte il telefono ma ancora Riccardo non si è fatto vivo, ne in chat, aimé nemmeno dal vivo, sembra un fantasma.
La festa ormai ha inizio, con le ragazze ci prendiamo da bere, e balliamo con i cocktail in mano <<Facciamo una foto?>> Propone Laura, al ché annuiamo in segno di approvazione io e Elisa; Laura ci tagga e poi aggiunge il posto è una canzone da discoteca di sottofondo, riposto la storia in modo che la veda anche Riccardo.
Magari si ricorda anche di me
Dopo 1 ora sento il bisogno di bere <<Laura vado a prendere da bere!>> gli urlo per sovrastare la musica, lei annuisce soltanto e torna a ballare con un ragazzo.
<<Chupito di tequila secca>> riferisco al barista, che annuisce, e si mette all'opera <<Vai sul forte...uno anche per me!>> Riferisce con grande stupore il mio ciuffetto castano, vestito in maniera diversa da oggi, con una camicia bianca, ampiamente aperta, mostrando la collana che porta, e un tatuaggio che non sapevo avesse, e dei jeans neri, <<È pur sempre il mio compleanno, no?>> Mi giustifico <<Certo micia, ma stai attenta, non vorrei dover trascinare il tuo bel culetto fino a casa>> mi sussurra all'orecchio, poi aggiunge:
<< Quasi dimenticavo, buon compleanno>> mi stampa un bacio sulla guancia, che mi fa un certo effetto, beve il suo chupito e se ne va, passandomi a un soffia dal mio viso, dopo qualche secondo mi riprendo, mi bevo il mio drink e corro in pista.
Muovo i fianchi in maniera sensuale, catturando qualche sguardo maschile, fino a quando due mani possenti mi prendono da dietro, impostandomi un ritmo diverso, che seguo comunque alla perfezione, <<Sei sola?>> Mi domanda il ragazzo dietro me, <<Senza un accompagnatore sicuro>> rispondo, voltandomi verso di lui, che sorride, mi accarezza il viso, avvicina il suo volto al mio, ma mi sposto il donandogli un semplice bacio sulla guancia <<Non corriamo>> chiarisco, ma quello che ricevo è un semplice ghigno, mi tira a se facendo scendere con determinazione le sue mani su nel mio fondoschiena, quando un mano mi rapisce dalle grinfie di quell'uomo, facendomi sbattere su un petto, alzo lo sguardo e incrocio quello di Riccardo, nessuno dei due distoglie lo sguardo per qualche secondo, quando finalmente a rompere il rumoroso silenzio è lui dicendo:
<<Riesci sempre a ficcarti nei guai?>> Mi domanda con un ghigno in faccia, <<Diciamo>> sorrido felice che comunque sia, era nei paraggi, <<Mi farai diventate matto>> ride alzando lo sguardo <<Faccio un certo effetto>> scrollo le spalle, ritorniamo a guardarci come prima, mi sento quasi di potermi infiltrare nella sua iride e toccare l'anima; poggia una mano sul mio viso, che intanto va a fuoco sotto il suo sguardo, avvicina il suo viso al mio, ritrovandoci in un bacio inizialmente lento, ma che poi si trasforma in selvaggio e passionale, apro appena la bocca per lasciar entrare la sua lingua che si immischia con la mia, combattono e si intrecciano, creando una danza furiosa ma allo stesso tempo bisognosa, ci stacchiamo solo per riprendere fiato, perché o ci fermiamo o ci moriamo <<Continua>> lo supplico, in estati, confusa ma ancora bisognosa di quel tocco, così fa, mi riporta in un mondo solo nostro, la musica si spegne e non penso più a niente se non quello che sto provando, Riccardo approfondisce ancora di più il bacio tirandomi a sé, come se mi volesse per lui, porto la mia mano tra i suoi capelli, li stringo, e con l'altra mano mi aggrappo ancora di più al suo collo, non riuscendo a staccarmi da questa droga, mi spingo più verso di lui, quando esso si stacca come scottato, mi guarda confuso, <<Scusami, stai attenta>> così dicendo scappa tra la folla, rimando in mobile confusa e smarrita.
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Da quando ci sei tu...
Chick-LitQuesta storia parla di Sofia, una ragazza di 17 anni, con vori disturbi con cui ci fa la lotte ogni giorno, a starle accanto però ci sono le sue due migliori amiche Elisa e Laura, ma a volte non basta. Il padre di Sofia è un cardiochirurgo, la madre...