Capitolo VII: Le conseguenze del fumo (parte 2)

909 11 2
                                    

Arrivammo sotto casa di Kate e ci imbattemo nella nostra professoressa che stava uscendo di corsa dal portone: stava camminando talmente in fretta che non si accorse di noi e per poco non inciampò. Le presi la mano per non farla cadere e Amanda fu svelta ad afferrare la borsa che altrimenti si sarebbe riversata a terra.
"Professoressa va tutto bene?" chiesi preoccupata mentre lei recuperava l'equilibrio e io le lasciavo la mano.
"Sì Ali va tutto bene tranquilla e grazie per avermi dato una mano. Io devo andare ora e anche voi. Katherine è già parecchio arrabbiata."
“Prof... Io... Mi dispiace.. " sussurò la brunetta.
"Lo so Amanda" disse Lisa mentre riprendeva la borsa. Ci salutò e andò verso la macchina.
Io e Amanda salimmo in ascensore e suonammo: Kate ci aprì, guardandoci dritte negli occhi e  fecendoci entrare. La seguimmo in salotto piene di timore.
"Ragazze sono veramente delusa" disse tagliente.
"Ma veramente Kate non credevo ti desse fastidio..." provai io.
"Perché credi che la vostra professoressa abbia smesso? Ah giusto perché voi lo sappiate: è stata sgridata anche lei. Sono certa che la sua cattiva abitudine abbia influenzato almeno una di voi" commentò stizzita. Arrossì: era vero, io mi ero messa a fumare perché lo faceva lei, per furtuna non era frequente e potevo controllare la voglia di una sigaretta ma non si poteva dire la stessa cosa di Amanda dato che ne fumava almeno una al giorno. La mia amica aveva le lacrime agli occhi, presa dalla disperazione, aveva già iniziato a dare a Kate del Lei: "La prego Signora non mi punisca per questo. Smetterò lo prometto."
"Oh signorina questo è certo. Abbassa i pantaloni e gli slip e dammi le sigarette. Alison imitala pure e vai nell'angolo" Facemmo quanto richiesto.
Poi Kathrine fece prendere posto ad Amanda sulle sue ginocchia e iniziò. Potevo sentire la sua mano schioccare impietosa e la ragazza urlare e piangere. Non avevo contato i colpi ma ero sicura che fossero stati non meno di quaranta. Amanda prese posto nell'angolo e venni invitata a sostituirla. Quando la prima sculacciata mi colpì, strinsi i denti. Era davvero forte e non sembrava avesse intenzione di diminuire. Come se non bastasse: ecco in arrivo la solita predica che però faceva solo a me mai all'altra ragazza. "Da te non me lo sarei mai aspettato Alison. Senza contare che sei più grande e dovresti dare il buon esempio. Ma lo sai quanto fanno male quegli affari eh lo sai?!". Volevo dirle che lo sapevo per questo limitavo l'assunzione di tabacco e che non ero dipendente ma data la situazione mi morsi la lingua e venni rimandata nell'angolo dove Kate ci fece attendere mezz'ora per poi farci chiamare le famiglie e avvisare che saremmo rincasate per le dieci.

Educazione UniversitariaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora