Disciplina e quotidianità

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La sera a cena Kate iniziò a farmi un discorso che mi era familiare solo perché avevo letto un discreto numero di racconti erotici riguardanti la disciplina domestica ma che mai avrei pensato di sentirmi fare. Mentre io ero intenta a mangiare, lei mi disse che dopo cena sarei stata nuovamente punita e che come regola generale sarei stata sculacciata due volte al giorno come semplice ammonizione ma che nulla mi avrebbe risparmiato da un'eventuale terza sculacciata in caso condotta scoretta.
Strabuzzai gli occhi. Davvero voleva sottopormi a una così ferrea disciplina?!
"Signorina, se vuoi stare sotto al mio tetto, devi stare alle mie regole. Ti farà solamente bene vedrai!" replicò al mio tentativo di protesta.
"Ma Kate non sono una ragazzina di 15 anni, non puoi umiliarmi così" dissi a metà tra il sarcasmo e la rabbia. "Casa mia, regole mie Ali. Se non ti sta bene puoi sempre andare a casa tua."
" Va bene Signora." borbottai e mi concentrai sulla pizza che stava diventando fredda.  Quando finimmo di mangiare, l'aiutai a sparecchiare e poi si spostò sul divano in mia attesa.
Quando, con le lacrime agli occhi, mi stesi sulle sue ginocchia, invece di sculacciarmi iniziò a parlarmi dolce.
"Lo so che prima ti sono sembrata dura ma sono certa che ti possa solo fare bene. Alla tua età io e Lisa ricevevamo lo stesso trattamento e guardaci adesso: facciamo entrambe il lavoro che abbiamo sempre voluto fare. So che a volte si può perdere la bussola e sentire la fatica ma è per questo che ci sono io. Su dai! Così dopo ti fai una doccia calda e ti metti a letto! Sarai stanca con tutto quello che ti è successo oggi tesoro." e iniziò a sculacciarmi per una buona mezz'ora con molta severità. Colpi forti e decisi ma soprattutto metodici: natica destra, natica sinistra, centro e così via, finché il mio sedere non fu tutto rosso e bollente. Finì e mi abbracciò forte, sussurandomi parole dolci per consolarmi: non esisteva sensazione migliore al mondo di sentirsi finalmente perdonata dopo una sculacciata.
"Vai a farti una doccia tesoro. Tra poco tua madre e tuo padre mi portano le valige. Tu fai pure con calma. Metti la crema sul sedere e usa la spazzola di legno per pettinarti prima di andare a letto. Ti voglio bene Alison."
Andai in bagno e mi feci la doccia: acqua fredda sul sedere per lenire il dolore, acqua calda sul resto del corpo prima e dopo essermi insaponata. Uscì dalla doccia e indossai  l'accappatoio che Katherine mi aveva assegnato la prima volta che le avevo chiesto di fare la doccia da lei. Mi asciugai i capelli e applicai la crema sul sedere; mentre mi stavo pettinando, bussò Kate. Era venuta a portarmi il pigiama, il dentifricio e lo spazzolino.
"Ti ho preparato la camera degli ospiti. So che non ti sentirai stanca ma ti faccio un tea caldo da bere prima di andare a coricarti. Devi cercare di dormire perché domani ti sveglio presto, così studi e poi il pomeriggio ho bisogno di parlarti per una cosa che vorrei proporre sia a te che ad Amanda. Quando hai finito di prepararti vieni in cucina."
Quando la raggiunsi, mi disse che aveva preparato una tisana perché ne aveva una alla lavanda che poteva aiutare a rilassarmi. Inoltre mi comunicò che mentre ero in doccia, lei aveva chiamato la sua assistente per comunicarle che si sarebbe presa una settimana di vacanza.

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