*capitolo diciannove

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*scena violenza sessuale*
Zero Pov's
Finite le prove, Jungkook andò a chiamare Namjoon e Jimin per fargli vedere il nuovo pezzo per la nuova coreografia creata con Lavinia e che sarebbe stata parte delle nuove canzoni che sarebbero uscite di lì a poco. Lasciò da sola Lavinia che continuò a provare.
Passarono però svariati minuti e decise di accostarsi alla porta per aspettare il suo ritorno, ma appena fuori si trovò Jackson davanti.
Sbiancò in un lampo e le vennero i brividi, se si trovava lì non era niente di buono, non entrava mai in agenzia aspettava sempre fuori.

"J-Jackson mi hai spaventata..che ci fai qui?"Balbettò la corvina e istintivamente si toccò le braccia, Jackson le si avvicinò e le lasciò un bacio sulla guancia e successivamente posò la sua borsa dentro la sala prove.

"Vieni con me."Le prese il polso, pensò il perché tutti si divertivano a prenderle il polso, esisteva la mano e faceva meno male ma tutti erano fissati.
La portò nello sgabuzzino infondo al corridoio e stava già iniziando a tremare visto che aveva intuito le sue intenzioni.

"Aia fai male." Tirò il braccio verso il basso per uscire dalla presa, si allontanò leggermente perché si era avvicinato troppo.

"Perché hai risposto male al bodyguard?"La corvina spalancò gli occhi, come faceva a saperlo, perché era lì in quel momento? Lui era della JYP che sta dall'altra parte della città e pensò che se era venuto solo per quel motivo allora era veramente pazzo.

"Sei venuto fin qui solo ed esclusivamente per questo?" Tremò la corvina anche se non lo dava a vedere, sapeva com'era Jackson da incazzato e non voleva vederlo ora.

"Fai la saputella , quante volte ti ho detto di non comportati così con me? Chi ti credi di essere per rispondergli così?"La fulminò e strattonò per il braccio.

"E tu chi ti credi di essere di mandare un guardia del corpo per controllarmi? Sono la tua prigioniera ora?" Prese un po' di coraggio e gli urlò contro.

"Si, non azzardarti ad urlarmi contro, giuro che.."Alzò il braccio come se volesse farle capire che le avrebbe tirato uno schiaffo, lei d'istinto abbassò la testa. Ma cambiò idea, la prese per i fianchi e l'appoggiò su un tavolo con sopra tutti degli utensili, che scaraventò a terra, allargò le gambe e ci si mise in mezzo.
Jackson era così, era sempre stato così, si portava a letto tutte e non stava mai con una seria, Lavinia era una delle tante ragazze, voleva vederla soffrire senza un motivo ben preciso, era il suo modo di divertirsi.

"C-che fai-i?"Gli domandò agitata cercando di liberarsi della sua presa.

"Sta ferma, non va bene che tu sia così libera di fare e comportarti come vuoi, devo darti una bella lezione." Sorrise maliziosamente e aspramente sul viso della ragazza, che mostrava solo terrore nei suoi occhi dolci..

"No ti prego no Jackson, no per favore, ne parliamo a casa." Iniziò a baciarla violentemente ignorandola totalmente, lei non ricambiò così le morse il labbro inferiore e lei gemette, ricambiò automaticamente e contro voglia.
Intanto con le mani viaggiava in tutto il suo corpo, passava dai seni sodi fino arrivare al basso ventre della ragazza dove infilò una mano nei pantaloni e iniziò a massaggiare da sopra le mutandine. Lei cercava di allontanarlo ma le bloccò le mani con una mano, lei cercò di non urlare ma era molto difficile.

"Devi capire che sei mia."Lo guardò disperata chiedendogli con gli occhi di smettere ma lui continuò imperterrito, così che spostò le mutandine, tirò su la mano e mise con forza le sue due dita nella bocca della piccola.
Le avvicinò all'entrata della piccola, entrò senza permesso e senza aspettare, le fece tanto male troppo male.
In quel momento lei desiderava più di qualsiasi altra cosa di sparire da quello sgabuzzino, da quella agenzia e tornare a casa
Una lacrima le rigò il viso iniziò ad urlare più di prima, perché non resistette, pregava che qualcuno lì fuori venisse a salvarla.

||Dandelions|| Jeon.Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora