capitolo otto

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Lavinia Pov's
Mi sarebbero aspettate 16 ore di viaggio, non viaggiavo così tanto, da molto tempo e non ero più abituata, dovevo sopportare anche il cambio d'ora.
Potevo fare molte attività tra cui leggere,sentire la musica e vedere un film o una serie tv, potevo messaggiare con le mie amiche e anche dormire, almeno era quello che speravo..

"Ah che palle so già che mi annoierò,la parte che odio di più del viaggiare."Sbuffai e mi misi le cuffie,la musica, lei era quella cosa che riusciva a rilassarmi e a farmi stare bene.

"Non c'è nessuno accanto a me, perfetto."
Mi girai per prendere una cosa dentro la borsa e vidi un ragazzo moro che si stava avvicinando al posto accanto a me.
All'inizio non lo riconobbi, però poi lo guardai meglio e capì che l'avevo già visto.
Mi tolsi una cuffietta e la musica si fermò.

"Jackson."Lui si voltò di scatto, pensai che da come si girò, credeva che io fossi una fan ma mi riconobbe subito dopo.
Era un bellissimo ragazzo,molto alto e con un corpo davvero stupendo, da togliere il fiato ad ogni ragazza.
Appena si girò incontrai i suoi occhi sorpresi.
Erano di un marrone cioccolato intenso, i capelli mori, erano un ciuffo ordinato e pulito, ispirava sensualità e sicurezza.

"Lavi,come stai?" Mi chiese, c'eravamo già incontrati in sala prove, anche se non veniva nella mia stessa agenzia, passava sempre alla Bighit e alcune volte lo vedevo all'università, era anche alla festa. Mi sentì tremendamente in imbarazzo quando ripesai alla scenata accaduta a l'ultima festa,pregai che non fece domande e così succedette.

"Bene dai, tu?"Mi sorrise, si sistemò bene sul sedile e si mise la cinta.

"Tutto bene, torni in Italia?"Mi guardò sorridendo.

"Si,come mai te ci vai?" Gli chiesi curiosa e gli sorrisi.

"Per lavoro,mi hanno chiesto di fare delle cose e quindi sono partito,te invece torni nel tuo paese di origine eh."Rise e io con lui.

"Ma come mai su un aereo pubblico?"Mi permisi di chiedergli

"Bah perché sono indipendente, riesco a prendere un aereo con altra gente,invece di fare il fighettino con i soldi."Scoppiai a ridere e lui con me.
Però se avesse preso un aereo privato sarebbe stato meglio secondo me, era un Idol e molte fan avrebbero potuto avvicinasi per rompere, ma se lui preferiva così, buon per lui.

Zero Pov's
Irene era arrivata in ritardo in sala prove e aveva già avvertito tutti i suoi ballerini per riferirgli il motivo.
Sul corridoio centrale incontrò Jungkook,
precisamente ci andò a sbattere, poiché stava guardando il telefono, visto che si stava scrivendo con Lavinia.

"Oh cazzo,scusa perdonami non ti avevo visto." Si inchinò senza rendersi conto che fosse lui.

"Tranquilla Ire non serve."La bloccò, lui la guardò sorridente.

"Ah sei tu Jungkook,menomale ti giuro non volevo iniziare a chiedere scusa infinitamente." Si sistemò la maglietta e strinse la sua borsa tra le braccia.

"Hai notizie di Lavi?"La guardò interrogativo e cercò di sbirciare sul telefono della ragazza,ma gli mise una mano sul petto per allontanarlo. 

"Si è sull'aereo ormai da un'oretta e ha incontrato anche Jackson, stanno vicini di posto."

"Sta tornando in italia?"Le chiese, sicuro di se, visto che aveva appena indovinato la meta di Lavinia.

"Come cazzo hai fatto?"Lo guardò confusa

"Grazie al cazzo Jackson sta andando in italia per lavoro."Affermò fiero di aver capito dove fosse diretta la piccola.

"Vi parlate ancora dopo quello che è successo?"Gli domandò Irene titubante

||Dandelions|| Jeon.Jungkook Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora