4. Golden Love

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New York
Era sorprendente vederla alle prese di altri progetti e lavori, con tutti quei fogli, nonostante lo spavento avuto la settimana scorsa a quella festa. Era sia una cosa da ammirare che da non sottovalutare, non quando, presa dall'ansia e dalla preoccupazione era sul punto di prendere il primo aereo per Londra e tornare a casa.

Nessuno sapeva perché era scomparsa d'improvviso dalla festa che le avevano dedicato, anche se lei di questo non ne sapeva nulla. Neanche James che, quella sera stessa le stette dietro come fa un cane che cerca solo cibo e riparo.

Erano arrivati fino all'aeroporto quella volta, ma dovettero tornare di nuovo indietro poiché Monica, la persona che aveva chiamato Wanda quella sera nel giro di dieci volte, le aveva detto di non preoccuparsi. Lui la lasciò sfogarsi, ma non gli sfuggì come tremava dalla paura e non dal freddo, dato il vestito corto che indossava.

Non le chiese nulla, quando sentì dei leggeri singhiozzi da dove lei era seduta e non aveva ancora avuto l'occasione di chiederle cosa era successo e se stesse bene, da quando aveva messo piede nell'azienda.

E quindi si, anche lui come lei, era in trepidazione, ma se Wanda cercava di focalizzarsi solo sul lavoro per evitare di pensare al problema che aveva a casa, dall'altra parte del globo, James non capiva quello che gli stava succedendo. Non lo capiva dal momento in cui non sapeva neanche che cos'era, forse perché per niente abituato a queste cose, forse perché preso solo da qualcosa di fisico e da niente di duraturo e forte come quello che poteva essere un amore vero.

E non lo capiva neanche dal fatto che, solo il giorno prima, aveva rifiutato le avances di Sharon, di fronte a tutti quanti. Roba che fece scoppiare a ridere Natasha a vedere la faccia imbronciata della bionda e si, era per pura cattiveria, quella bionda era andata a letto con suo marito.

Si meritava per davvero un rifiuto.

Quella che era la amante di James, in quel momento se ne andò con la coda delle gambe e dopo l'ilarità iniziale, Natasha rifletté un momento su quello che stava per succedere, non conosceva bene James, ma sapeva le sue storie passate per via di Steve e di quante volte gliel'ha raccontate. Ne aveva visto di film, molti di quelli erano romantici e per quanto potessero pieni di cliché, delle volte quelli sembravano riflettere troppo bene la realtà che la circondava.

Dopo che Sharon passò di fronte alla sua scrivania, si alzò dalla sedia pronta ad andare verso l'ufficio di Barnes, era già preparata sul discorso che stava per fargli ma riuscì a beccarlo solo dopo che era uscito e rientrato per due volte. Alla fine, non se lo lasciò scappare ed entrò nel suo ufficio prima spalancando la porta e dopo chiudendola in modo troppo brusco tanto che il proprietario dell'azienda alzò la testa dal suo cumulo di fogli e non si sorprese affatto di vedere la rossa come una furia.

"Natasha? Che succede?"

"Dimmelo tu che succede"

"Non ti leggo nel pensiero, perciò dimmelo tu che succede"

"Okay, te la faccio semplice... hai finito di portarti a letto Sharon adesso vuoi iniziare con Wanda?"

"Che cosa? No! E chi ti ha detto di Sharon?"

"Non c'è bisogno che qualcuno me lo dica, lo vediamo tutti, così come abbiamo visto Sharon uscire dal tuo ufficio mentre si sistemava il vestito sulle sue tette"

"Credevo foste amiche"

"Amiche? Quella si è scopata mio marito e credi che io e lei siamo amiche?"

"No! Voglio solo sapere che cosa ti ha fatto piombare qui d'improvviso"

"Lo sai perché, te l'ho detto"

"Dio Natasha, sei impossibile"

"Rispondi alla domanda!"

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