HURRICANE

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"You move like a hurricane through the pain"


Erano tutti riuniti nella sala comando che era appartenuta a Leia, quando la voce di un addetto alla radio emerse dal silenzio annunciando che c'era una chiamata in entrata per l'Imperatrice Palpatine. Nessuno di loro mostrò sorpresa; stavano aspettando quella chiamata oramai da un po', e quando giunse fu un sollievo. In cuor suo Rey temeva che non sarebbe arrivata, anche se non aveva osato dirlo agli altri.

«Grazie Corbett, la prendo qui.» Non appena l'operatore chiuse la comunicazione, lo schermo si illuminò mostrando ai pochi presenti un volto ben noto. Il sorriso viscido di Pryde li salutava dallo schermo olografico e Rey aveva voglia di togliergli quell'espressione a suon di sberle.

«Imperatrice, che piacere. Vi trovo bene.»

«Non posso dire lo stesso, Pryde. Non è un piacere. Che diamine vuoi?»

«Uuuh, che fuoco! Penso di avere qualcosa... ecco, diciamo che vi interessa. Quanto, non lo so ancora.» Rey non si fece sorprendere; sapeva già tutto e non voleva dargli soddisfazione. Intanto Pryde si era spostato dal centro dell'inquadratura mostrando Ben, le mani dietro la schiena, il capo piegato in avanti. Sembrava impotente, ma Rey sapeva che era tutta una messinscena. Lo conosceva troppo bene.

«E scommetto che vuoi qualcosa in cambio, giusto?»

«Ma certo che sì. Non si fa mai nulla per nulla.»

«E sia.»

«Ma non sapete cosa voglio.»

«Non è così difficile. Me per lui. Sorpreso? Sei piuttosto prevedibile, Pryde.»

«Bene, questo facilita le cose. Vi aspetto sulla Starkiller, allora.»

«Ci sarò. Ma permettimi un piccolo avvertimento, Generale Pryde. - cominciò a fissarlo così intensamente che il Generale cominciò a respirare male. Con una voce che fece sobbalzare tutti perché non era la sua, Rey si rivolse minacciosa a Pryde. - Torcigli un capello, uno solo, e ti garantisco che mi implorerai di ucciderti, pur di porre fine alle tue sofferenze.» Il volto di Pryde divenne violaceo, Rey lo stava tenendo in pugno solamente usando la Forza. Una mano pesante si posò sul suo braccio e Poe scosse la testa, facendola tornare in sé.

«State tranquilla, Imperatrice. Fate ciò che vi dico, e a Kylo Ren non succederà nulla.»

«Sarà meglio, Generale. Sarà meglio.» La comunicazione si interruppe.

«Mi chiedo cosa abbia in mente.»

«Io forse un'idea ce l'ho, Finn. Ma non vi piacerà. Le sue idee oscillano tra "la sposo e divento co-imperatore" e "la uccido e prendo il suo posto come imperatore". Ma non sarà così facile.» Cardo scoppiò a ridere di gusto, col risultato che tutti si girarono a guardarlo.

«Quell'uomo deve essere fuori di testa. Non solo ha deciso di riunire i due Jedi più forti della galassia insieme sulla sua nave, ma pretende anche di farli fuori. - Si fermò per cercare di controllare la sua risata. - Ripeto, o è pazzo o non si rende conto di cosa sta facendo.»

«In entrambi i casi è pericoloso. Sarebbe capace di qualsiasi cosa.»

«Ne convengo, Dameron. Ma tu sei davvero convinto che riuscirebbe a fare fuori tutti e due? - Fermò con la mano le proteste di Poe. - Lasciate che vi spieghi una cosa. Nel malaugurato caso che Pryde riesca a bypassare me e le guardie Imperiali, e vi posso assicurare che non ce la farà, e a uccidere uno dei due, pensate davvero che l'altro non raderebbe al suolo l'intera nave?»

«Ma chiunque sia il sopravvissuto, morirà.»

«Dameron. Questi due sono legati, connessi. In un modo che forse nessuno di noi potrà mai capire fino in fondo. Formano una Diade nella Forza. Se uno dei due muore, l'altro è già morto. Mettetevi l'anima in pace, perché se volete salvare Rey, dobbiamo salvare il culo a tutti e due. Quindi, Rey, qual è il piano?»

«Vado da Pryde.» Rey scrollò le spalle come se fosse la cosa più ovvia della Galassia.

«Ma sei impazzita, Rey? Pryde ti ucciderà!»

«Non credo. Gli piaceva mettermi le mani addosso. Credo che finché potrà, eviterà di farmi fuori per tenermi come giocattolo.»

«Comincia a farmi pena, sapete?»

«A me no, dopo quello che mi ha fatto.»

«Perdonami, Rey. Deve essere stato terribile. Ma siamo sicuri che si ricordi di te?»

«Sì. L'ho visto dal suo sguardo. Comunque voi tutti sarete di supporto sul Falcon. A poca distanza, schermati. - Fermò le nascenti proteste di Finn con una mano. - Posso farlo, tranquilli. E, Finn... hai ancora la tua divisa da stormtrooper?»

«Sì, perché?»

«Perché tu mi accompagnerai sulla Starkiller.»

«Rey, sei sicura di quello che fai? Non mi piace l'idea di vederti morire...»

«Non morirà nessuno Finn, stai tranquillo. Ragazzi, un po' più di fiducia in me non guasterebbe. Cardo ha ragione: Pryde non riesce a percepire la Forza, quindi non si rende conto di quanto sia potente Ben e di quanto lo sia io. E di cosa riusciamo a fare insieme. Quindi sfruttiamo la cosa a nostro vantaggio. Averci entrambi sulla sua base secondo lui è una buona mossa, secondo noi è l'opportunità per farlo fuori una volta per tutte. E' un buon piano; mi chiedo solo perché Ben non me ne abbia parlato.»

«Con tutto il rispetto, mia Signora... ma sapeva fin troppo bene come avresti reagito se lo avessi saputo. Ti conosce bene, temo.»

« Io non... - si interruppe, sospirando. - Hai ragione, probabilmente lo avrei strozzato. Ma tu lo sapevi, dunque.»

«Non nei dettagli. Ma mi aveva avvisato che avrebbe colto ogni possibilità.»

«Bene, diamoci da fare. Prepariamoci. E che non esca da questa stanza!» Gli uomini si misero a dare ordini per preparare la partenza senza dare troppo nell'occhio. In questo avere il Falcon fu d'aiuto; un mercantile passava molto più inosservato di una nave da trasporto. Rey diede ordine di ridurre l'organico al minimo, il che includeva solamente i due Cavalieri e le due Guardie Imperiali, Poe, Finn, Chewbe e i droidi. Non volevano dare nell'occhio e non volevano che le spie di Pryde fossero messe al corrente di quanto stava per accadere.

La Forza Della DiadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora