REWRITE THE STARS

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"No one can say what we get to be, so why don't we rewrite the stars?"


Rey gli fu vicina in un istante, e Ben le affondò il volto in grembo, cingendole la vita con le braccia. Sembrava si stesse aggrappando a lei.
«Forza Ben. Non è il momento di crollare, lo hai detto tu. Leggi la lettera, piuttosto. Io sono qui.» E per sottolineare la cosa, gli tese una mano per farlo alzare. Ben aprì il foglio che Lando gli aveva consegnato e rimase sorpreso.
«Mia madre mi ha nominato erede al trono di Alderaan. Lo sapeva. Lei lo sapeva.»
«Leia sapeva tante cose, Ben. Perché pensi che abbia mandato me a prenderti?»
«Sei seria?» Ben la guardò di sottecchi, e Rey annuì sorridendo.
«Mi disse: "riportami mio figlio. Solo tu puoi farlo." Lo sapeva come sarebbe finita.»
«E il suo ultimo pensiero è stato fare in modo che non dovesse finire mai.» Ben le circondò la vita con le braccia, stringendola e affondandole il viso nel collo. Un colpetto di tosse li riportò alla realtà.
«Scusate... se volete ce ne andiamo!»
«Ogni tanto hai qualche buona idea, Dameron! - Ben sogghignò, addolcendo di molto il senso di quello che diceva - Signori, dobbiamo organizzare un piano. E un matrimonio.»
«A tal proposito, Leader Supremo... suggerirei che il matrimonio fosse tenuto sulla base Starkiller. Non sarebbe appropriato nessun altro luogo, temo.»
«Uhm, Cardo ha ragione...»
«Ma in questo modo, le persone che per me contano davvero non ci saranno.»
«Infatti, pensavo proprio a quello. Ma si potrebbe rimediare. Lando? Permetti una parola?» Ben si alzò e si diresse verso il Generale, che gli sorrise con aria bonaria.
«Tutto quello che vuoi, Ben... err... Leader Supremo.»
«Lando. Mi hai visto nascere. Direi che Leader Supremo fa un po' ridere, non credi?!»
«Aspetta... che vuol dire che ti ha visto nascere?!»
«Vuol dire letteralmente quello, Dameron. Mia madre era in missione diplomatica accompagnata da Lando quando ha pensato bene di partorire. Se non fosse stato per lui che ha effettuato un atterraggio di emergenza in un pianeta amico dove si era rifugiato Obi-Wan, probabilmente io e Leia saremmo morti.»
«E tuo padre mi avrebbe inseguito per tutta la Galassia per prendermi a calci, figliolo.»
«Adesso sì, che ti riconosco! Ma torniamo a noi. Tu sei il comandante del Falcon, giusto?»
«Beh. Sì e no.»
«Che vuol dire, sì e no?»
«Che, tecnicamente, io sono solo il comandante in seconda.»
«E dov'è il comandante?» In quel momento Rey sogghignò, facendo un lieve gesto di assenso in direzione di Lando.
«Lo stai stringendo tra le braccia. Un po' troppo forte, a mio parere.» Ben si allontanò da Rey quel tanto che gli permise di guardarla negli occhi.
«Tu?! Tu saresti...»
«Han mi aveva chiesto di fargli da secondo. E quando è morto... il Falcon è passato a me. Leia me lo ha donato. Ha detto che non ci sarebbe stato nessuno in tutta la Galassia abbastanza folle da guidarlo, a parte me.»
«Non aveva tutti i torti... mi sorprende come quell'ammasso di ferraglia si tenga ancora in piedi. Ad ogni modo, Lando, puoi celebrare un matrimonio, in forma molto riservata.»
«Non vedo la necessità di tenere segreto il matrimonio, Ben.»
«Non segreto, Dameron, ma riservato. Almeno finché non avrò trovato le spie di Pryde. Il vero matrimonio sarà celebrato qui; quello sulla starkiller sarà quello di facciata, a beneficio di Pryde e della sua combriccola.»
«Oh Ben... tu faresti questo per me?»
«Tutto quello che vuoi, Imperatrice. Del resto, le persone che per me contano sono in questa sala.»
«Vale anche per me. Ma dovremmo esporre anche l'altra parte del piano, Ben. Credo che a Poe e Finn farebbe piacere saperlo.» Ben annuì e i due giovani si accinsero a spiegare cosa avevano in mente; parlarono di ricostruzione, di pace e di prosperità per tutta la Galassia. Alla fine Poe si vide costretto ad ammettere che il piano di Ben era ben congegnato e si ritrovò a stringergli la mano. Decisero di parlare con gli ufficiali, per mettere la pulce nell'orecchio di Pryde che l'Imperatrice era viva, dopotutto. Era ora di scoprire qualche carta e vedere i bluff. Poe diede ordine di convocare il consiglio e di radunare gli alti ufficiali, autorizzando R2-D2 a sbloccare la porta. Dopo qualche minuto furono tutti lì, incuriositi dalla convocazione di Dameron.
«Signori, permettetemi di presentarvi il Leader Supremo del Nuovo Ordine, Kylo Ren, e l'Imperatrice Palpatine. Sono qui in visita ufficiale.»
«Visita ufficiale per cosa, Generale?» Rey fece un passo avanti e prese la parola, il viso di nuovo celato dal cappuccio scuro.
«Per firmare un trattato di pace, Generale Ogul. - Rey si tolse il cappuccio del mantello, mostrando a tutti il volto sorridente. - Niente trucchi. Solo pace e stabilità.» Il generale in questione si fece avanti, guardando Rey e Ben con un velo di sospetto. Sospetto mitigato dalle parole di Rey in parte, e dal rispetto che aveva del Generale Dameron dall'altra. Se lui aveva deciso che potevano fidarsi, allora potevano fidarsi.
«E il Leader Supremo è d'accordo?»
«Il piano è suo.» Ben si alzò in tutta la sua stazza, mantello nero e guanti, e fissò i presenti.
«Signori, dimenticatevi il Primo Ordine, dimenticatevi guerre e rivendicazioni. Io voglio che questa galassia prosperi. Lo voglio da tempo, ma l'Imperatrice, qui, non voleva ascoltarmi. Ci ho messo parecchio a farle capire che stavamo dalla stessa parte. Credo si sia convinta quando abbiamo fatto fuori Palpatine.» I Generali cominciarono a parlottare tra di loro, lanciando di tanto in tanto occhiate diffidenti ai giovani. Fu Ogul, di nuovo, a prendere la parola.
«Supponiamo che decidiamo di fidarci, Leader Supremo. Abbiamo ancora uno scoglio da superare. Pryde. Potete dire quello che volete, ma lui non si lascerà mettere da parte tanto facilmente.»
«E' per questo che siamo qui. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per... diciamo così, destituire il caro Generale.»
«E se vi aiutiamo, cosa volete in cambio?»
«Niente. La pace. E il vostro esercito. Che, unito al mio, supera di molto quello di Pryde.»
«Quindi, se ho capito bene, ci state offrendo il vostro aiuto senza condizioni? Senza pretendere niente in cambio?»
«Esatto, Generale. Niente condizioni. Nessuno può dire cosa diventeremo, quindi perché non riscrivere le stelle?» Per qualche minuto nessuno parlò, poi la voce baritonale di Ben tornò a farsi sentire. «C'è solo una cosa che devo chiedervi. Un favore.»
«E sarebbe?»
«Sospetto che Pryde farà di tutto per uccidere l'Imperatrice. Non appena ne avrà l'occasione, tenterà di farla fuori e prendere il suo posto. Io ho disposto tutto per la sua sicurezza, ma voglio essere certo che non le capiti nulla.» Ogul, che conosceva bene Rey, era affezionato alla giovane e il pensiero che le potesse capitare qualcosa non gli andava a genio.
«Credo che questo sia un favore che saremo tutti ben lieti di accordarvi, Leader Supremo. Diteci solo cosa avete in mente.»

La Forza Della DiadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora