Il Ballo di Primavera

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Sara fissava le goccioline di pioggia che scivolavano lungo il vetro dell'unica finestra presente nella stanza. Si sistemò una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Gli aveva asciugati in bagno dopo averli lavati. Si voltò verso Saqui che era rimasta in piedi al centro della stanza.

« Credi che anch'io... »disse con tono esitante.

« Si, siamo più simili di quanto pensassi. La febbre dell'altro giorno è stata una coincidenza, sarebbe successo pure se non l'avessi avuta. »asserì avvicinandosi.« Sei diversa dai mutaforma, sei meno calda di loro, guarisci meno in fretta e continuerai ad invecchiare indipendentemente da quello che fai e pure tu dovrai imparare ad usarlo. »aggiunse seria.

« Cosa intendi esattamente quando dici che sarò in grado di entrare nel Mondo del spiriti? »chiese.

« Che potrai entrare nel Mondo degli spiriti parlare con loro e fargli delle domande. »rispose.« Potrai parlare con Taha Aki ad esempio, ma solo lì e solo con gli spiriti Quileute. »rispose.« Non potrai parlare con i nonni di Bella. »precisò.

« Potrò vedere i miei antenati? »

« Si, potrai farlo perché sono i tuoi, ma ti avverto puoi restare lì solo per un massimo di due ore e il tuo corpo sarà vulnerabile non sarai in grado di proteggerti o controllarlo. »rispose seria guardandola negli occhi.« La cosa migliore sarebbe essere insieme ad uno o più mutaforma quando entrerai nel Mondo degli spiriti in maniera che possano proteggerti. »

« Perché per al massimo due ore? »chiese intrecciando le braccia ad altezza del petto.

« Perché sei inesperta quando avrai una maggior padronanza del tuo dono potrei restare più a lungo. Se rimani troppo tempo e sei inesperta potresti rischiare di rimanerci per sempre e per gli altri sarà come se fossi entrata in coma. »rispose. L'altra trasalì a quelle parole e abbassò le braccia.

« E non mi sveglierei più? »

« Potresti rimanere addormentata per sempre oppure no tutto dipenderebbe dalla tua forza. »rispose. Le accarezzò una guancia un gesto tenero.« Tu sei me. »rivelò.

« In che senso? Cosa vuoi dire? »

« Sei la mia reincarnazione, ma solo nel tuo mondo. A quanto pare esisteva una Saqui pure nel tuo e probabilmente è una tua antenata. Hai detto che il tuo antenato era figlio di uno Sciamano, vero? »

« Vorresti dire che potresti essere sua madre? Quindi saresti la mia bis-bis-nonna o qualcosa del genere? »

« No, non io la mia controparte nel tuo mondo anche se suppongo che potresti definirti una mia discendente se lo volessi. »

Mondo reale o meno erano legate e se Saqui aveva ragione era in grado di entrare nel Mondo degli spiriti se lo desiderava.

« Quindi io e te siamo degli Sciamani? »chiese cercando poi di ricordarsi se esisteva il femminile di sciamano.

« Si, in un certo senso, ma credo sia più complesso di così. Io sono stata l'ultima. Ho avuto cinque figli è solo mia figlia era in grado di entrare nel Mondo degli spiriti anche se aveva solo tredici anni quando è morta e non ha potuto sviluppare il suo potenziale. »

« Hai avuto cinque figli e solo lei era come te? »

« Si, non so se è stata colpa del gene del lupo o... non ne ho idea. Spero che tu sarai più fortunata di me in questo senso. »rispose poi la guardò negli occhi era uno sguardo diverso dal solito era uno sguardo supplichevole.« Devi restare qua Sara se lo farai sono sicura che uno o più dei tuoi figli saranno come te... come me. Ti prego Sara. »

La ragazza si liberò dalla sua presa.

« Questo non è il mio mondo. Io tornerò a casa quando tutto questo sarà finito e tu non potrai fare nulla per impedirlo! »esclamò.« Avevi detto che la scelta era mia e che tu l'avresti accettata. »le rammentò.

Dentro le pagine del libroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora