Dentro le pagine del libro

Ritorno alla riserva

Il cielo era nuvoloso e di colore grigio scuro. Sara fissava il cielo dalla finestra della sua camera aveva recentemente tinto i capelli che ora erano di un biondo scuro molto simile a quelli che aveva nel suo mondo era stata un'idea di Rosalie. La vampira era convinta che un cambio di look le avrebbe fatto bene e l'aveva portata in un salone di bellezza a Port Angeles. Sara non aveva quasi parlato ed era rimasta perfettamente immobile mentre il parrucchiere le sistemava i capelli e poi una ragazza che sembrava di etnia indiana la truccava. Una volta che la truccatrice aveva terminato il viso di Katherine, così grazioso per natura, risaltava al punto da sembrare irresistibile.

Bussarono alla porta e l'adolescente si voltò: aveva una teoria di chi poteva essere. Quando era a casa trascorreva la maggior parte del tempo chiusa nella sua camera divorata dai suoi demoni. Passava il suo tempo a leggere e aveva da poco incominciato le Cronache di Narnia. Aveva visto il primo film e le era piaciuto e pure il libro le stava piacendo.

« Avanti. »disse. La porta si aprì però a bussare non era stato Rosalie, Bella, Alice oppure Edward come si aspettava, bensì Charlie. Le bastava guardarlo per capire che era preoccupato per la sua figlia minore e se non avesse imparato presto a reagire tra pochi mesi si sarebbe ritrovato con due figlie depresse, sebbene per ragioni differenti e continuava a chiedersi come avrebbe fatto dopo che Rosalie se ne sarebbe andata.

« Billy mi ha appena telefonato vorrebbe che andassi a casa sua oggi pomeriggio affinché tu e Jacob possiate fare i compiti insieme. »disse.

« La scuola è finita. »rispose infastidita. Più tardi si sarebbe rammaricata con se stessa per aver parlato in quel modo ad un uomo che alla fin dei conti era suo padre però negli ultimi giorni Saqui continuava a farle pressione perché trascorresse più tempo alla riserva e meno con Rosalie. Lo spirito non riusciva proprio a capire che le ore passate in compagnia della vampira la facevano sentire un po' meglio. Il problema era appunto il fatto che era una vampira.

« Ci sono i compiti per le vacanze e voglio che inizi a passare del tempo con qualcuno che non sia Rosalie. »affermò con tono severo. Il suo atteggiamento sembrava simile a quello che aveva avuto con Bella all'inizio del secondo libro quando era lei quella depressa.« Non ho nulla contro la sorella di ward, sia chiaro, però presto lei partirà per il college e dopo cosa farai? Resterai chiusa nella tua stanza da sola? »

« Va bene andrò a far visita a Jacob e suo padre sei contento? »chiese. Aveva acconsentito in fretta perché, sebbene odiava ammetterlo, aveva ragione doveva cominciare a passare del tempo con qualcuno che non fosse Rosalie senza contare che Jacob era suo amico. FInora non aveva nemmeno provato a passare del tempo con qualcuno che non fosse Rosalie il motivo principale era che era convinta che solo lei potesse comprendere come si sentiva, quello che stava passando però presto se ne sarebbe andata e cosa avrebbe fatto dopo?

« Vuoi che ti accompagni alla riserva? »propose era sollevato che avesse accettato.

« Si, grazie. »rispose sentendosi in colpa per il tono che aveva usato poco prima.

Charlie la portò alla riserva e la lasciò davanti alla casa dei Black.

« Ci vediamo stasera, ok? Tornerò a prenderti prima dell'ora di cena. »affermò e lei fece un segno di assenso con la testa. La prospettiva di restare mezza giornata con Jacob non la attirava particolarmente le provocava addirittura un senso di ansia non la faceva stare tranquilla.

Una volta che la macchina della polizia si fu allontanata sparendo dalla sua vista si voltò verso la casa ora che era lì e si era resa conto veramente di quello che stava per fare non era più sicura di volerlo e che fosse una buona idea. Tirò un profondo sospiro e poi si diresse verso la porta, tuttavia quando fu a un metro dalla porta il senso di ansia aumentò e spaventata corse via.