Sofferenza

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Il pick-up procedeva sulla strada in direzione della riserva. Sara lo stava spingendo al massimo della sua velocità consapevole che non avrebbe potuto guidare quel mezzo considerando che non aveva ancora la patente, ma pure consapevole che c'era il rischio che Victoria si sarebbe messa sulle sue tracce. Sapeva che la vampira avrebbe tentato di rapire Charlie e che non ci sarebbe riuscita e c'era la concreta possibilità che in alternativa avrebbe tentato di rapire quella che credeva essere la sorellina di Bella.

"Manca poco. Accidenti se solo questo catorcio maledetto andasse più veloce." Pensò le mani che stringevano il volante e il piede che premeva sull'acceleratore. Una parte di lei si sentiva in colpa per il fatto che intendesse coinvolgere i Quileute in quella terribile faccenda però dove altro poteva andare a rifugiarsi? I Cullen avevano abbandonato la città nel tentativo di catturare James. Ricordava che Esme o Rosalie oppure entrambe sarebbero tornate per tenere d'occhio Charlie solo che non era del tutto certa quanto è per allora sarebbe potuto essere troppo tardi. Invece a La Push c'era Sam Uley che anche se forse ancora inesperto era un mutaforma e avrebbe potuto difenderla da un eventuale attacco.

"Il cartello che dà il benvenuto nella riserva alle persone." Pensò dopo pochi minuti quando vide comparire sul ciglio della strada il cartello che segnava il confine tra la città e i territori dei Quileute.

« Non puoi andare più veloce? »chiese Saqui. Lo spirito era rimasto con lei per tutto il viaggio e aveva l'impressione che non avessero mai passato così tanto tempo in compagnia l'una dell'altra. La donna continuava a guardarsi attorno come se da un momento all'altro Victoria sarebbe potuta saltare fuori e attaccare e in un certo senso può darsi che era proprio così.

« Questa è la velocità massima che possiamo raggiungere. »rispose.« Speriamo che la polizia della riserva non ci fermi perché in teoria io non potrei guidare. »affermò, sebbene data la situazione la polizia era la persona che le faceva meno paura in quel frangente.

« Attenta! »strillò Saqui e alla vita della donna dai capelli rossi che era apparsa all'improvviso al centro della carreggiata istintivamente Sara inchiodò. Le bastavano pochi secondi per capire di chi si trattava.

« Che il Signore ci protegga. »esclamò e riavviò il motore chiedendosi cosa sarebbe accaduto se avesse tentato di travolgerla con il pick-up sicuramente non sarebbe morta, ma c'era la possibilità per quanto minima che l'avrebbe messa fuori combattimento. Purtroppo non avrebbe mai avuto la risposta a quella domanda perché in quell'istante la portiera del guidatore si spalancò.« Ah! »urlò terrorizzata quando la vampira la strappò dal sedile.« Sam! »urlò il nome del ragazzo in un tentativo disperato di chiedere aiuto.

« Non ti conviene porre resistenza ragazzina. »disse acida Victoria. I suoi occhi erano rossi come il sangue. Decisa a non arrendersi senza combattere Sara cominciò a divincolarsi, ma invano. Esasperata l'altra la costrinse a voltarsi e le tirò uno schiaffo.« Stupida umana! »inveì. La quindicenne sollevò la testa e la guardò negli occhi poi le sputò in faccia.« Non so se tu sia più pazza o stupida però sei fortunata che James ti vuole viva. »

« Lasciami andare sanguisuga. »strillò tentando di liberarsi dalla sua presa l'altra parve per un'istante sorpresa evidentemente non si aspettava che fosse a conoscenza della sua vera natura.

« Ti conviene non fare storie e collaborare umana. »

Uscita dalla sua bocca quella parola suonava un insulto. Se pensava in ogni caso che si sarebbe arresa senza combattere si sbagliava di grosso.

« Bella non è davvero mia sorella. »esclamò mentre Victoria la trascinava mia. Le stringeva talmente forte il braccio per cui la temeva che aveva il terrore che si sarebbe rotto.

Dentro le pagine del libroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora