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IO: VADO DAI RAGAZZI

dico uscendo dalla porta di casa senza aspettare una risposta, mi guardo attorno e sorrido a trentadue denti, non venivo qua da tre anni, cazzo mi era mancato questo posto

mi guardo attorno e corro verso casa di mike, di solito stavamo sempre lì, quando avevamo dodici anni, poco prima che me ne andassi, stavamo nel suo seminterrato a giocare, casa sua, se non si è trasferito, si trova a tre isolati dalla mia

arrivo e suono insistendo

N: chi è?

dice aprendo la porta scocciata, è in pigiama? cioè si sono le otto di sera ma pensavo uscisse ormai ha 15 anni, come me, ed ero più che sicura che si fosse fatta un'altra vita

N: mandy?
IO: nancy

dico abbracciandola

N: ma che ci fai qui?
IO: sorpresa

dico ridendo staccandomi da lei

N: oh mio dio non ci credo

dice riabbracciandomi ancora ma sta volta solo per pochi secondi

IO: i ragazzi sono in casa?
N: no sono al..centro commerciale starcourt
IO: quanto dista da qui a piedi?
N: prendi la mia bici ti farà comodo
IO: grazie nancy ci vediamo domani

le mando un bacio volante e prendo immediatamente la sua bici pedalando più veloce che posso verso il centro commerciale

in dieci minuti arrivo, poso la bici e corro all'interno, è davvero grande e credo che trovarli sia davvero complicato

ho girato tutto il piano di sotto e non ci sono, salgo le scale mobili ma li vedo scendere dalla parte opposta, mi giro e cerco di sorpassare la gente anche se le scale vanno all'insù

IO: scusi..mi spiace..mi scusi

dico tra uno spintone e l'altro, una volta giù corro in contro ai miei amici

M: ooh che persona matura

sento dire a max tirando lucas verso di lei, non so il motivo ma è stato divertente, li seguo fino ad una mini gelateria, una ragazza alla cassa li guarda scocciata, mi avvicino a loro, possibile che non si accorgano di me

X: oggi una più?

dice indicandomi, si guardano confusi per poi girarsi verso di me restando a bocca aperta

W: NO ASPETTA
M: MANDY
MI(mike)L: OH MIO DIO

mi abbracciano tartassandomi di domande che non capisco a causa del rumore, sorrido abbracciandoli tutti, mi sono mancati

M: ma che ci fai qui?
IO: sono tornata in circolazione

dico ridendo contagiando tutti e quattro

MI: cazzo ci sei mancata
IO: anche voi

dico sorridendo, ci rigiriamo tutti verso la ragazza si chiama robin, è scritto sul cartellino della divisa

R: idiota i tuoi bambini sono qui

guardo confusa max che mi guarda etusiasta come se stesse per succedere qualcosa, ma non so cosa, una finestrella dietro robin si apre rivelando steve

S: ancora? sul serio?

dice guardando mike

IO: steve?
S: mandy?

in meno di un secondo me lo ritrovo davanti e gli salto al collo abbracciandolo, lui ricambia l'abbraccio stringendomi a sè, avevo una cotta per steve prima di partire e lo sanno tutti, tranne lui ovviamente

L: potete sbaciucchiarvi dopo?

ci stacchiamo e guardo male lucas, a distanza di tre anni è rimasto sempre lo stesso

R: chi è mandy?
M: la gente dice "passa avanti senza guardare"
R: perché? sembra cosi carina
IO: oh grazie
S: si è carina ma pazza
L: un po'
IO: ok dai non era colpa mia
S: eh beh vorrei vedere

prima che io partissi, forse un mese prima, vivevo con mio padre che mi aveva scoperto a baciare un mio amico più grande di un anno, mi puntò una pistola alla testa e mi disse che se avessi baciato un'altra volta un ragazzo mi avrebbe ucciso sparandomi dritto in testa, perciò sono uscita di casa e mi sono scopata il mio amico, mio padre mi puntò nuovamente la pistola alla fronte e prima che potesse schiacciare il grilletto ho spostato la pistola e si è sparato lui, sono finita pure sui giornali e molti dicevano che avevo sparato io a mio padre, ma avevo solo dodici anni quindi le finte accuse sono crollate, ma qualcuno pensa ancora che sia stata io

S: vi giuro che se lo viene a sapere qualcuno-
M/MI/L/W: siamo morti

li guardo confusa ma max mi tira da un braccio prima che io possa aprire bocca obbligandomi a seguirla dietro ad una porta che steve ci apre

IO: ci vediamo domani

dico di sfuggita a steve prima di ritrovarmi all'interno del cinema del centro commerciale

IO: fate sempre cosi?
W: a cosa serve steve se no?

ridono ed entriamo nella sala del cinema per vedere non so nemmeno che film, sono qui da un ora e mi caccio già nei guai, ci sediamo in cinque posti vicini, ora che ci penso, dustin e undici?

MI: visto ce l'abbiamo fatta

dice riferito a me dato che ero poco convinta, mi trovo seduta tra will e max

L: abbiamo perso i trailer
M: ma che importa
W: zitti

il film inizia, riusciamo a vedere solo i primi quattro minuti che la corrente salta interrompendolo

M: ooh andiamo

pochi secondi dopo ritorna tutto alla normalità, esultiamo tutti e riprendiamo la visione del film, mi giro verso will sorridendo ma vedo che è alquanto spaventato, non gli si è mai spenta la luce?

inizia a respirare irregolarmente e si tocca il dietro del collo come se gli facesse male

IO: eii stai bene?

dico spaventata facendolo sussultare e poi girare verso di me, mi ha spaventato, se non ricordo male, toccava il collo solo quando gli faceva male perché c'era quella strana cosa del sottosopra in cui era finito da piccolo

W: si
IO: sei sicuro?
W: si certo

mi sorride e continuamo a guardare il film

complicati || steve harringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora