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finite le ore di scuola cammino per il corridoio diretta nell'ufficio della psicologa devo andarci tutti i giorni alle 13 perché mia madre lo ha richiesto dato che non parlo quasi più con lei o con varie persone da quel giorno, vedo max uscire dall'ufficio e la saluto con la mano, lei ricambia ed entro

mi siedo sulla sedia davanti alla donna e lei inizia a parlarmi

P: una C in letteratura e una C- in lingua francese
IO: già
P: be non è normale per te
IO: se lo dice lei
P: come se la cava tua madre?
IO: sta bene insomma odia casa nostra perché si be è terribile ma sta bene, fa due lavori e per lei non è facile
P: non dev'essere facile nemmeno per te da quando non c'è più tuo padre non è vero?

inizio a muovere la gamba nervosamente, mi succede sempre quando sono qua, questo è in primis il luogo che odio più di tutti perché sono obbligata a parlare delle cose che non mi piacciono e forse aveva ragione hopper in quel discorso che scrisse, il dolore fa bene ma credo di essere entrata nella caverna che lui aveva lasciato nel bosco assieme a max

IO: è anche meglio ad essere sinceri
P: meglio come?
IO: lui era un coglione quindi ci sono..meno stronzate
P: riesci a dormire meglio?

dice cambiando discorso

IO: si meglio

dico mentendo iniziando a muovere più velocemente la gamba

P: non hai più mal di testa?

scuoto la testa

P: e gli incubi?

questo è uno dei motivi per cui mia madre mi manda qui, mi sveglio sempre nel bel mezzo della notte a volte urlando altre solo piangendo, questo solo dal quattro luglio dell'anno scorso, rivivo sempre quella sera, quel momento, ricordo ancora le sue ultime parole, il dolore che ho provato, tutto, tutte le sensazioni nei minimi dettagli

IO: no

dico con gli occhi lucidi mentendo ancora

P: mandy..quello che hai passato, quello che stai cercando di nascondere e quello che stai passando, sarebbe tanto per chiunque, ed è normale non sentirsi bene e reprimere il dolore non è la scelta giusta, ma io posso aiutarti solo se sei sincera e se ti apri con me
IO: si..si lo so..mi sto aprendo

la donna davanti a me mi guarda sapendo che non è vero, non mi apro con mia madre figuriamoci con lei

IO: mi sto aprendo

dico seria

P: d'accordo vai pure ci vediamo dopo le vacanze di primavera, fai una cosa per me?

annuisco

P: prova a non andare da billy questa settimana ok?

mi alzo ed esco senza risponderle, non può cazzo chiedermi una cosa del genere, ma come può anche solo pensarci

esco dalla porta e mi ritrovo lucas davanti

L: mandy eii
IO: che c'è mi stai pedinando?

dico camminando senza fermarmi accanto a lui, lucas però mi segue restando dietro di me

L: oh no io volevo solo darti questo

dice passandomi un foglietto verde, lo prendo e lo guardo confusa continuando a camminare

IO: che cos'è?
L: è per la partita, l'ho dato anche a max, lo so che non ci volete venire ma questa è davvero importante
IO: importante? lucas tieni a queste cose?
L: si io ci tengo ma forse anche tu dovresti tenere a qualcosa
IO: ogni volta che lo faccio finisce male

dico girandomi verso di lui smettendo di camminare

L: sai è..è come se tu non fossi più tra noi mandy..cosi come max..sembrate quasi dei fantasmi
IO: un fantasma? sul serio?
L: mandy lo so..c'è qualcosa..qualcosa che non va
IO: si..si certo..qualcosa che non va in me dato che non ti parlo più
L: no..no non è questo quello che volevo dire
IO: lucas senti..le persone cambiano ok? tutto qui..è semplice

mi avvicino e faccio per lasciargli il biglietto in mano ma ci ripenso e me lo metto in tasca

IO: in bocca al lupo

dico per poi girarmi e andare via lasciandolo lì in corridoio, gli occhi iniziano a farsi lucidi, odio stare qui, l'ho già detto ma è vero, troppi ricordi qua dentro, esco da scuola e mi incammino verso il negozio di film in cui lavora steve, arrivo in poco tempo ed entro scavalcando il bancone

IO: ciao

dico lanciando il mio zaino a terra

S: eii tutto ok?
IO: la psicologa dice che non mi apro con lei e-
S: forse perché è vero

dice mettendosi davanti a me sorridendomi

IO: lo so però non riesco
S: sforzati un po' d'accordo?

annuisco sorridendo, steve è forse l'unico con cui mi apro di più, è l'unico con cui parlo e l'unico con cui sono me stessa al 100%

mi da un bacio a stampo e ci stacchiamo dato che il telefono suona

IO: pronto? qui-
D: mandy passami steve
IO: steve è per te

dico passandogli la cornetta

S: per stare con te e eddie lo svitato manson? ehm si passo...eww..comunque si sai ci tengo molto a questa ragazza potrebbe essere..chissà forse quella giusta...ah ho dei clienti ti richiamo ciao

attacca e prima che io possa chiedergli cosa si sono detti una ragazza assieme a due sue amiche si avvicina al bancone e chiede un'informazione su un film poco dopo si allontana e steve si gira verso di me

IO: che voleva dustin?
S: che andassi all'hellfire sta sera ma-
IO: hai menzionato una ragazza?
S: si sei tu idiota, volevo uscire sta sera perché ultimamente non usciamo più da soli e-
IO: lucas mi ha chiesto di andare alla sua partita m-
S: grandioso andiamo lì e subito dopo andiamo a mangiare un panino in quel nuovo fast food che ne dici?
IO: si..si grandioso

in realtà non vorrei andare lì da lucas ma steve sembrava eccitato e felice all'idea quindi, si..andiamo lì, sorrido a steve e gli do un bacio a stampo per poi lasciarlo al suo lavoro

complicati || steve harringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora