La storia di Izuku Midoriya non era stata per niente semplice.
Da piccolo abitava in una bellissima casetta nella prefettura di Musutafu, Giappone, solo lui e sua madre.
Il padre lavorava nel militare, così gli aveva sempre detto la madre, Inko Midoriya.
Si sentiva sempre piccolo e insignificante quando vedeva i suoi amici con i propri genitori.
Il suo amico, Kacchan, aveva un padre stupendo, giocava insieme a lui e, quando Izuku era a casa loro, lo salutava sempre con un gigantesco sorriso.
Nei sui 5 anni di vita, il piccolo Izuku aveva visto suo padre, si e no, una o due volte l'anno, e nonostante ciò, non ricordava di aver ricevuto neanche un abbraccio da quell'uomo.Così quando, al suo sesto compleanno, un uomo dalla capigliatura verde e ricciolina come la sua, si presentò alla porta di casa, non lo riconobbe subito.
Solo la sera se ne rese conto, la madre lo aveva chiamato Hisashi, e al suono di quel nome aveva collegato la faccia di suo padre.
Il mese che venì fu uno dei migliori della sua vita, i suoi genitori si amavano e i sorrisi che gli avevano dedicato erano i più belli che il piccolo avesse mai ricevuto.
Anche kacchan lo aveva conosciuto, o almeno lo aveva visto da lontano.Quando, a 4 anni, Izuku non manifestò nessun Quirk, Kacchan si allontanò e non fu graduale ma, un colpo secco.
Dopo poco più di un mese, il padre di Izuku ricevette una chiamata, un progetto di cui era capo stava andando male e lo richiamarono alla base.
Il cuore di Izuku si spezzò. Il piccolo sapeva che se, se ne fosse andato, lo avrebbe rivisto dopo tantissimo tempo, quel mese, passato tutti assieme, era stato un miracolo, e come tale prima o poi doveva interrompersi.
Eppure Izuku non poteva crederci, sarebbe stato di nuovo solo, e senza Kacchan, lo sarebbe stato ancora più di prima.
Così, quando il padre lo invitò ad andare con lui, non esitò un attimo, e accettò.Solo quando arrivò alla base si rese conto del suo errore.
Si trovava sempre in Giappone, ma non sapeva dire dove, l'unico pezzo di terra che riusciva a vedere dalla sua cameretta era marrone e arido, e si estendeva per kilometri e kilometri.
Era lì da una settimana e, aveva visto suo padre solo all'ora dei pasti, in più, da quando erano arrivati li, gli era sembrato più pallido ed agitato. Era palese che il progetto stava andando male e, se non avesse trovato qualcuno da sottoporre all'esperimento lo avrebbero retrocesso e avrebbe perso il rispetto dei suoi commilitori.Hisashi non riusciva a pensare a nient'altro, passava davanti a suo figlio e neanche lo vedeva, era come una mosca per lui.
Solo una volta i suoi occhi si erano posati su Izuku.
Erano a cena, era passato più o meno un mese da quando erano arrivati li, e Izuku aveva ormai perso la speranza, non avrebbe mai avuto un padre come quello di Kacchan.
Il piccolo bambino stava cercando di tagliare una fettina di carne, era in evidente difficoltà ma il padre era troppo perso nei suoi pensieri per notarlo.
Così ci volle un attimo, e il verdino si tagliò, un rivolo di sangue cadde sulla tovaglia bianca e, solo all'urletto del bambino, il padre si fermò ad osservarlo, suo figlio si era fatto male, si stava tenendo il dito e una goccia di sangue stonava accanto al piatto, tuttavia, neanche una ferita c'era su quel piccolo corpicino, si era rigenerata.
Il Quirk di Izuku si era manifestato, rigenerazione istantanea.
Izuku era felicissimo, ma Hisashi lo era di più, i suoi problemi si erano risolti, aveva trovato un soggetto adatto.
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Angolo autrice
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Ehy, spero che la storia vi stia intrigando.
Ovviamente questo è solo il primo capitolo, piano piano gli eventi si susseguiranno e il nostro Izuku verrà messo in difficoltà più volte.
Ci saranno capitoli più lunghi e capitoli più corti.
Tenetevi pronti che nel prossimo capitolo appariranno nuovi personaggi, niente male😊
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E Se Alla Fine Volessi Solo Essere Felice?
FanfictionTutto sembrò cominciare durante l'attacco allo U.S.J. Tuttavia per Izuku Midoriya tutto cominciò quando ancora era un bambino e il suo nome cambiò in soggetto n° 1. . Riuscirà Izuku a lasciarsi alle spalle un passato brutale, per poter cominciare un...