L'inizio Della Tempesta

699 43 19
                                    

Le giornate passarono, ormai era qualche tempo che Izuku e Kazuki avevano cominciato a frequentarsi.
La sera del bacio, si era conclusa con loro due, addormentati sul letto del verde.
Quella mattina, Izuku si svegliò, aveva dormito bene per la prima volta dopo tanto tempo, che fosse stato per la presenza del biondino?
Prima che il biondo si svegliasse, il verde lo aveva osservato per qualche minuto, era davvero bello quando dormiva, sembrava sereno e perso in un mondo tutto suo.
Gli faceva ancora strano frequentare Kacchan, mai si sarebbe immaginato di finire in una situazione simile, ma quando il biondo si era svegliato, il verde non potè fare a meno di baciarlo e continuare a farlo.
Non aveva mai provato una cosa del genere, non sapeva cosa fosse l'amore, quindi non fu in grado di capire se fosse innamorato, tuttavia, era qualcosa di bello, che lo faceva stare bene.
Tutte le relazioni che aveva avuto erano state puramente fisiche, qualche bacio rubato, e a volte, anche qualcos'altro.
C'era stato un periodo in cui era stato con Eve, erano piccoli, Izuku aveva appena scoperto la sua bisessualità e, Eve era stat3 così carin3, nei suoi confronti.
Per un periodo, scambiarono la loro complicità per amore, ma non durò allungo, e i due tornarono ad essere puramente amici.
Chissà se con Kazuki sarebbe stato diverso...

E così passarono i giorni.
A volte il verdino dormiva in camera del biondo, e a volte, viceversa.
Si sdraiavano sul letto, e abbracciati, venivano cullati dalle braccia di morfeo.
Gli allenamenti erano diventati sempre più pesanti e frequenti, l'attacco allo U.S.J non era stato l'unico, a quanto pare, l'organizzazione che li aveva attaccati, si stava espandendo e, piano piano, la preoccupazione si era omologata alla popolazione.
All Might si era ripreso, ma era evidente che non fosse al 100%, secondo Izuku stava nascondendo qualcosa, ma non indagò.
Infondo lui stesso era un segreto, perché mai avrebbe dovuto ficcare il naso negli affari dell'eroe n°1?
La televisione non faceva altro che trasmettere ipotesi di attentati e, cominciarono a chiamare quell'organizzazione, lega dei villain.
A quanto aveva capito, il capo si chiamava Shigaraki, e doveva essere quello con la mano sulla faccia, tuttavia, la preoccupazione degli eroi era diretta verso i Nomu.
Grazie al quirk di Jiro, erano riusciti ad ascoltare qualche conversazione, tra la polizia e i professori.
A quanto pareva non avevano idea di dove cercarli, ma sembravano convinti che c'è ne fossero già, in gran numero.

La tensione si poteva tagliare con il coltello.
Più di una volta, le loro lezioni erano state interrotte, perché i professori erano dovuti andare a sventare un attacco, o perché avevano riunioni con la polizia o il governo.
Per Izuku, la situazione si rivelò abbastanza stressante, il non poter aiutare, lo distruggeva, anche Kazuki era nella stessa situazione, odiava non poter intervenire, tuttavia Aizawa era stato chiaro, "nessun studente può scendere sul campo" così gli aveva detto, quando erano andati a cercare, di unirsi alla causa.

Tutto quel movimento ricordò, al verde, il passato.
Subito prima delle missioni, c'era un gran via vai, per la base.
Ufficiali e capi di governo, arrivavano dalle parti più remote del Giappone, si sedevano attorno ad un tavolo, e dicevano loro, dove e cosa avrebbero dovuto fare.
Non ebbero mai l'opportunità di rifiutarsi, gli ordini erano ordini, e andavano rispettati.

Forse fu per questo, che quando vennero a cercare Izuku, e lui si rifiutò, i militari ne rimasero così, sorpresi.

Era una normale giornata settimanale, quella mattina il verdino, si era svegliato, in camera del biondo, avevano fatto colazione, e si erano recati in classe.
Subito Izuku non capì, si stava tenendo per mano con Kacchan, erano quasi davanti alla porta della classe, quando sentirono Aizawa urlare.
La 2A non ebbe il coraggio di varcare la soglia, il professore stava litigando con qualcuno, dalle urla, gli studenti percepirono solo qualche parola, tuttavia per il verde fu tutto chiaro, quando alle sue orecchie arrivò la frase "non mi interessa cosa dica il vostro preside. Soggetto n° 1 appartiene a noi, e c'è lo riprendiamo.
Non mi interessa se lo chiamate con un altro nome, o se ora è uno studente, rimarrà sempre la nostra arma"

.
.
Angolo autrice
Ehy, come va?
So che è un capitolo un po cortino, tuttavia abbiate pietà, ho appena introdotto un arco narrativo, in cui ne succederanno di belle.

E Se Alla Fine Volessi Solo Essere Felice? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora