Presentazioni

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Nel pomeriggio ci sarebbe stata una lezione pratica, in uno dei campi d'addestramento della scuola.

Quell'estate, sua madre gliene aveva parlato bene, diceva che la UA era una delle scuole più adatte all'addestramento sul campo e che, una volta visto i centri d'allenamento non avrebbe rimpianto l'esercito.
Sperò davvero che quelle parole fossero vere, quando ripensava all'esercito gli si stringeva il cuore.
Si, i primi anni erano stati un inferno, ma gli ultimi... Beh gli ultimi tempi erano stati il paradiso, era riuscito a trovare in quel gruppo una famiglia, una famiglia che lo amasse e che non lo facesse sentire mai in difetto.

Il campo d'addestramento era qualcosa di spettacolare, appena Izuku vi entrò ne rimase piacevolmente stupito, era diviso in diverse aere, che riproducevano i terreni più comuni.
A destra vi erano montagne che toccavano il soffitto, e a sinistra un piccolo lago, la cui acqua rifletteva la luce.
Quando Aizawa richiamò l'attenzione degli studenti, fu come se il verdino di fosse risvegliato da un incantesimo.
Il professore lo aveva avvicinato, ed ora si ritrovava davanti a un gruppo di studenti che lo fissavano.
Non amava essere osservato, gli era stato insegnato ad essere invisibile, a non attirare lo sguardo su di sé.

Aizawa gli chiese di spiegare alla classe il suo quirk, e così fece.

I: " il mio quirk si chiama rigenerazione istantanea, se vengo ferito, il tutto si rimargina in pochi secondi"
Aveva troppi occhi addosso, eppure gli unici a cui fece attenzione furono un paio rosso fuoco, che fosse sconcertato dal fatto che il verdino avesse un quirk?
No, Izuku sapeva riconoscere le emozioni, glielo avevano insegnato, non sembrava stupito o altro, il suo sguardo, era quello di qualcuno che era stato ferito.
Perché Kacchan si sentiva ferito? Che fosse perché lo aveva sempre considerato un quikless?

A interrompere i suoi pensieri ci pensò il biondo stesso, che con un sorriso beffardo in volto, lo guardò e gli disse
K: "beh, non mi sembra un quirk tanto utile in battaglia"
Ooh adorava quando qualcuno gli diceva così; quando era alla base, i novellini lo sottovalutavano sempre.
Si Izuku aveva un quirk curativo, tuttavia non era la sua unica qualità.
I: " potrei stupirti di quello che si riesce a ottenere con qualche mese di allenamento"
I due si stavano guardando l'un l'altro, nei loro occhi si poteva leggere il desiderio di sfidarsi, di mettersi alla prova, di prevalere sull'altro.
Così Aizawa li accontentò.
A: " bene, allora non ti dispiacerà se ti chiedo mi mostrarmi cosa sai fare."
Disse, rivolgendosi ad Izuku.

"Allora, Bakugou, Midoriya vi chiederei di posizionarvi sul cerchio disegnato sul terreno, davanti a voi"
Così i due ragazzi fecero.
Peccato, pensò il giovane Midoriya, avrebbe voluto combattere sulle montagne o in acqua, non gli dispiaceva avere degli appoggi.
A: " allora, è ammesso l'utilizzo dei quirk, tuttavia, se uno di voi non c'è la facesse più, non si vergogni e lo dica. La UA non ama gli studenti che si feriscono durante gli allenamenti. Vince chi riesce a spingere l'altro fuori dal cerchio."

Si trovavano l'uno davanti all'altro; quando Aizawa aveva concesso l'utilizzo dei quirk, aveva sentito Uraraka sobbalzare, e dopo qualche secondo, sentì che aveva sussurrato, all'orecchio di Lida, la sua preoccupazione nei confronti del verdino, aveva paura che il quirk di Bakugou fosse troppo potente.
Tuttavia Izuku, se lo ricordava il quirk del biondino, quando erano piccoli glielo aveva mostrato, e qualche volta, lo aveva provato su lui stesso.

Come il verdino aveva previsto, fu Kazuki ad attaccare per ptimo, si lanciò contro di lui, usando diverse cariche d'esplosione per darsi la spinta.
A quell'attacco Izuku sorrise, ci avrebbe scommesso che il biondino avrebbe voluto mettersi in mostra.
Così, in un battito di ciglia, sparì. All'inizio, Bakugou sembrava perplesso, era scomparso, eppure lo aveva visto lì, davanti a lui, gli stava sorridendo.
Poi qualcosa gli sussurrò all'orecchio
"guarda che sono qui"
Kazuki si girò d'improvviso, ritrovandosi un paio di occhi verdi a fissarlo. Con un esplosione diretta al verdino, si allontanò.
Si sollevò una nuvola di fumo, color terra, Izuku era sparito di nuovo, ma questa volta non si era mosso, allo svanire della terra, si rivelò un ragazzo dai capelli verdi, immobile, che sorrideva, l'esplosione non gli aveva fatto niente, forse solo rovinato la maglietta della tuta, che ora era diventata un brandello di stoffa bruciacchiata.
Kazuki non lo avrebbe mai immaginato, ma l'avversario si mise a correre verso di lui, neanche il tempo di rendersene conto, ed era arrivato a pochi centimetri di distanza, aveva saltato in alto, atterrato dietro di lui, e prendendolo per le spalle, lo sollevò in aria e lo spinse fuori dal cerchio.
Il verdino aveva vinto.
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Angoli autrice
Ehy, come state?
Secondo voi come la avrà presa il nostro porcospino ciclato?

E Se Alla Fine Volessi Solo Essere Felice? Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora