Capitolo: 1

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Louis' POV

Appoggiai il borsone su una delle panchine dello spogliatoio della scuola, poi mi ci sedetti accanto e mi guardai attorno. Lo spogliatoio era ancora deserto, infatti ero arrivato un po' prima degli altri per cambiarmi in pace ed evitare Styles e Malik. Non avevo voglia di essere spintonato davanti a tutti, ne avevo già abbastanza durante gli intervalli, ed essere deriso da quelli che probabilmente sarebbero stati i miei compagni di squadra, era l'ultima cosa che volevo.


- Ohi, ciao Lou! - . Sussultai alla voce, prima di riconoscerla. Tirai un sorriso per Liam e mi alzai.


- Ciao. - dissi semplicemente, iniziando a svestirmi. Lui fece altrettanto dopo aver appoggiato la sacca.


- Come mai così presto? - mi chiese. Alzai le spalle mentre mi allacciavo i pantaloncini.


- Potrei farti la stessa domanda. - mi difesi. Lui sorrise.


- Mia sorella Ruth poteva accompagnarmi solo a quest'ora, perchè stava andando dal suo ragazzo. - spiegò. Annuii distrattamente, infilandomi la maglia con il numero 28. Non era ovviamente quella ufficiale della squadra della scuola, ma era una maglietta che usavo quando andavo a giocare a calcetto con Stan, Liam, Niall e gli altri.


- Credi che riusciremo a farcela? - gli chiesi. Ci tenevo davvero tanto ad entrare in quella squadra. Sapevo di non cavarmela male, perciò volevo entrare in quella squadra per dimostrare a tutti cosa potevo fare, che non ero solo il Tomlinson gay preso di mira da tutti.


- Il problema sarà se riusciremmo a sopravvivere una volta entrati. - mi rispose Liam sarcasticamente. Anche lui era lì per lo stesso motivo. Pur non essendo gay, lui veniva preso di mira lo stesso dai bulli. A mia opinione questo succedeva perchè si faceva vedere con me, ma lui, dolce com'era, mi diceva sempre che si sarebbe preso anche venti pugni, pur di essermi amico. E se li era presi, non poche volte. Lui, certe volte, sapeva anche ridarli indietro, io no.


Mi sedetti e mi allacciai le scarpe, chiacchierando con Liam. Man mano lo spogliatoio iniziava a riempirsi e, a un certo punto, una sacca prese contro al mio naso e al telefono che tenevo in mano, facendolo volare a qualche metro di distanza da me. Alzai lo sguardo, incazzato come non mai, ma mi ritrovai davanti agli occhi Harry Styles, con il suo sorrisetto da prendere a schiaffi.


- Ops, non ti avevo visto. - disse semplicemente, passandomi oltre.


- Strano, ciccione com'è. - sghignazzò Zayn Malik, il migliore amico di Styles.


- Non sapevo facessero entrare in squadra anche quelli che lo prendono in culo. - disse, allora, un altro dei loro amici. Finsi che quelle parole non mi avessero ferito e mi alzai, raccolsi il mio telefono e lo infilai nella sacca, poi quella la infilai in un armadietto. Liam fece lo stesso e, poco dopo, mi seguì sul campo da gioco.


Mi guardai intorno e vidi che probabilmente c'erano tutti i ragazzi della scuola a fare i provini per entrare in squadra, non ci sarei mai riuscito, nemmeno con tutto l'impegno del mondo. Una spallata mi riscosse dai miei pensieri. Ovviamente era ancora Styles. Se non avessi saputo che mi odiava, avrei pensato di piacergli.

You'll Never Walk Alone - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora