Capitolo: 18

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Louis's POV

- Non voglio tu vada da solo. Io e Liam ti accompagneremo, punto e basta. - . Strinsi i pugni, cercando di controllare la mia rabbia.

- Posso fare da solo, va bene? Lasciatemi vivere. Mi avete già convinto a sporgere denuncia, adesso basta. - sbraitai in faccia a Harry. Ce l'avevano con la storia che non potevo andare a recuperare le mie cose da solo. Ormai erano giorni che mi assillavano tutti e due. Da quando c'era stato quell'incidente, non avevano fatto altro che controllarmi e starmi intorno ai piedi, soprattutto Harry, dato che stavo a casa da lui e Zayn. 

- Ah sì? Credi davvero di poter fare da solo? Dobbiamo per caso rammentarti cosa è successo giusto una settimana fa? - . Sbuffai, esasperato. Ogni volta tiravano fuori quella storia.

- Louis, per favore, ascolta Harry. Ti accompagniamo, prendi le tue cose e ce ne andiamo. Non succederà nulla, ma è solo per sicurezza. - provò a convincermi Liam, appoggiando una mano sul mio braccio. Mi scansai non appena ci sfiorammo. Un brivido mi percorse la schiena e tutto ad un tratto la mia sicurezza svanì.

- O-ok, però andiamo adesso e facciamo in fretta. - mormorai, distogliendo gli occhi dai miei amici. Sentivo lo sguardo di Harry penetrarmi persino il cervello e quella cosa mi mise in soggezione.

- Va bene, siamo anche tutti vestiti. Dai, salite in macchina da me. - fece, allungandosi sul bancone della cucina per prendere le chiavi. Seguii Liam fuori dalla porta, rabbrividendo un po' per via del tempo di ottobre, che ormai non era più tanto caldo. Mi maledissi per non aver preso una giacca non appena fummo in macchina. 



Harry's POV

Deglutii non appena ebbi parcheggiato. Per l'intero tragitto tutti e tre non avevamo proferito parola, ognuno perso tra i pensieri della propria testa. Da parte mia, ero in ansia, perchè non sapevo cosa aspettarmi dalla casa di Louis e di Trevor ed ero anche un po' preoccupato per come avrebbe reagito il ragazzo nel vedere Louis prendere tutte le sue cose. Ma se io ero agitato, non potevo immaginare quanto lo fosse il castano, seduto accanto a me sul sedile del passeggero.

- Quindi è questa bianca? - chiesi per conferma, guardando fuori dal finestrino una villetta a schiera su due piani indipendente. Spostai lo sguardo su Louis, non ricevendo risposta, e lo trovai pensieroso con gli occhi lucidi. - Lou. - lo richiamai. Questi alzò gli occhi su di me, sbattendo le palpebre più volte per nascondere le lacrime. - Andrà bene, mh? Se vuoi entriamo solo io e Liam. - gli dissi, ma lui scosse la testa e sospirò. - Dopo andiamo a casa mia a vedere un bel film, ti va? - proposi, allora, per cercare di tirargli un po' su il morale. Questa volta si aprì in un piccolo sorriso, ma che bastò a me per far partire le farfalle nello stomaco.

- Basta che guardiamo 'La pantera rosa'. - rispose, continuando a sorridere. Scrollai le spalle, sorridendo a mia volta.

- Affare fatto. Liam lo guardi anche tu? - chiesi, girandomi verso i sedili posteriori, dove Liam era seduto in silenzio.

- Mi dispiace, ma devo andare a casa ad aiutare mia madre con delle faccende, dovrò abbandonarvi. - fece lui, alzando le spalle.

- Ok, va bene. Ora, però, andiamo. - . Scendemmo dalla macchina assieme e Louis ci fece strada verso la porta di ingresso, dove tirò fuori le chiavi e aprì la porta.

- Trevor? - disse, entrando nella casa, seguito a ruota da me e Liam. Mi guardai intorno, mentre un odore acre mi pizzicò il naso. Subito notai del fumo venire dal soggiorno e in pochi secondi comparve Trevor, evidentemente fatto.

- Chi si rivede. Ti pensavo morto. - fece, sghignazzando con uno dei suoi amici che era comparso pure lui dal salotto.

- Sono venuto a riprendermi le mie cose. - disse Louis con voce tremante. Appoggiai una mano sulla sua schiena, per rassicurarlo, ricordargli che noi eravamo lì con lui, ma non si spostò dal tocco, anzi, si girò per guardarmi con occhi tristi.

- Cosa vuoi dire, idiota? - . Trevor fissava Louis con occhi sprezzanti e le braccia incrociate al petto.

- Vuole dire che tra voi è finita. Se provi ad avvicinarti a lui ti spezziamo le ossa. - cercai di intimidirlo, sapendo bene che noi eravamo in minoranza numerica, rispetto a Trevor e i suoi amici.

- Louis non può lasciarmi. Sono tutto quello che ha. Sono l'unico ad amarlo. Non è così, tesoro? - fece lui, avvicinandosi pericolosamente al castano. Lo vidi trattenere il fiato, cercando di indietreggiare, finchè non dovette fermarsi per il muro che intralciava ogni via di fuga. Decisi, quindi, di prendere il controllo della situazione e appoggiai una mano sul petto di Trevor, allontanandolo.

- Ascolta bene. Se non vuoi essere denunciato anche di stalking, oltre a tutto il resto, ti consiglio vivamente di lasciarci prendere le cose di Louis e andarcene. Non daremo alcun fastidio e ci metteremo poco. - gli dissi guardandolo dritto negli occhi.

- Bastardo. - borbottò lui tra i denti. Gli lanciai un'ultima occhiataccia, poi feci segno a Louis di farci strada verso la sua camera.

- Non so come fai a trattenerti così bene, Harry. Fossi stato al posto tuo gli avrei rotto la mascella. - commentò Liam, quando fummo nella camera da letto, mentre Louis raccattava in fretta le poche cose che aveva. Quella stanza doveva spaventarlo davvero molto, perchè non appena ebbe finito, scappò fuori.

- Hai preso tutto? - gli chiese Liam. Louis annuì e tornammo alla porta d'entrata.

- Vi ucciderò, sappiatelo. Tu, Louis, perchè sei una puttana. E tu, Styles, perchè sei una testa di cazzo, avresti dovuto farti i cazzi tuoi. - ci minacciò, urlandoci dietro mentre tornavamo alla macchina. Entrammo in fretta e tutti e tre lasciammo uscire l'aria che manco ci eravamo accorti di star trattenendo.

- Direi che accompagnamo Liam a casa sua, poi andiamo da me, ok? - dissi dopo diversi minuti di silenzio, percependo che nessuno avrebbe voluto commentare le parole di Trevor. Per quanto cercai di convincermi che erano solo parole, sotto sotto avevo paura potessero diventare qualcosa di più. Infondo, più volte aveva dimostrato di non avere alcuna paura e di essere aggressivo, magari avrebbe mandato degli amici, chissà. Speravo solo che Louis lo avrebbe denunciato presto, perchè me lo aveva promesso che lo avrebbe fatto, ma non aveva detto una data precisa.

Perciò quel pomeriggio, dopo aver accompagnato Liam a casa sua, avevo portato Louis da me, dove mia mamma ci aspettava con una tazza di tè pronta e calda in  tavola. Le avevo già parlato della sua situazione e lei era stata d'accordo ad aiutare il castano, anche perchè non avevo idea di che fine avessero fatto i suoi genitori.

Ma intendevo scoprirlo, come intendevo scoprire tante cose su di lui, perchè, infondo, forse un pochino mi stavo innamorando di lui.





A/N

Yaaaas come state? Volevo aggiornare ieri ma dopo aver aggiornato DA non capivo più nulla, perchè sono malata, però oggi mi sono impegnata ed eccomi.

Che vi pare? Io adoro H in questa storia tbh


OHHHHH MA IL PROSSIMO SINGOLO CHE E' PERFECT?!?!??!?!!? SCLERO


Cari ragazzi siccome la prossima settimana ho molti meno impegni, credo di aggiornare a breve, why not


Vi mando un bacione e alla prossima, Lele


You'll Never Walk Alone - ((Larry Stylinson AU))Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora