La figlia del Maresciallo

Ringraziamenti

È la prima volta che scrivo dei ringraziamenti.

La storia della mia vita e della mia infanzia intersecati in questo racconto di fantasia hanno dato libero spazio alla mia creatività innata e ai sentimenti di devozione, gratitudine e affetto verso la mia famiglia, verso l'Arma dei carabinieri e soprattutto verso mio padre che la rappresenta. Mentre immaginavo e scrivevo questa storia, sono stata spesso scombussolata da un mix di eccitazione e preoccupazione, spesso.  Creare un personaggio che fosse all'altezza dei miei pensieri e delle mie esperienze di studio e di vita non è stato facile, ma quando mio marito ha letto i primi capitoli, ancora in fase embrionale, mi ha trasmesso ancora più entusiasmo e la preoccupazione mi ha subito abbandonata. Qualcuno che leggesse a apprezzasse il mio umile lavoro mi ha dato una grinta nuova e una spinta in più a continuare.

Un grazie enorme va a mio marito Angelo, dunque, sostegno costante nella mia nuova avventura di scrittrice e nella vita di tutti i giorni.

A mia madre e a mia sorella, le donne più importanti della mia vita che hanno subito creduto in questo progetto spingendomi a dare il massimo.

Con estremo piacere dedico questo piccolo spazio anche a un artista giovane e talentuoso come pochi, una sapiente soluzione di tecnica e mestiere che caratterizza ogni suo disegno: Alessia Mallo, che ha realizzato per me i disegni di questo romanzo.

Grazie alla fotografa Stefania Gurzeni che, grazie al suo talento, ha realizzato lo scatto perfetto di mio padre in divisa in tutta la sua perfezione e per la foto della mia biografia che ha immortalato in un momento spensierato e carico della mia essenza, realizzando una fotografia unica e speciale.

Al mio papà, l'uomo che mi ha ispirato questa storia, che mi ha incoraggiato a continuare a prescindere dal contenuto. La sua incessante fede nel mio enorme potenziale mi dà la forza ogni giorno di mettermi sempre in gioco. Non ho dubbi che Dio abbia preso un pezzo di lui per farmi diventare la persona che sono: una versione più piccola e femminile di mio padre.

Ho sempre pensato a questo momento. Nella mia testa ho immaginato la copertina per anni, il profumo che rilasciano le pagine e i loro colori. Forse, spesso, si ha paura di condividere la gioia del proprio sogno che diventa realtà, e quando ho avuto la prima copia tra le mani, non ho fatto altro che sfogliare le sue pagine incantata, pensando che, nella mia testa, esiste da quando ero un'adolescente. Da quando nella prima versione era un diario, il mio diario, fino a oggi che è un romanzo vero e proprio. 

Un grazie speciale a voi lettori, dunque.

Se state leggendo queste parole avete completato la lettura e vi ringrazio per questo onore. Ma se siete arrivati qui solo per curiosità, vi chiedo di riprendere la lettura dalla prima pagina e amarlo, come lo amo io e immedesimarvi nei sentimenti che vi trasmetterà.

Alla prossima avventura, insieme a voi. Insieme a tutti voi. 

Grazie.

Margherita