𝘼 𝙠𝙞𝙨𝙨 𝙗𝙚𝙩𝙬𝙚𝙚𝙣 𝙩𝙝𝙚 𝙚𝙣𝙜𝙞𝙣𝙚𝙨 | 𝘾𝙝𝙖𝙧𝙡𝙚𝙨 𝙇𝙚𝙘𝙡𝙚𝙧𝙘

Chapter 3

Oggi è il mio primo giorno da pilota qui a Maranello. Vengo subito accolta con molta allegria, soprattutto da alcune ragazze del team che finalmente si occuperanno di una donna.
<<ciao Ele, pronta ad allenarti?>>
Mi chiede Sofia, probabilmente la mia allenatrice.
<<si, assolutamente>>
<<allora faremo inizialmente un po' di stretching. Da quanto non ti alleni?>>
<<da qualche giorno>>
<<allora sei preparatissima, meglio. Però preferisco andare piano questi primi giorni. Va bene?>>
<<assolutamente si, qualsiasi cosa farai io ti seguirò>>
<<già mi fai impazzire>>
Mi dice ed io scoppio a ridere.
Iniziamo a fare solito stretching, anche per vedere le mie condizioni fisiche. Oggi dovrò fare anche tutti i controlli necessari.
<<buongiorno>>
D'improvviso entra Leclerc nella nostra palestra, e siamo costrette a fermarci.
<<buongiorno>>
Diciamo insieme.
<<volevo solo augurarti buona fortuna per il tuo primo giorno qui>>
<<grazie Charles>>
<<non c'è di che, riprendete pure, vado via>>
<<Charles scusami, ti alleni dopo?>>
Chiede Sofia.
<<si, sto andando proprio ora>>
<<bene, dopo passiamo, mostro i vari esercizi a Ele>>
<<si ok, vi aspetto>>

Dopo aver finito la nostra sessione di allenamenti, io e Sofia ci rechiamo nel luogo in cui si sta allenando Charles. Osservo bene i suoi esercizi, mentre Sofia mi accenna giusto qualcosa su di essi.
<<oh ragazzi, eccovi qui. Buongiorno a tutti>>
Dice Mattia entrando.
<<buongiorno>>
Rispondiamo io e Charles in coro.
<<stasera, se non avete impegni, mi piacerebbe organizzare una cena un po' più intima, tra noi, e poi in futuro con tutto il team, soprattutto se ci sarà da festeggiare>>
Dice, facendo l'occhiolino, e noi ridiamo.
<<io ci sono>>
Risponde Charles.
<<si anche io>>
Dico.
<<perfetto, vi manderò tutti i dettagli. A dopo>>
<<ciao>>
<<vieni Ele, ti faccio vedere un po' di cose che ti piaceranno da impazzire>>
Mi richiama Sofia, e scelgo di seguirla.
<<ah Ele>>
<<si Charles?>>
<<pranziamo insieme?>>
<<va bene>>

Sofia mi porta ad ammirare il lavoro di questi grandi professionisti, che dedicano anima e corpo alla progettazione delle auto e di qualsiasi pezzo affinché sia perfetto e tutto fili liscio.
Osservare da vicino la passione di queste persone mi fa innamorare ancor di più di questo sport e di questa famiglia.
<<allora Ele che ne pensi?>>
Mi chiede Laurent Mekies, il direttore sportivo.
<<sono innamorata follemente di tutto questo signor Laurent...>>
<<chiamami solo Laurent>>
<<si mi perdoni>>
<<e dammi del tu>>
Dice, ed io gli sorrido.
<<dicevo che tutto questo mi fa amare ancora di più questo sport, questa scuderia. Osservare da così vicino il vostro lavoro, mi rende partecipe di un mondo nascosto fuori, di un mondo nuovo e incredibile>>
<<lo si legge dai tuoi occhi quanto tu sia innamorata di questa scuderia>>
<<ci sono cresciuta, ammirando costantemente le Ferrari, con mio nonno che sapeva davvero tutto ed io ogni volta mi meravigliavo da ciò che mi raccontava. Più volte mi sono chiesta se avesse un lavoro nascosto qui, o fosse un agente sotto copertura>>
Dico, e lui ride.
<<i veri appassionati di Ferrari sanno sempre tutto, a volte anche più di noi>>
<<mio nonno lo era>>

A pranzo raggiungo Charles al tavolo, occupato solo da noi due.
<<c'è qualcosa che dovevi dirmi?>>
Chiedo.
<<no, volevo solo parlare un po' con la mia nuova teammate>>
<<la tua nuova teammate non ama parlare di se>>
<<allora lo farà il tuo nuovo teammate, e quando ti sentirai pronta, anche a dirmi la minima cosa, lo farai>>
<<se non volessi dirtelo?>>
Chiedo ironicamente.
<<imparerò a conoscerti da solo. Studio bene le persone, un po' come le strategie in gara>>
<<e io ho studiato bene te. Inizia a cambiare strategie, ormai le tue le so tutte>>
<<ecco vedi? Di te so che sei una stronza, presuntuosa, modesta, e quant'altro. Ci siamo parlati due volte e ti conosco meglio dei tuoi genitori>>
<<credici>>
<<cosa sai di me?>>
<<che provi ad essere simpatico, ma non lo sei, e che ti batterò in tutti i GP>>
<<vedi che ho ragione quando dico che sei
stronza?>>
<<dai sto scherzando...non so nulla>>
<<cosa vuoi sapere?>>
<<voglio solo imparare a conoscerti, non voglio che sia tu a parlarmi di te>>
Annuisce, mentre ci servono il primo piatto.
<<impara questo di me, odio il ragù>>
Dico sussurrando e lui ride.
<<un'italiana a cui non piace il ragù? Strano>>
<<italo-spagnola, ci tengo a precisare>>
<<italo-spagnola?>>
<<papà spagnolo, mamma italiana.>>
<<caliente>>
<<sei serio?>>
Chiedo ridendo, e lui mi segue.
<<è l'unica cosa che so in spagnolo>>
<<io ti insegno lo spagnolo, tu il francese.
Ci stai?>>
<<intrigante. Assolutamente si teammate>>
<<fantastico teammate>>
<<ah un'altra cosa che so di te, è che stasera ti passerò a prendere per andare alla cena>>
<<scusami? Ho le gambe posso arrivarci da sola>>
<<puoi accettare un mio passaggio?>>
<<non mi sembra il caso>>
<<dai Ele>>
Mi chiede con un finto broncio.
<<mi lascerai guidare la tua Ferrari?>>
<<scordatelo>>
<<va bene dai accetto, ma promettimi che un giorno me la farai portare>>
<<prima ti studio sul circuito e poi ci farò un pensiero>>
Dice e questa volta sono io a mettere un finto broncio, mentre lui ride.