~Ehy...tutto bene?~💚💛

~sento il bisogno di renderti felice...~

Piadina's POV

Mi svegliai verso le 3:30. Avevo solamente sete, quindi decisi di andare giù in cucina per prendere un bicchiere d'acqua, poi sarei tornato in camera mia.
Il problema è che non andò esattamente come pensavo; mi alzai, cercando di non svegliare il MIO Paga (e per fortuna che erano solo amici eh) e aprii la porta lentamente per non farla scricchiolare. Scesi le scale molto cautamente, essendo che ero ancora abbastanza addormentato. Feci per entrare in cucina, quando notai una figura di fronte al lavello che risciacquava alcuni utensili che avevamo lasciato io e Paga dopo la cena. Subito non la riconobbi, poi vidi che era mia madre.

Piadina: m-mamma? Che ci fai a lavare i piatti a quest'ora?!
Mamma Pia: Oh, ciao tesoro, beh non ho sonno e-
Piadina: non è una scusa, ora vai a riposarti
Lei rimaneva girata, fino a quando non capì che c'era qualcosa di strano.

Piadina: mamma...stai bene?
Mamma Pia: S-si tutto b-bene tesoro
Non le credevo per niente, così andai da lei, le toccai la spalla e la spostai per vederla in volto e...

Piadina: T-tu...
Mamma Pia: N-non è s-successo nulla tesoro...sono solo caduta-
Piadina: non ti credo mamma, ora dimmi cos'è successo, subito
Mamma Pia: o-ok...stavo tornando a casa a piedi, essendo che la macchina è ancora dal meccanico, ma quello non è un problema essendo che, come sai, lavoro qui vicino. Ero per strada quando un mucchio di ubriaconi mi vide e iniziò a fischiarmi...
Fece una pausa. Vedevo che era completamente traumatizzata, e le lasciai prendere un attimo fiato, essendo che più o meno avevo già capito cosa mi avrebbe detto dopo; certo che in giro ci sono ancora persone davvero imbecilli, e di certo non ero particolarmente tranquillo all'idea che circolavano nel nostro quartiere.

Mamma Pia: poi...uno di loro si avvicinò a me e mi disse...
Iniziò a singhiozzare. Stavo provando davvero tanta tristezza, mista a una voglia di strozzarli uno a uno.

Mamma Pia:..."Ehy dolcezza, che ne dici di tornare a c-casa con me?" E poi scoppiò a ridere. Una risata che puzzava di alcool e arroganza. Rimasi impassibile, e continuavo a camminare verso casa, sperando di seminarli, velocizzando il passo a ogni cazzata che sparava quello lì. Poi evidentemente si arrabbiò, mi prese per il braccio...

E mi fece vedere il segno della mano.

Mamma Pia: e mi strattonó fino a farmi cadere a terra. Io ero paralizzata, continuavo a stare zitta, non perché volessi, ma perché la paura mi zittiva. Lui iniziò a picchiarmi, fino a quando non sentì una sirena...la sirena della polizia.
E fece un sorriso che esprimeva tanta goduria. Io non capivo.

Piadina: ma come ha fatto ad arrivare proprio nel momento-
Mamma Pia: vedi tesoro, tua mamma è dotata di un'intelligenza molto più elevata del normale, me lo dicevano anche i professori, e quindi ho chiamato la polizia prima che quell'essere indegno venisse verso di me
Piadina: wow...mi sorprendi mamma...
Mamma Pia: grazie tesoro, una cosa però, come mai ci sono 4 piatti? Avete invitato amici tu e tua sorella?
Cazzo. E mo' cosa le dico?! "Ah mamma non preoccuparti, io ho mangiato assieme a un ragazzo che ho incontrato per strada mentre veniva picchiato, del quale probabilmente ho perso la testa, mentre Sara si stava limonando con una tipa verso le 22:20 della sera e non si sa neanche come sia andata a finire, e neanche dove hanno trovato il tempo per mangiare essendo che probabilmente avranno scopato" mhh no, non credo che le dirò così.

Piadina: Emh...si, ho invitato un mio amico a fare pijiama party da noi, mentre Sara ha fatto lo stesso con una sua a-amica e abbiamo mangiato tutti i-insieme.
Mamma Pia: oh ok, e come farete domani con scuola?
Cazzo ha ragione. Paga non ha i libri per l'orario di domani...in teoria essendo il suo secondo giorno di scuola non dovrebbero incazzarsi i prof...vabbè speriamo.

Piadina: sia il mio amico che l'amica di mia sorella hanno preparato gli zaini a casa prima di venire qua, quindi per domani non c'è problema.
Ammetto che sono bravo a inventarmi bugie, anche se non ne dico molte.