~Ti amo...~

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Paga's POV

Passarono due settimane da quell'episodio, tutto andava per il meglio, io e Piadina avevamo un rapporto stupendo ed essendo che ormai abitavo a casa sua potevo vederlo tutti i giorni tutto il giorno. Amavo la mia nuova vita. Anche con i WGF andava alla grande, avevo pure iniziato a fare video assieme a loro, dalla postazione che mi aveva preparato Piadina in camera mia, ovvero quella degli ospiti ormai riservata a me, anche se passavo la maggior parte del tempo in salotto o in camera di Piadina a parlare e giocare a Minecraft.

~Ritorno al presente (quindi narrazione al presente)~

Paga's POV

Mi svegliai di colpo quella mattina. Non so precisamente perché ma credo che sia capitato a tutti almeno una volta di svegliarsi prima del dovuto. Mi alzai troppi velocemente, infatti vidi per un secondo tutto sfocato e mi girava la testa, ma poco dopo mi ripresi tenendomi alla testata del letto. Stropicciai gli occhi sbadigliando come un ippopotamo sotto effetti di droghe e mi incamminai verso il bagno privato che avevo in camera. Entrai più stanco di prima ma cercai comunque di non crollare e ritrovarmi a dormire sul tappeto vicino al cesso. Decisi che quella mattina avrei fatto una doccia, essendo appunto che mi ero svegliato con largo anticipo. Appena uscito dalla doccia, mi legai un asciugamano alla vita, rimanendo a petto nudo, mentre scrutavo la mia immagine nello specchio; odiavo il mio fisico più di qualsiasi altra cosa, sembravo anoressico. Quanto avrei voluto un corpo  migliore...
Uscì un attimo dal bagno- CHE CAZZO CI FA PIADINA IN CAMERA MIA?!

Piadina: AHHHH SCUSAMI-
Paga: AHHH CHE CAZZO CI FAI QUA TU?!
Piadina si voltò di spalle con i pugni chiusi.
Piadina: VOLEVO SOLO VEDERE SE ERI SVEGLIO!
Paga: Ah...vabbè allora ti perdono per sta volta, la prossima mi incazzo seriamente.
Ora esci.
Risposi io con tono incazzato. Ovviamente non lo ero per davvero, non mi sarei mai potuto arrabbiare con lui.

Piadina: e se io non volessi?~
Si girò verso di me con uno sguardo da stupratore mentre io rimanevo paralizzato come un cretino con il viso completamente sommerso in una nuvola di calore che proveniva dalle mie guance.

Paga: mi fai paura
Piadina: HAHAH dai su Paghino mio~
Nel mentre si avvicinava sempre di più a me, fino a quando non fummo a 20 centimetri di distanza, mi prese per i fianchi e iniziò a baciarmi il collo, lasciando segni rossi un po' ovunque. Sentivo le sue mani fredde al contatto con la mia pelle scivolare sul mio corpo come se le sue dita stessero danzando. Nel mentre con una mano, cercavo di tenermi su l'asciugamano che avevo ancora, non so come, legato in vita.
Piadina iniziò ad avvicinarsi sempre di più, tanto che dovetti indietreggiare e anche finire con le spalle attaccate al muro. La lingua di Piadina cambiò un attimo direzione, fino ad arrivare molto vicino alle mie labbra; speravo con tutto il cuore che mi baciasse, anche se non sapevo da dove veniva fuori questo immenso desiderio delle sue labbra contro le mie. Tutto cambiò quando mi prese e spinse sul mio letto, buttandosi poi sopra di me; mentre continuava a succhiarmi il collo, sentivo il mio amico là sotto pian piano alzarsi, così misi una mano per sistemarmi l'asciugamano, ma ci pensó già Piadina appoggiandocisi sopra col bacino e iniziando a fare piccoli movimenti, portando i fianchi avanti e poi indietro, come per eccitarmi. E ce la stava facendo ovviamente. Si muoveva sempre con più velocità fino a quando non cesi, e gemetti.
Finalmente decise di appoggiare le sue labbra sulle mie, trasformando quel dolce bacio in un limone molto forte, tanto che non riuscivo a respirare.
Piadina si staccò da me improvvisamente, mentre mi guardava riprender fiato, sorridendo.

Piadina: scusa Paga, non dovevo farlo...
È che è da tutta la notte che non penso ad altro che le nostre labbra unite. So che ci conosciamo da qualche settimana, circa tre, ma non credo di volerti solo come amico.
Piadina si alzò e si sedette affianco a me, con le mani fra i capelli neri carbone.

~Ehy...tutto bene?~💚💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora