~Ehy...tutto bene?~💚💛

~...tutto apposto?~

Paga's POV

Appena tornati a casa, Piadina mi poggiò sul letto, dandomi un bacio sulla testa, per poi andarsi a fare una doccia.
Mi distesi lentamente sulla superficie della coperta di lana rossa e bianca presente sul letto e mi misi a fissare il soffitto; anche se odiavo pensarci, non riuscivo a smettere di chiedermi cosa non sapevo ancora di Piadina che addirittura Fairy non poteva dirmi...non lo so, ho tanta ansia riguardo a questo, non voglio venire a scoprire cose che possano farmi cambiare la visione di bravo ragazzo che ho su Piadina...non penso che abbia fatto cose gravissime nella sua vita, apparte tirare un pugno sia a Lyon che a Cico che sono stati due errori orrendi che ha commesso, ma...se magari...avesse avuto un'altro fidanzato prima di me...? E...se magari...si sentissero ancora o...si...piacessero ancora e lui mi sta tradendo-

Piadina: piccolo...? Stai bene?
Paga: benissimo eheh
Piadina: non ti credo
Disse mentre si sedeva affianco a me tenendomi per mano.

Paga: n-no, io sto benissimo-
Piadina: dimmi cosa hai, non voglio che tu mi menta
Paga: ahh e va bene...quante cose ancora non so di te Piadina...?
Lui abbassò lo sguardo, inclinando leggermente la testa.

Piadina: beh...stavo pensando che ci sarebbero due cose che hai il diritto di sapere...
Mi guardò negli occhi. Potevo vedere un strato ben spesso di ansia provenire da entrambi, e formare quell'aspro muro chiamato silenzio.

Paga: C-cosa devo sapere, spiegami
Ero molto preoccupato, avevo paura che potesse dirmi tante cose che avrebbero distrutto il mio cuore.
Lo vidi prendere un secondo fiato, per poi cominciare a parlare.

Piadina: hai mai notato che mio padre non... è mai a casa?
Paga: sì, mi avete detto che si è dovuto trasferire in Norvegia per lavoro e che sarebbe tornato questo Capodanno, giusto?
Non riuscivo a capire. Lui abbassò la testa fino a quando dal suo viso non cadde una gocciolina che si gettò delicatamente sulla coperta.
Impallidì di colpo, stava piangendo?!

Paga: a-amore, cosa c'è? A me puoi dire tutto, lo sai...
Gli presi il viso con due mani, alzandolo dal mento e rivelando due grandi occhi rossi che non avevo mai visto fin'ora.

Piadina: mio padre... è morto quando avevo 5 anni Paga...
Rimasi scioccato. Spalancai di colpo gli occhi e lui scoppiò a piangere, singhiozzando lentamente.

Paga: amore...Ehy...alza la testa su...
Lui mi guardò.

Paga: è tutto apposto...io sono qua con te e sono sicuro che lui ti sta guardando e pensa "mamma mia, che brutto vedere mio figlio piangere! Vorrei tanto che mi facesse un bel sorriso, dopotutto, sono così fiero di come è adesso! Un ragazzo forte e umile, pieno di amici e un fidanzato che lo ama...con tutto il suo cuore...come ho sempre fatto io, e come farò sempre, perché per me mio figlio è perfetto così com'è..." questo pensa secondo me...e di certo non credo gli farebbe piacere vederti con questi occhi rossi...sei più bello quando sorridi...e secondo me lo pensa anche lui, che ci sarà sempre per te, e anche se non c'è l'hai qua davanti...nel tuo cuore un posto lo occuperà sempre...
Piadina: grazie piccolo...ti amo tanto...
Paga: e io amo vederti sorridere...quindi ora regala felicità sia a me che a tuo padre con il tuo magnifico sorriso...
Fece un sorriso a 32 denti, e con un respiro profondo e miei svariati abbracci si calmò.

Paga: c'è... qualcos'altro?
Piadina: sì...mi dispiace non aver avuto l'iniziativa di dirtelo prima ma...ho avuto un'altra relazione prima di te...con una ragazza...
Il mio cuore perse un colpo e non so per quale motivo la vista si affuscó. Nello stomaco c'era una grande confusione, mista fra stupore, rabbia e gelosia.

Paga: ah...
Piadina: scusa se non te l'ho detto prima, ma avevo paura di rovinare tutto...e te sei l'unica persona che odierei perdere per sempre...
Paga: capisco che può essere dura dirlo subito, quindi non preoccuparti...ovvio, un po' scioccato lo sono, ma passerà, tranquillo...
Gli feci un sorriso sforzato e lui mi baciò la punta del naso. Ero tanto confuso, non capivo se quella era gelosia o ansia immotivata.