~La busta~

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Paga's POV

Nonostante ciò che era successo alla sorella di Piadina quella mattina, andava tutto bene.
Mentre finivamo di sparecchiare la tavola, però, il cellulare di Piadina cominciò a squillare.

Piadina's POV

Presi il telefono in mano.

Piadina: oh, è Lyon!- sì pronto?
Lyon: Ehy Piadi, vi andrebbe venire oggi da noi verso le 16:00? Avremmo qualcosa di importante da dirvi io ed Anna
Piadina: sì, certo, ma... è qualcosa di grave per caso...?
Lyon: non posso dirvi molto, in chiamata non sarebbe la stessa cosa, ma non devi preoccuparti, nulla di grave, tranquillo
Piadina: ok...ci vediamo oggi allora!
Lyon: certo! Ciao Piadi
Piadina: ciao...

-Return to Paga's POV-

Allontanò il cellulare dall'orecchio e mise giù la chiamata.
Prima che potei aprire bocca per chiedergli ciò che fosse successo lui cominciò a parlare.

Piadina: oggi alle 16:00 siamo invitati a casa loro perché devono dirci delle cose che però, ha specificato, non riuscirebbe a dirle tramite chiamata...mi ha detto di non preoccuparmi perché sa che se mi avesse detto che era una cosa grave mi sarei precipitato lì immediatamente, però dal suo tono di voce mi sembra tutt'altro che una cosa di cui non bisognerebbe preoccuparsi...credo che in qualche modo centra Anna, anche se spero che non le sia successo nulla sinceramente...
Per un attimo sentii il sangue gelarsi nelle vene, mentre lo sentivo scorrere lento sotto la pelle d'oca che mi aveva circondato tutto il corpo.
Ero paralizzato, speravo con tutto il cuore che né Anna né Lyon stessero male, anche se purtroppo credo che sia quello il motivo della chiamata, ovvero che qualcuno non stava bene.

Paga: m-ma ti ha detto altro?? E Anna?? Sta bene vero??
Piadina: di Anna non mi ha detto nulla, prova a chiamarla, però fai finta di niente quando le parli, come se fosse una tranquilla conversazione abitudinaria fra voi
Paga: certo!
Cercai con lo sguardo il telefono e non appena lo vidi corsi a prenderlo; mentre scorrevo tra i contatti con l'indice, le mie mani tremavano e i miei occhi si incrociavano a forza di leggere tutti i numeri e i vari nomi e soprannomi che avevo a disposizione nella mia rubrica.
Dalla fretta mi cadde anche il telefono dalle mani. Mi piegai per raccoglierlo e non appena mi rimisi dritto, due braccia mi avvolsero il girovita.
Lentamente il mio respiro si regolarizzò e il battito che era salito a mille ora funzionava regolarmente.

Piadina: piccolo, non devi essere così teso...va a finire che mi fai un'infarto
Paga: haha scusa... ho molta paura perché Anna è una persona stupenda e non vorrei mai perderla...
Piadina: anche per me lo è...dai su, chiamiamola insieme adesso!
Paga: si!
Finalmente riuscí a trovare il suo numero.
Prima di chiamare ci sedemmo sul divano uno di fronte all'altro, mentre premetti il tasto "chiama", che fece cominciare una serie di squilli interrotti da una voce femminile, ovvero quella di Anna.

Anna: sì?
Paga: ciao Annaa, come va?
Anna: mh, bene dai, credo che tu sappia che oggi io e Lyon dobbiamo dirvi una cosa alquanto importante...
Io e Piadina ci guardammo e lui mi fece gesto di continuare e vedere come andava a finire.

Paga: già, spero che non sia nulla di grave...
Anna: non preoccuparti Paga, sono sicura che oggi capirete tutto alla perfezione! Ora ti saluto, devo andare a finire dei compiti! Ciaoo
Paga: ciao Annaa
Misi giù.

Piadina: mh...non l'ho sentita molto felice sinceramente...
Paga: neanche io... però abbiamo un nuovo indizio se ci pensi...
Piadina: quale?
Paga: cosa intendeva dire con quel "sono sicura che oggi capirete tutto"?...
Piadina: magari che capiremo il perché dell'invito a casa loro, mi sembra la cosa più ovvia
Paga: no...l'ha detto con un tono che non le ho mai sentito usare prima d'ora...quasi... pentito di aver fatto qualcosa difficile da sistemare, ecco
Piadina: non sto capendo Paga, in che senso?
Paga: e se intendeva dire che comprenderemo magari una loro decisione o qualcosa che hanno fatto di sbagliato ma che sono stati costretti a fare?
Piadina: oh mamma mia...
Paga: beh, le mie sono solo ipotesi eh, ma rimango convinto che intendesse che capiremmo tutto riguardo ciò che è successo
Piadina: non ci resta che aspettare fino ad oggi pomeriggio...- oh! Piccolo, è quasi ora di pranzo, meglio se apparecchiamo
Paga: sì! Non preoccuparti, apparecchio io, tu chiama tua mamma per sapere se tua sorella sta bene!
Piadina: grazie piccolo, hai ragione
Mi sorrise mentre io andai in cucina a cominciare a preparare il pranzo: avevamo fatto colazione da circa mezz'ora quindi non avevo molta fame, però ovviamente dovevo cucinare almeno una pasta in caso la mamma di Piadina fosse tornata a momenti, o anche se Federica si fosse fermata qua da noi.
Dopo circa 10 minuti, mentre gettavo il sale nella pentola con l'acqua, da dietro sentii Piadina entrare in cucina con un aria un po' triste.

~Ehy...tutto bene?~💚💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora