'1'
Espirò.
'2'
'3'Al ventesimo piegamento, si lasciò cadere sul tappetino.
Ella aveva deciso di allenarsi ugualmente anche se Edward aveva preferito andare con i suoi amici.
Corse per altri venti minuti sul tapis roulant e poi si andò a fare la doccia.
Questa volta con calma, senza avere l'ansia di far aspettare qualcuno fuori.. Qualcuno che però le mancava e che stava opprimendo i suoi pensieri.Edward era cambiato. Aveva qualcosa di diverso, di nuovo.
Era più freddo nei suoi confronti.
Prima era semplicemente uno stronzo arrogante, mentre in quel momento non era nemmeno più questo. Lo sentiva distante.Quando uscì dalla palestra andò a casa, mangiò e poi andò a dormire.
Preferiva andare a letto presto, in modo tale che se dormiva non poteva pensare a Lui.Nei giorni seguenti Ella cercava Edward ostinatamente. Voleva solo incrociare il suo sguardo. Desiderava capire e scoprire chi stava diventando.
Quei pochi momenti passati con lui l'avevano fatta sentire piena. Dopo tanto tempo sentiva di avere qualcuno. Qualcuno che la insultava, che faceva l'arrogante e il maleducato ma che almeno la calcolava, le rivolgeva attenzione.
Non che non avesse ragazzi che le andassero dietro, ma le attenzioni di Edward erano diverse. Il suo semplice sguardo diceva molto di più.Ma nulla. Di Edward non c'era traccia.
Lo vedeva ogni tanto in cortile mentre fumava una sigaretta con il suo gruppetto, ma mai una volta che si fosse avvicinato ad Ella anche solo per avvisarla che gli allenamenti erano stati cancellati.Lei era così arrabbiata.
Non provava nemmeno dolore, non era ferita dal suo comportamento.
Forse lo era stata all'inizio, ma poi tutto ciò che provava si era trasformato in odio.
Lo odiava così tanto.
Anche solo vederlo nascosto nel suo gruppo le faceva venire voglia di andare lì e insultarlo fino allo sfinimento.
Ma non lo faceva perché altrimenti avrebbe mostrato troppo interesse nei suoi confronti.
Se lui aveva deciso di non calcolarla più, allora anche lei lo avrebbe fatto.Il sabato seguente Alex la venne a prendere a scuola come di abitudine.
Ella non si preoccupò nemmeno di saltare addosso al suo migliore amico e difenderlo dalle occhiate femminili della scuola per quanto era confusa e per quanto era distratta dal pensiero di Edward.
Si avvicinò ad Alex lentamente incrociando il suo sguardo per poi non perderlo più. Lui capì subito che c'era qualcosa di strano. Afferrò lo zaino di lei e se lo caricò in spalla.
Ella abbassò lo sguardo senza dire niente ma Alex riportò i suoi occhi su di lui alzandole il mento.
-'Chi ti ha fatto incazzare?'-.Era assurdo come potesse leggerla dentro.
La conosceva troppo bene.
-'Nessuno'-.Alex sbuffò:-'Non dire cazzate!'-.
Ella sospirò e continuò a non rispondere. Si limitò ad abbracciare l'amico.
Lui d'altra parte la strinse forte a se, sussurrandole all'orecchio:-'Ti voglio bene'-.Nell'esatto momento in cui Ella rispose con un 'anche io', e mentre Alex le baciava la fronte, passò il gruppetto di Edward.
Ella li guardò in cagnesco ma non si aspettò di vedere anche il riccio.
Invece lui era lì che con la sua altezza troneggiava sugli altri.
La guardò e Ella rabbrividì di nuovo.
Non potette fare a meno di staccarsi dal corpo di Alex..Quegli occhi color ambra erano minacciosi.
Anche quella volta Edward non le disse niente, la guardò e basta.
I suoi occhi come sempre erano freddi e il suo sguardo feroce. Le stava ordinando qualcosa.
Quando Ella sussurrò un 'andiamo a casa' a Alex, Edward già non la guardava più.Si buttò sul divano e chiuse gli occhi.
-'Ti prego Ella dimmi cosa ti succede!'-.
Alex insisteva a voler sapere cosa c'era che non andava.
Ella sospirò di nuovo.
Si alzò dal divano:-'Niente! Ho solo voglia di divertirmi un po! Usciamo stasera?'-.