Enrico rimase completamente sbalordito non appena vide arrivare Ella. Non l'aveva mai vista così nervosa ed agitata.
-"Che stronzo del cazzo!"-. Esasperata si accasciò sulla sedia al suo fianco e mise il broncio come una ragazzina. Lui rimase fermo, la guardò per qualche istante e poi azzardò a chiedere:-"Splendore che è successo?"-. Ella si calmò nel sentire il nomignolo con cui il suo bidello preferito l'aveva chiamata e poi rispose senza spostare gli occhi dal pavimento:-"Ah niente! Incidenti stronzi incontrati sfortunatamente nel percorso!"-. Alzò gli occhi al cielo e si massaggiò le tempie. Le stava venendo un gran mal di testa.
-"Dai amico almeno era carina!"-. Edward continuava a ridere e a sfottere il suo migliore amico. Se ne stavano in classe a 'cazzeggiare' mentre la prof cercava di maneggiare il registro elettronico, ma con scarsi risultati. Luke gli stava di fronte con lo sguardo basso e con leggero tic alla gamba causato dal nervosismo. Una delle 4 ochette che stavano vicino ai due ragazzi osò posare un mano sulla sua coscia in modo da farlo calmare e intanto provocarlo. Luke a quel contatto alzò gli occhi e la osservó con un luccichio nello sguardo. Era ancora parecchio eccitato. Edward invece guardava la scena divertito mentre massaggiava il ventre della ragazza bionda seduta sulle sue gambe. Quest'ultima sogghigno quando lui le solleticò l'ombellico. Edward trovò a dir poco subdolo e patetico il suo comportamento ma per i sui standard quella lì era molto carina e non poteva non aggiungerla alla sua lista di spasimanti. Perciò fece il carino, le massaggio una guancia e la indusse a girarsi verso di lui. Non la guardò nemmeno negli occhi e la baciò. O meglio.. Limonarono spodoratamente in classe ma nessuno ci fece caso. Erano tutti abituati ormai.
Quel movimento di mani e di lingue fu interrotto dall'entrata della preside in classe. La professoressa balzò dalla sedia e immediatamente ricompose l'ordine in classe. 'Patetica e leccaculo' penso Edward alzando gli occhi al cielo. Tutti in classe aspettavano le parole della preside con ansia mentre Luke e Edward si guardavano annoiati.
-"Ragazzi la domanda del giorno è 'come ti vorrei?'. Dovete dirmi cosa cercate in particolare in una persona con la quale passereste il resto della vostra vita. Quali caratteristiche, quali pregi dovrebbe avere per attirare la vostra attenzione. Mi raccomando siate sinceri!"-. La preside Kottys come tutti i giorni era entrata in ogni classe della scuola e aveva distribuito agli studenti un foglietto su cui scrivere le proprie idee.
Edward osservò annoiato il foglio bianco. 'sempre le stesse cazzate' pensò. Non ci mise troppo a scrivere "tette, culo, voglia di sesso e possibilmente bionda". Si alzò, fece un occhiolino alla professoressa e alla preside, lasciò il foglio sulla cattedra e se ne ritornò a posto.
Invece Ella impiegò più tempo e le ci volle più di un battito di ciglia prima di afferrare la penna e scrivere qualcosa su quel foglio. Indugiò un attimo e poi scrisse "qualcuno che mi faccia pensare a come è, e non a come vorrei che sia".
Al suono della campanella Ella corse in cortile sapendo che il suo migliore amico Alex la sarebbe venuta a prendere. Alex era come un fratello per lei. L'aveva conosciuto in vacanza alla fine della terza media. Aveva fatto lui il primo passo, provandoci spudoratamente con lei. Il suo piano però non funzionò perchè iniziò in seguito a conoscere il suo bel caratterino. Di certo una ragazza con il suo carattere l'avrebbe messo in riga.. Troppo, per i suoi gusti. Si limitò per sua gioia ad averla come migliore amica. Per Alex, Ella era un qualcosa di speciale che doveva proteggere. Alla fine lui aveva 18 anni e lei solo 16.. Era come una sorellina minore con una marcia in più.
Ella si sistemò il capelli e non appena varcò la soglia della scuola si accorse di una ragazzo alto circa 1 metro e 85 che le dava le spalle in lontananza e si fumava una sigaretta. Lo riconobbe subito ma notò anche che mezza scuola (precisamente ragazze) lo stava fissando con la bava alla bocca. Ella aggrottò le sopracciglia. Aveva sempre avuto l'abitudine di difendere e marcare ciò che era suo e in qualche modo Alex lo era. Prese fiato e mentre si avviava correndo da lui, Alex buttò a terra la sigaretta e si girò dalla sua parte. Non capendo niente di ciò che gli stava succedendo attorno riuscì a malapena a prendere in braccio la sua migliore amica. La abbracciò forte e si mise a ridere. Le accarezzò i capelli e assaporò l'odore di cocco che emanavano. Ok, le era decisamente mancata.
Ella scese dalle sue braccia e si sistemò la maglia imbarazzata. -"Alex sono contenta di vederti!"-. Il biondo rise:-"Lo vedo dolcezza! Come mai tutto questo affetto?"-. Le prese lo zaino come un galantuomo e se lo caricò in spalla. Lei d'altra parte si guardò intorno per accertarsi che tutte quelle ochette avessero smesso di guardare il suo amico. Arrossì sapendo che l'aveva fatto per gelosia:-"Ah no niente.. Mi andava di abbracciarti"-. Disse ridendo nervosamente.
Si avviarono verso il cancello che era come sempre affollato. Alex la prese per mano per accertarsi di non perderla di vista. -"Allora come stai?"-. Ella fece per rispondere ma cadde per terra a causa di una spinta. Alex la rialzò e si rivolse a qualcuno alle sue spalle:-"Cazzo amico, stai attento!"-. L'altro scoppiò a ridere divertito dal modo in cui Ella era appena caduta. -"ahahahaha Luke quarda questa!"-. Edward diede una pacca sulla spalla del migliore amico per farlo voltare e vedere la scena. Ella che aveva ancora la faccia rivolta a terra e i capelli davanti agli occhi si pulì di fretta i jeans. Era rossa come un pomodoro ma allo stesso tempo incazzata nera:-"Mi dici che cazzo hai da ridere coglione?"-. Alzò lo sguardo, si tolse i capelli dagli occhi e rimase impietrita.
Aveva gli occhi color ambra, i capelli leggermente ricci e un piercing sul sopracciglio sinistro. Dovette alzare la testa e le punte dei piedi per poterlo guardare negli occhi. La sua altezza la sovrastava e non si stupì se un suo semplice spintone l'aveva stesa completamente a terra. Le mancò il respiro per qualche secondo ma poi tentò di risvegliarsi.
Edward d'altra parte si perse qualche secondo in quegli occhi azzurri color ghiaccio. Non guardava spesso le ragazze negli occhi ma quelle poche volte che lo faceva, non gli era mai capitato di perdere così tanto tempo a contemplarli. Abbassò lo sguardo sul suo collo e sulla sua pelle così chiara. Prima che la risata di Luke lo interruppe dai suoi pensieri, posò lo sguardo sul suo seno dove si poteva intravedere benissimo il reggiseno di pizzo rosa che usciva dalla magliettina di cotone. Ella deglutì e vedendo lo sguardo assorto del ragazzo si alzò la scollattura imbarazzata.
-"Guarda chi si rivede! La stronzetta!"-. Luke la salutò con queste parole molto cortesi. Alex fece per dargli un destro ma Ella lo fermò con il braccio. Cadde dal paradiso in cui si trovava prima e si schiarì la voce:-"Oh, anche io sono felice di vederti tesoro! Alla fine l'hai trovato il bagno dei maschietti?"-. Edward dovette trattenere una risata e Luke lo fulminò con lo sguardo. -"E quindi tu sei la famosa ragazza che ha fatto eccitare ed incazzare il mio amico.."-. Ella arrossì nuovamente e fissò disgustata il biondo al fianco di quel riccio stupendo. Alex cercò di portarla via ma lei piantò i piedi a terra. Voleva sentire cosa aveva da dirle quel bel pezzo di paradiso. Lui le tese una mano e si congratulò:-"Hai le palle ragazzina!"-. Prima che potesse stringergli la mano, una biondina gli saltò addosso e se lo sbaciucchiò tutto.
Ella rimase di stucco. Qualcosa in lei si era spezzato. La speranza forse? Già.. Ma come aveva potuto sperare che un ragazzo come quello fosse single? E che soprattutto stesse scegliendo proprio lei?! Ma poi per cosa? Alzò gli occhi al cielo e rifiutò con lo sguardo la sua stretta di mano:-"No. A differenza del tuo amico io sono certa di avere la patatina e non il pisellino!"-. Fece l'occhiolino ad entrambi e se ne andò seguita da Alex.
Luke scoppiò a ridere e stavolta era lui a godere della scena:-"Ebè amico! Io ti avevo avvisato!"-. Edward si guardò attorno e constatò che tutti stavano osservando la scena divertiti. Era la prima volta che qualcuno gli mancava di rispetto in quel modo. Figuriamoci una ragazza. Diede una botta all'amico che continuava a canzonarlo e si avviò verso la sua moto.
Ella fece per attraversare la strada con Alex ma una moto nera gli tagliò la strada e per poco non le pestò i piedi. Imprecò per lo spavento e urlò:-"Stronzo stai attento!"-. Il conducente della moto si voltò velocemente verso di lei e le schioccò un bacio volante. Lei gli mostrò il dito medio. Continuò a camminare e prima di voltare l'angolo una ragazza la bloccò dicendo:-"Wao Edward Burnett ti ha mandando un bacio! Fortunata ragazzina!"-. Le fece l'occhiolino e la lasciò andare.
Ella e Alex si guardarono accigliati e all'unisono dissero:-"Ma si può sapere chi cazzo è questo Edward Burnett?"-. Scoppiarono a ridere e si avviarono verso casa.
Edward sfrecciò sull'asfalto e non ci mise molto a raggiungere casa del suo amico Jax. Si tolse il casco e si sistemò i ricci con un gesto fugace. Sogghignò al pensiero di quella ragazza che gli urlava infuriata alle sue spalle.
'eh mia cara, non sai chi ti sei messa contro..'
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