Non so come, ma ero riuscita ad addormentarmi, e a recuperare le ore di sonno che avevo perso.
Subito mi portai una mano sulla pancia, in un gesto involontario e protettivo, quando ricordai con violenza dell'invasione che era ancora in atto fuori dall'università, ritornai a sentirmi agitata.
Mi ero svegliata, perché il pavimento aveva ripreso a tremare, e le luci delle lampadine si accendevano e si rispegnevano come se fossero possedute.
La prima cosa che feci e trovare lo sguardo di Ness, perché i suoi occhi mi mettevano sicurezza.
Lo trovai difronte a me, e lo vidi farmi gesto di rimanere in silenzio.
E ci ritrovammo ancora con gli sguardi spaventati.
Aspettammo che il terremoto provocato dalle astronavi cessò.
Le urla nei corridoi ormai non si udivano più, come se la situazione si fosse calmata, ma gli alieni erano sempre presenti in giro, perché sentivamo i loro ronzii.
La voce di Ylenia, in preda all'ansia, spezzò il silenzio:
<<Non voglio morire vedendo questa qui davanti a me. Dovevi per forza salvare Camilla? Non potevi salvare qualcun altro dei nostri compagni?>> disse con tono scocciato, rivolta a Ness, ancora seduto al suo fianco.
Quest'ultimo si volta verso di lei, con aria severa le rispose: <<In grembo porta mio figlio. Quello che tu non sai procreare. E preferisco passare le mie ultime ore di vita con lei che non con una che sa solo lamentarsi.>> spiegò.
Tutti sapevamo che lei non poteva avere figli, per una terribile infezione avuta sette anni fa.
E le era stato un brutto colpo per lei, che desiderava una famiglia numerosa, e amante dei bambini, per questo fin da subito aveva legato con Ness.
Avevo sentito che Ylenia, prima di quella terribile esperienza frequentava l'università per diventare maestra di infanzia, che dopo non era più riuscita a portare a termine gli studi.
Non sapevo cosa potesse provare.
Sicuramente tanta rabbia e invidia.
<<E io starei solo a lamentarmi? Però i miei servizietti ti fanno comodo he?>> lo provocò lei, alzando la voce.
Vanessa intervenne dicendole di calmarsi e di abbassare la voce, per non attirare l'attenzione degli alieni che attendevano fuori, nei corridoi dell'edificio:
<<Certo! Perché sei molto brava. E ti ho sempre usata solo per quel motivo. Non ti ho mai amato veramente. Mi facevi solo comodo ecco tutto.>> spiegò Ness, sputando la cruda verità.
Delusa e con le lacrime agli occhi, Ylenia fissò il volto del ragazzo, io assistevo a quella scena con il respiro sospeso, come se quella storia fosse rivolta a me:
<<Cosa! Mi hai sempre mentito per tutto questo tempo?>> le luci ancora facevano contatto, e nei muri si sentirono dei colpi, come se uno degli alieni volesse buttare giù il muro del bagno, al costo di venirci a prendere, ma questo non bastò a fermare i due che continuarono a discutere animatamente:
<<Sei un coglione!>> le rispose Ylenia con occhi gonfi dalle lacrime:
<<Bè che dire? Mi di spiace averti fatto perdere tempo, pensavo avessi capito da sola come stava la situazione.>> le rispose Ness senza interesse, e vederlo così mi faceva star male anche a me, perché lui mi aveva scaricato proprio in quella maniera, con quel sguardo.
<<La fate finita?>> intervenne un'altra volta Vanessa senza successo:
<<No! Fatti gli affari tuoi!>> gli rispose brusco Ness, in preda al nervosismo:
<<Non rispondergli così! lei non centra con questa storia, riguarda solo me e te!>> chiarì Ylenia.
Intanto i colpi alla parete divennero sempre più forti:
<<Basta!>> gridò Klaus, richiamando finalmente la calma fra i due compagni.
E bastò per zittire tutti, almeno per un istante.
Ci fu un ultimo colpo alla parete difronte a me, occupato appunto da Ness, Ylenia e Vanessa, in cui in un angolo si formò una lieve ma lunga crepa.
Vanessa sospirò di sollievo, e si avvicinò a Ylenia che stava piangendo silenziosamente, per consolarla.
Abel si coprì gli occhi con la mano esasperato.
Klaus si passò le mani fra i lunghi capelli castani, frustrato dalla situazione che si era creata.
Ness fulminava ancora Ylenia con lo sguardo.
A quel punto, sembrava che Ness fosse solo un ragazzo confuso, che non sapeva dar testa hai sentimenti che provava.
Non so perché, ma mi sentivo più sollevata, così ora, anche Ylenia sapeva cosa voleva dire essere lasciata, anche se la loro relazione era durata solo qualche mese, ed era ben diversa dalla relazione che avevo avuto io con lui.
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FRAMMENTI DEL CUORE
FantasyCamilla è stata lasciata da poco da Ness, dopo avergli svelato che era in dolce attesa. Lui la sorprende altrettanto confidandogli di essere innamorato di un altra ragazza, così si lasciano. Nel frattempo, mentre Camilla alloggia nel dormitorio del...