VERITÀ

189 0 0
                                    

Avevo un groppo allo stomaco, non sapevo se era perché ci stavamo preparando per avventurarci fuori da quella stanza, sapendo cosa ci aspettava, o la felicità di vedere Denis, dopo mesi, dall'ultima visita.
Indolenzita, mi alzai dal pavimento, mentre anche gli altri si preparavano ad uscire dall'ambulatorio medico.
Caricammo in spalla i nostri pesanti zaini, ancora colmi di cibo, e dopo un istante di solo sguardi silenziosi, come se ci stessimo dando un ultimo saluto, consapevoli che da lì in poi sarebbe potuto succedere di tutto.
Abel con coraggio, aprì la porta per primo.
Nel corridoio non cera nessuna presenza aliena.
Il ragazzo ci fece strada, e tutti lo seguirono, in fila indiana, come se fossimo degli scolaretti in gita.
Nell' aria si udiva sempre il solito ronzio che emettevano, segno che i nostri nemici non erano tanto distanti da noi, infatti svoltando dietro un angolo ne trovammo uno.
Fortunatamente esso, non si accorse di noi.
Ness spinse sbrigativo Abel, e tutti noi in un altro corridoio, e man mano che gli capitava davanti la mappa dell'ospedale, seguiva il tragitto più breve per arrivare al reparto di ginecologia, che ovviamente si trovava dall'altra parte della struttura.
Quando arrivammo finalmente in reparto, mi accorsi che avevo trattenuto per tutto il tempo il respiro per l'ansia, trovandomi in affanno.
Trovammo l'ambulatorio e ci addentrammo tutti insieme, con assoluto silenzio e rapidi.
Senza esitare Ness accese il macchinario per le ecografie con fare esperto come se lo utilizzasse tutti i giorni, e fortunatamente il macchinario si acese, vedemmo per un attimo la gioia nei nostri occhi.
Ylenia si avvicinò a Ness:
<<Ti do una mano.>> e lei si mise a preparare il lettino, cambiando la carta stropicciata che lo copriva.
Li osservai con agitazione.
Era da qualche mese che non vedevo Denis, ed ero emozionata e in ansia allo stesso tempo, perché ancora non sapevo come stesse realmente Denis, dopo tutto quel caos.
Non potevo non chiedermi:
Starà bene?
Abel, Klaus e Vanessa, si misero da parte, osservando i due compagni.
Quando fu tutto pronto, Ness si avvicinò a me con un sorriso tranquillo.
Anche per lui, sarebbe stata la prima volta che avrebbe visto suo figlio.
Prima, non era mai stato presente alle visite di controllo:
<<Sei pronta?>> mi domanda, accarezzandomi una guancia, come se volesse attirare la mia attenzione.
Anche se in realtà ero io a dovergli porgere quella domanda:
<<Credo di sì. Ho un po' paura.>> ammisi:
<<Di cosa?>> mi chiede lui:
<<E se non stesse bene?>> iniziai con le mie solite paranoie:
<<Starà sicuramente bene. Entrambi siete due anime forti.>> Ness mi prese per mano, e mi accompagnò verso il lettino, già pronto, e dove poi mi distesi.
A un fianco avevo Ylenia, collaborativa ma il suo sguardo era invidioso, e dall' altro lato c'era Ness concentrato a farmi una visita.
Ylenia mi scoprì la pancia con modi delicati, mentre Ness mi mise il gel trasparente, e dopo la sonda lineare dell'ecografo sulla mia pelle.
Io osservai curiosa il monitor, cercando di capire quello che stavo vedendo.
Denis si muoveva con movimenti delicati, quasi impercettibili.
Ness muoveva la sonda su e giù, controllando ogni cosa con estrema attenzione:
<<Eccolo, il nostro piccolino.>> disse emozionato, quando riuscì a inquadrare bene Denis nel monitor.
Ylenia rimase rigida è in silenzio, a fissare il monitor insieme a noi.
Anche gli altri si avvicinarono curiosi per osservare:
<<Guardate che tenero.>> commentò Vanessa.
<<Si, è bellissimo. Complimenti ragazzi.>> si aggiunse Klaus.
<<Wow. Che spettacolo!>> disse semplicemente Abel.
Osservando con sguardo ammirato il monitor.
Avevo capito che il mio piccolino era ben cresciuto dall'ultima volta che lo avevo visto, ora era completamente formato, il suo profilo simile a quello di Ness, il corpicino piccolo e delicato. Non avevo mai visto una creatura così bella.
Ero felice di averlo ancora con me.
Da quel momento mi promisi di fare il possibile per tenerlo al sicuro.
Vedevo una luce di emozione nello sguardo di Ness, mentre prendeva tutte le misure e controllava il cuore del nostro piccolino.
Tutto questo mi faceva sentire importante ed innamorata.
Ma poi, quando mi girai e vidi gli occhi carichi di lacrime di Ylenia, mi sentì in colpa, e con mille sensazioni a contrasto con quello che provavo.
Mi dispiaceva vederla così.
In quel momento, i nostri sguardi si incontrarono per una frazione di secondo, in un sguardo di conforto reciproco.
<<Sembra bello e sano.>> commentò Ylenia con voce bassa, asciugandosi con il dorso della mano le silenziose lacrime sfuggite al suo controllo, facendosi vedere forte:
<<Così sembra, ma ha i battiti un po' rallentati. E non mi piace per niente. Camilla deve stare assolutamente a riposo. Non vi farò sentire i battiti, per ovvie ragioni.>> spiegò Ness pensando agli alieni, mentre continuava a fissare il monitor per controllare bene Denis:
<<Si, è meglio così.>> commentò Ylenia, con tono un po' triste, come se si aspettasse di sentire il cuoricino del piccolino:
<<Allora, è meglio sbrigarci a trovare una casa dove stare tranquilli.>> si aggiunse Abel:
<<Già. Questo bambino deve assolutamente nascere. Sarà il nostro futuro.>> disse Vanessa con gioia:
<<Ok, basta così.>> Ness rimise a posto la sonda, digitò qualcosa sulla tastiera, e in un istante vennero fuori due foto dall'ecografo, Ness le prese e spense il monitor, mentre Ylenia mi passò della carta per pulirmi la pancia.
<<Non avevo mai pensato a una gravidanza, ma dovrebbe essere piena di emozioni.>> parlò Vanessa, con aria sognante:
<<Non farti venire strane idee.>> la fermò Klaus, visto che era lui il suo accompagnatore.
<<Non sto' dicendo che voglio un bambino adesso, sto' solo dicendo che se ce la farà lei a portare a termine questa gravidanza, con tutto questo casino che abbiamo attorno, anche io ci voglio provare.>> raccontò.
Vidi Ylenia al mio fianco raddrizzarsi e fulminare nervosa con lo sguardo l'amica: <<Posso solo sopportare l'invidia di una di voi, se ti ci metti anche tè a farti mettere incinta, io mi ammazzo dalla disperazione.>> si lamentò esagerando.
<<Bè, ma stai calma. Non sono mica incinta adesso. Magari scopro che nemmeno io posso avere dei bambini, cosi ti farò compagnia.>> le rispose Vanessa scherzosa:
<<Vaffanculo Vanessa!>> si offese Ylenia.
Anche se Vanessa non voleva offenderla, per Ylenia quello era un argomento molto delicato, che ancora la toccava nel profondo dell'animo.
<<Hey state calme, non abbiamo tempo per litigare.>> Abel andò ad abbracciare Ylenia per confortarla, e la baciò sulle labbra, come se i due fossero fidanzati, ma nessuno di noi si sorprese.
<<Se avete finito di litigare, io direi che ci possiamo mettere in marcia.>> Ness parlò a tutti, e a me passò una foto dell'ecografia di Denis, mentre l'altra, se la tenne lui, in tasca come ricordo.
Dietro la foto erano stati portati alcuni dati; la lunghezza e le misure delle varie ossa, come se avessero potuto servire per un futuro, o se durante il nostro cammino avessimo incontrato un vero dottore che ci potesse visitare.
Scesi dall'lettino con l'aiuto di Ness, che mi catturò in un abbraccio e mi diede diversi baci sulle labbra:
<<Sei più tranquilla adesso?>> mi domandò quasi in un sussurro:
<<Si grazie.>> gli sorrisi grata:
<<Te la senti di metterti a camminare? Altrimenti rimaniamo qui a riposare fino a domani.>>
<<No. Sto bene, andiamo pure. E poi e brutto rimanere qua dentro.>> spiegai, non sentendomi al sicuro, e con alle spalle dei brutti ricordi successe qualche ora prima.
Mangiammo tutti qualcosa prima di metterci gli zaini in spalla, poi arrivò il momento di andare, prima che fuori iniziasse a fare troppo buio.

FRAMMENTI DEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora