GIORNO DUE DI DENIS

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Le tapparelle non vibravano più, ma avevo la sensazione che gli alieni fossero dietro ad ogni finestra a controllarci. Vedevo dei flash viola improvvisi passare da ogni fessura, che mi misero ancora più in ansia, perché confermava la mia teoria.
Mi alzai mettendomi seduta nel divano, e chiesi a Vanessa di passarmi mio figlio.
Lei obbediente me lo passò.
Non avevo pensato che Denis potesse darci dei problemi.
Questo mi rese triste, perché ero affezionata hai miei compagni, e allo stesso tempo volevo Denis vicino.
Quando tutti si calmarono, ritornammo alla nostra routine, e i compagni ci lasciarono da soli.
Ovviamente Denis tornò a piangere poco più tardi, e quando le tapparelle ritornarono a vibrare, in automatico, e per difesa, cambiavo stanza.
I ronzii degli alieni dietro le finestre ci seguivano, ma non ci attaccarono mai, come se rimanessero fermi in attesa di qualcosa.
Calmato il piccolo, finalmente mi misi tranquilla anche io, e andai in cucina da Ness a fare colazione.
<<Noi due abbiamo da parlare.>> Ness spezzò il silenzio, che aveva portato Denis calmandosi.
Eravamo seduti a tavola, a spizzicare qualcosa:
<<Vuoi darmi altre informazioni riguardanti la tua scopata con Ylenia?>> le chiesi vendicativa.
Lui si mise comodo sulla sedia e sospirò, come se si stesse preparando mentalmente.
Avevamo una discussione in sospeso, ma non sapevo se avevo voglia di concluderla, perché l'arrivo di Denis mi aveva stravolto.
<<Se ti interessano.>> mi provocò lui, e io lo guardai male:
<<Allora rispondimi. Sei stato veramente a letto con Ylenia?>> le domandai fissandolo fastidiosamente a posta, per metterle pressione.
Lui abbassò lo sguardo pensieroso, perché probabilmente stava pensando a come darmi la risposta, poi sollevò lo sguardo, e deciso, mi guardò:
<<Lo ammetto, si. È stata solo una scopata per falla stare buona.>> mi spiegò:
<<Mi sembra un po' eccessivo portarla a letto, quando saresti già impegnato con me, solamente per farla stare buona.>> cercai di fargli notare.
Il petto iniziò a farmi male alla terribile sensazione di rabbia e gelosia che ormai conoscevo bene.
Un conto era pensare che sia stato a letto con Ylenia, un altro è sentirselo dire da lui...
Quello che aveva fatto era terribile, ma capivo che lo aveva fatto per me:
<<Non potevi solo ignorarla?>> le dissi tentando di trattenere la delusione:
<<Hai ragione, ma non so più come fare con lei. Sto facendo di tutto per far funzionare le cose. Mi dispiace se ti ho ferita, pensavo non lo venissi a sapere così presto, speravo di avere tempo per spiegarti meglio le cose.>> spiegò agitato.
Non sapevo cosa credere o pensare.
Quello che notai però, e che lui ora era lì con me, e non con Ylenia.
Mi sentivo comunque tradita e usata:
<<Senti, capisco di aver esagerato, ma l'ho fatto per te, per noi. Lo capisci che se la situazione peggiorasse dovremo conviverci senza avere la possibilità di uscire da qui?>> spiegò come se fosse un grande problema.
<<Devi decidere Ness! me o lei. Perché tutta questa storia mi sta facendo stare male, e non voglio che una mia compagna viva nell'invidia o nella rabbia.>> spiegai con occhi lucidi, perché sapevo cosa si provava:
<<Io scelgo te.>> decise lui, senza pensarci troppo, come se fosse sicuro.
<<Bene. Ma io ci devo pensare, ho bisogno di una pausa.>> ammisi con le lacrime agli occhi, perché provavo ancora quella sensazione che mi spaventava tanto, la solitudine, la paura di non potercela fare da sola.
<<Non dire così Camilla, ti ho detto che ho sbagliato, e ti chiedo scusa.>> disse lui nel panico:
<<Ti avevo perdonato già una volta, ma ora mi hai messo troppo in confusione. Non mi fido più di te. Non riesco più a capire che cosa vuoi veramente da me.>> dissi senza guardarlo, perché non volevo che fosse quello l'ultimo sguardo che avrei voluto ricordare:
<<Ok, se e quello di cui hai bisogno, ti lascerò del tempo per pensare, ma sappi che io voglio stare con te. Sono pazzo di te, ti prego non lasciarmi!>> disse supplicandomi.
Non ce la facevo più a vederlo così, mi dispiaceva davvero tanto far star male qualcuno, ma avevo bisogno di prendere del tempo per me, e di ritrovare un equilibrio mentale, anche per il bene di Denis.
Non aggiunsi altro alla nostra discussione, e mi alzai per raggiungere Denis sul divano, circondato dai grossi cuscini imbottiti.
Ness intanto, rimase in cucina a pulire, tenendosi impegnato, almeno fino a quando entrambi ci fossimo dati una calmata.
Passai un po' di tempo con Denis, più lo guardavo e più mi sembrava di vedere Ness, erano così identici!
Silenziosamente piangevo, perché sapevo che senza la presenza di Ness non sarei mai riuscita ad andare avanti.
Dopo qualche ora, Denis ritornò ad avere fame, e lo attaccai nuovamente al seno, ma ormai i capezzoli mi facevano male che non sopportavo più il dolore.
Ness si accorse della mia sofferenza, e silenziosamente si mise seduto al mio fianco, nel divano, ad accarezzarmi la schiena, come segno di incoraggiamento.
Finita la poppata Denis era rilassato tra le mie braccia, lo coccolai un altro pochino, prima che Ness mi chiedesse di poterlo prendere in braccio:
Non potevo non fargli passare del tempo con suo figlio solo per un nostro dispetto, Denis non c'entrava con i nostri problemi:
<<Perché non ti fai un bagno caldo, finché lui dorme.>> mi suggerì Ness:
<<Promettimi che non farai tenere Denis in braccio a Ylenia.>> le ordinai seria:
<<Non glielo farò tenere, stai tranquilla.>> disse incantato dalla bellezza di suo figlio.
Poco dopo mi chiusi in bagno con un cambio di vestiti puliti, non della mia misura e con stampe terribili, ma non potevo girare nuda.
Mi pettinai con una spazzola di legno i capelli, e mi infilai finalmente nel box doccia dove scorreva già l'acqua calda.
Ringraziai chi avesse inventato i pannelli solari, che ci dava la possibilità di avere corrente e acqua calda.
L'acqua tiepida lavò via tutto lo stress che avevo a dosso.
Il dolore delle contrazioni ormai era solo un lontano ricordo.
Mi bruciava un po' la sotto, ma era abbastanza sopportabile, la pancia stava già tornando quasi come prima che rimanessi incinta.
Il seno era pieno di taglietti, e anche lì bruciava tutto al contatto con il sapone.
Pensai a tutti i dispetti che mi aveva fatto Ylenia in quei giorni. Stava facendo di tutto per farmi discutere con Ness, così poteva riprenderselo, ma non gli avrei dato quella soddisfazione.
Mi ero presa una pausa con Ness, ma non avevo intenzione di lasciarlo, quel pensiero non mi passava nemmeno per l'anticamera del cervello. Dopo le sue parole di prima, che mi confessarono che era pazzo di me, mi dava un po' di sicurezza.
Lui aveva scopato con Ylenia solo per me, ma davvero lei era così psicopatica, a tal punto di far cadere Ness hai suoi piedi in qualsiasi modo?
Non sapevo come interpretare tutta questa situazione, ma c'era da ricordare che lo aveva fatto solo per me.

Dopo la doccia raggiunsi Ness nel piano di sopra, preoccupata che avessero dato Denis in braccio a Ylenia, invece per fortuna, lo aveva Vanessa.
Sospirai di sollievo, tranquillizzandomi.
Sapevo che avrei dovuto convivere con l'ansia che Ylenia facesse qualche pazzia con Denis, dovevo sempre stare in allerta quando lei era nei paraggi.
Non so se mai lascerò tenere in braccio Denis a Ylenia, dopo tutto quello che mi stava facendo passare, non mi fidavo più di lei, e mi dispiaceva molto, visto che eravamo costrette a vivere sotto allo stesso tetto.
Erano tutti riuniti nella calda cucina grazie alla stufa a legna, che spesso faceva fumo perché bruciavamo tutto quello che si poteva.
Purtroppo, non sempre avevamo la possibilità di andare a prendere la legna che stava in giardino.
Il mio sguardo trovò subito Ness, che stava discutendo di qualcosa con Ylenia, ma appena mi videro, smisero di parlare e si allontanarono.
Ylenia pareva delusa.
Ma non mi importava più, ora potevano fare quello che volevano, a me bastava solo che io avessi Denis.
Mi avvicinai a Vanessa, grata per la sua disponibilità e per la pazienza:
<<Grazie Vanessa.>> la compagna mi sorrise:
<<Vai tranquilla, per me è un piacere.>> disse passandomi Denis, dopo avergli fatto fare una smorfia buffa toccandogli il nasino.
Presi in braccio il mio tesoro più prezioso, ovviamente dopo Ness:
<<Guarda cosa ho fatto con della stoffa che ho trovato qui in casa.>> disse Vanessa avvicinandosi alla credenza, e prese un pezzo di stoffa piegato con cura, lo aprì e mi fece vedere un body a maniche lunghe in cotone, si vedeva che era stato cucito a mano, anche se la stampa della stoffa non era proprio bella per un neonato, ma era incantevole lo stesso per me, perché mio figlio grazie a lei, poteva sempre avere qualcosa di "nuovo":
<<Wow, che bello, grazie mille Vanessa.>> dissi sorpresa da quel pensiero:
<<So che non è un gran ché, ma cosi Denis potrà sempre stare al calduccio.>> mi disse fiera.
Ness mi raggiunse, e mi cinse con un braccio i fianchi:
<<Grazie Vanessa. Non potremo mai ripagati per tutto quello che stai facendo per noi.>>
<<Lo faccio volentieri, a costo di vedere tutti tranquilli.>> rispose lei con uno dei suoi sorrisi.
Ed era vero, non avremo mai potuto ripagarla per tutto l'aiuto che ci stava dando.

Da quel giorno io e Vanessa, praticamente diventammo migliori amiche, la cosa brutta era che doveva dividersi un po' con me e un po' con Ylenia, che era gelosa di tutto.
Ylenia aveva conosciuto Vanessa prima di me e quindi, pretendeva di passare più tempo lei con Vanessa.
Ma a Vanessa piaceva stare con il mio bambino, piuttosto di stare con lei ad ascoltare le sue invidie.
Anche i ragazzi mi davano una mano con Denis, in particolare Abel. Che non gli erano mai piaciuti i bambini, ma da quando aveva conosciuto Denis si era innamorato della sua simpatia.
Mentre Klaus, aveva un po' di timore a stare con mio figlio, diceva che attirava troppo l'attenzione degli alieni.

FRAMMENTI DEL CUOREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora