<<Ne abbiamo fatta di strada.>> commentò Abel, spezzando il silenzio che si era creato, mentre stavamo mangiando:
<<Saremo ancora più al sicuro quando avremo trovato una casa, più comoda e accogliente, con tutti i confort necessari.>> le ricordò Ness al mio fianco.
<<E poi cosa faremo chiusi in una casa?>> aveva chiesto Ylenia: <<Giochiamo al grande fratello?>> aggiunse spiritosa ridacchiando.
Ness smise di mangiare, e la osservò infastidito:
<<Che cosa vuoi che faremo?>> le domandò Ness:
La ragazza non rispose, e Ness allora continuò: <<Cercheremo di andare d'accordo, e sistemeremo la casa rendendola accogliente...>> disse rivolto a tutti:
<<Fuori si può andare, non ce mica un'epidemia.
Ma e meglio evitare fin quando non ce il bisogno di uscire.>>
<<C'è la spasseremo vedrete...>> si aggiunse Abel entusiasta: <<Chi non ha mai sognato di vivere in una casa con solo amici e niente genitori? Potremo fare tutto quello che vorremo.>> fantasticò.
<<Ma saremo veramente al sicuro?>> intervenne Vanessa: << ...voglio dire, non sappiamo come la loro razza aliena sia sviluppata, magari hanno tecnologie molto più avanzate che noi ancora non conosciamo.>>
<<Proveremo a sopravvivere. Ovviamente, se qualcuno ha altre idee migliori delle mie, saranno prese in considerazione.
Non propongo idee per essere il migliore del gruppo, voglio solamente restare in vita per conoscere Denis, mio figlio.
E da qui, che trovo il positivo in tutto.>> aveva spiegato Ness, come per incoraggiare i compagni.
Per me erano delle parole commuoventi, che mi fecero battere il cuore.
E come ribadisco, Ness aveva pensieri ed emozioni profonde.
Quando finimmo di mangiare, Ness si voltò dalla mia parte:
<<Sarai stanca. Andiamo a metterci nell'letto.>> mi propose, senza malizia nella voce.
Ylenia si era messa a parlare con Abel riguardo a un possibile futuro.
Vanessa aveva trovato una rivista e la stava sfogliando insieme a Klaus, che non sembrava tanto interessato, appoggiato alla sua spalla sembrava che a breve si sarebbe addormentato.
Non avendo altro da fare, e annoiata gli risposi:
<<Si, sono molto stanca.>> affermai sbadigliando.
Ness si alzò in piedi, e mi afferrò per una mano, aiutandomi a mettermi in piedi, poi si rivolse ai nostri compagni, e disse:
<<Noi andiamo a riposare. Cercate di non fare troppo rumore...>> e poi osservò la sua ex:
<<...E non litigate per delle cavolate.>> ordinò, più a lei che agli altri:
<<Agli ordini capo.>> lo prese in giro Klaus:
<<Io non sono il capo di nessuno. Ci tengo che tutti andiate d'accordo, non c'è tempo per litigare. Buonanotte.>> aggiunse poi frettoloso:
<<Buonanotte. Dormite bene.>> ci saluto Vanessa con un bel sorriso.
Era un vero sollievo, vedere i miei compagni tranquilli e andare stranamente d'accordo per una volta.
Poi Ness mi cinse la vita con il suo braccio, e mi accompagnò poco più in là, spostò la tendina svelando il letto.
Erano da giorni che non dormivo su un comodo materasso, e il letto che avevo davanti agli occhi era molto invitante, anche se si presentava tutto disfatto, piccolo e stretto ma, sfinita mi ci distesi subito, sospirando dal piacere, di sentire tutti i miei muscoli tesi scricchiolare e rilassarsi per un attimo.
La spalla mi dava ancora fastidio, ma ora il dolore era abbastanza sopportabile, e cercavo di non muovere il braccio.
Con una mano mi toccai delicatamente il punto della spalla ferita, Ness mi vide:
<<Ti fa ancora tanto male? Hai un bel buco.>> mi fece ricordare con un sorriso, come se fosse un complimento per il coraggio con cui avevo affrontato quella terribile avventura:
<<Grazie per avermelo ricordato.>> dissi mettendomi seduta goffamente facendolo ridere:
<<Cavoli! quanto pesa questa pancia.>> dissi accarezzando la rotondità del mio ventre:
<<Questo e il peso del nostro amore.>> disse lui raggiungendomi nel letto, e mettendosi seduto anche lui.
<<Posso chiederti una cosa?>> mi domandò lui con un po' di timore:
<<Si.>> acconsentì:
<<Perché hai scelto il nome Denis?>> mi domandò curioso:
<<Conosci la storia di Dioniso? >> le domandai:
<<Se non mi sbaglio, era uno degli dèi a essere il figlio di una donna mortale, di nome Semele, giusto?>> mi chiese ricordando la storia:
<<Semele era stata vittima di un inganno che la portò alla morte, il figlioletto venne preso in cura da Zeus il papà del bambino, che lo tenne in vita per tre mesi cucito nella sua coscia, e per questo che veniva chiamato "il bambino nato due volte".>> raccontai ammirata per quella storia.
<<Se vuoi, puoi scegliere anche tu un nome da dargli, così avrà due nomi.>> le proposi:
<<Credo che siano pochi i nomi che stanno bene con il nome Denis. E poi io per lui non ho fatto niente fino adesso, e ormai e troppo tardi per pensare un nome che mi piaccia.>> nella sua voce percepivo una nota di amarezza.
<<Sei comunque suo padre.>> le feci ricordare.
Lui sorrise con occhi lucidi:
<<Già. Ma preferisco che porti il nome che hai scelto tu per lui, visto che ha un significato così bello.>> chiudemmo lì il discorso.
Riprovai a distendermi, e poi mi trovai comoda accoccolata a Ness.
Poco dopo lui mi catturò in un abbraccio.
Rimanemmo in silenzio qualche minuto.
Ad un tratto, a interrompere la nostra pace fu un forte tuono:
<<Si e messo a piovere? O sono quei cosi la fuori?>> domandai confusa.
Ness si sollevò e spiò dalla piccola finestrella sopra alle nostre teste, sollevò un po' lo straccio con cui era stato coperto:
<<Piove, e nel cielo ci sono troppe nuvole per vedere se ci sono ancora le astronavi.>> mi disse, poi ritornò a distendersi nel letto. E ci addormentammo sfiniti.
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FRAMMENTI DEL CUORE
FantasíaCamilla è stata lasciata da poco da Ness, dopo avergli svelato che era in dolce attesa. Lui la sorprende altrettanto confidandogli di essere innamorato di un altra ragazza, così si lasciano. Nel frattempo, mentre Camilla alloggia nel dormitorio del...