Nella culla affianco al letto matrimoniale, Denis piangeva affamato, svegliandomi di mattino presto.
Dopo averlo liberato dalle coperte, lo presi subito in braccio e lo attaccai al seno.
Ora che mi era arrivato molto latte, era più facile saziarlo per bene, e lui rimaneva tranquillo, senza infastidire gli alieni.
Il seno non mi faceva più male come all'inizio, perché avevo imparato ad attaccarlo bene.
La sensazione più brutta che provavo, era quando il mio seno si ricaricava, non faceva male, ma la sensazione di sentire il latte che riempiva il mio seno era unico e indescrivibile.
Mentre lo guardo mangiare, avvolto dal calore del mio petto e dalle braccia, ancora non ci credevo, di aver fatto un bambino così stupendo, e i suoi occhi lo rendevano unico, e infatti per quello sapevo che lui sarebbe stato un bimbo speciale, e diverso da tutti gli altri.
In un mese Denis era cresciuto a vista d'occhio, e tutti iniziavano a conoscerlo meglio, nonostante il suo sguardo ipnotico da alieno, lui era innocuo, non era assolutamente pericoloso, almeno per il momento.
La convivenza con gli alieni era ancora gestibile.
Iragazzi uscivano di casa solo per prendere la legna, lasciare l'immondizia su una casa più in là, e a fare la spesa al supermercato o in farmacia. Cercando di fare sempre più in fretta che potevano.
Un giorno avevamo assistito alla distruzione di un condominio non distante da noi, per poi vedere gli alieni costruire una specie di alta torretta, da dove provenivano strani suoni inquietanti, e continui lampi viola e blu che finivano in alto nel cielo.
Le astronavi, le giravano sempre intorno, come per proteggerla.
Forse era anche una specie di portale che collegava il loro mondo al nostro.
A parte questo, il suono spaccatimpani, o le scosse di terremoto non si erano più ripetute.
A metterci tanta preoccupazione però, era che quel poco che i ragazzi uscivano, non avevano mai incontrato un essere umano, a questo punto non potevamo non chiederci se eravamo completamente soli, visto che non si era più visto neanche un aereo militare, come se fosse stato abbandonato tutto alla sorte.
Con Ness le cose non erano cambiate molto, eravamo ancora in pausa, e questo rendeva felice Ylenia, dove ancora tra di noi c'erano rivalità.
Lei pensava che Ness si fosse stancato di me o di Denis, quindi, vedeva una opportunità in tutto questo, peccato solo, che Ness ora non le degnava di un solo sguardo, e dava molte più attenzioni a me e a suo figlio, preoccupandosi che stessimo sempre bene, soprattutto mi aiutava molto in qualsiasi situazione, rispettando i miei spazi.
Ero veramente grata per le sue attenzioni, con lui potevo veramente essere me stessa, ma ancora non mi sentivo pronta per fare pace, e con Denis da accudire non avevo molto tempo per pensare a me, anche se uno dei compagni era sempre disponibile a tenermi il piccolino, ma volevo essere io a prendermi cura di lui, senza essere un peso a qualcuno.
Nonostante tutto, Ness mi era sempre vicino e dormivamo separati, così nessuno dei due cadeva in tentazione di fare pace con il sesso, perché non era quello che volevo, ero nell'idea che bisognava parlarsi e chiarirsi prima di fare pace.
Mi volto verso la porta spalancata della camera, perché avevo sentito dei rumori, e infatti, trovo Ness, con a dosso il suo pigiama largo, e lo sguardo ancora addormentato:
<<Buongiorno.>> disse lui con voce bassa, avvicinandosi al letto per mettersi seduto vicino a noi.
Trovai un po' di imbarazzo, quando vidi lo sguardo di Ness osservare Denis attaccato al mio seno.
Doveva essere una cosa naturale, ma la presenza di Ness a volte mi metteva in imbarazzo, forse perché sapevo che qualsiasi cosa facesse, metteva malizia per provocarmi, e stuzzicarmi in qualche modo a cedere e mettere fine alla nostra pausa.
Ero tranquilla a sapere che lui non si sarebbe arreso facilmente a riavermi per la seconda volta.
Si dice, che non è amore se non è litigarello, giusto?
Lo sguardo di Ness si sposta su di me, mi sorride, e dice:
<<Guarda che magnifica creatura ha fatto il nostro amore.>> disse con sguardo innamorato.
<<Se avessi fatto un figlio con Ylenia, non sarebbe venuto così bello.>> dissi scherzando, Ness rise divertito, capendo la mia battuta.
La regola era, che se lui stuzzicava me, anche io le rispondevo infastidendolo:
<<Questa sì che è bella. Ma ora non parliamo di lei...>> disse, visto che la maggior parte dei nostri argomenti finivano sempre per parlare della nostra compagna: <<Come ti senti? Ormai sono passati i quaranta giorni.>>.
Era naturale per Ness, preoccuparsi, e questo suo atteggiamento mi riempiva d'amore.
Sapevo che la sua domanda in realtà, era per scoprire quanto tempo ancora mi servisse per decidere se fare pace o lasciare andare tutto:
<<Sto bene, grazie che ti preoccupi sempre per me è Denis.>> le risposi, distogliendo lo sguardo:
<<Siete la mia ragione di vita, e normale che voglio il meglio per voi.>> disse baciando la testa di suo figlio.
Poi ci fu silenzio, dove si udivano solo i nostri respiri, e dove probabilmente Ness si aspettava che aggiungessi altro alla nostra conversazione:
<<Va bene..>> si arese: <<Visto che sei già sveglia, vado a prepararti qualcosa di caldo, per fare colazione.>> mi guarda intensamente, e mi accarezza una guancia.
Era come, se si stesse sforzando per non baciarmi.
<<Grazie.>> le dissi arrossendo.
Lui sussultò, sembrava che la mia voce lo avesse svegliato dai suoi pensieri.
Lo osservai alzarsi dal letto e dirigersi nel corridoio.
Quando Denis si staccò dal mio seno, iniziò a guardarsi in giro incuriosito, allora decisi di alzarmi e raggiunsi la calda cucina.
La colazione era pronta e Ness mi stava aspettando.
<<Ora lo prendo io, gli faccio un bel bagnetto caldo, così mangi tranquilla.>> mi avvisò, prendendo in braccio il piccolino.
Rimasi da sola in cucina.
Purtroppo, le nostre giornate erano noiose, meno male che c'era Denis a mettere movimento.
Passavamo le giornate a parlare con i compagni, o a fare giochi da tavolo insieme finché Ylenia c'è lo permetteva, perché lei aveva questa capacità di rovinare qualsiasi momento bello, la ragazza trovava sempre il modo di farci discutere, inventandosi storie.
Era davvero incredibile!
Tutti sapevano come era fatta, quindi non davano mai peso alle sue parole, e tutto si risolveva in breve tempo.
Feci colazione in solitudine, udendo Denis ridere divertito, probabilmente perché Ness le stava facendo il solletico nel pancino.
Udire quelle risa mi misero di buon umore, e mi fecero sbocciare un sorriso sulle labbra.
Mi alzai dalla sedia e sistemai le poche cose fuori posto, misi le cose sporche nel lavandino, lavandole subito.
Visto che avevamo molto tempo, i due appartamenti erano sempre in ordine, non usavamo detersivi o cose varie per pulire, usavamo sempre dei disinfettanti, visto che appena qualcuno si ammalava, infettava tutti.
Questo accadeva, perché purtroppo non potevamo cambiare aria spalancando le finestre.
Una cosa che mi mancava tanto, era poter respirare della buona aria che non fosse viziata.
Ness e Denis tornarono da me felici:
<<Lo sentivi ridere?>> mi domandò subito Ness:
<<Si.>> le risposi prendendo Denis in braccio, e notando che Ness aveva i capelli bagnati:
<<Abbiamo fatto la doccia insieme, e rideva perché il doccione della doccia le faceva il solletico.>> mi confidò, come se volesse rendermi partecipe di quel momento felice.
Era la prima volta che Denis faceva la doccia, di solito le facevamo il bagnetto nel lavandino:
<<Ecco perché hai i capelli bagnati.>> mi misi seduta nel divano con Denis, volevo farlo giocare un po' con i giochi che avevamo trovato in giro per i due appartamenti.
Giochi non proprio adatti alla sua età, ma c'era sempre qualcuno che lo controllava mentre giocava, e che non portasse qualcosa di pericoloso in bocca:
<<Vado a cercare di asciugarmi i capelli.>>.
Non potevamo utilizzare molto i phon, perché faceva troppo rumore, spesso usavamo le stuffette per asciugarci, non erano molto efficaci, ma non avevamo altre soluzioni.
Dovevamo sempre stare attenti a non fare troppo rumore, perché bastava soltanto una semplice pentola che cadeva a terra, che in un istante gli alieni circondavano la casa facendo vibrare forte i vetri.
Che a primo o poi, avrebbero rotto.
Avevamo notato, che quando accadevano questi episodi, Denis emetteva un suono strano, non umano, e gli alieni fuori si davano una calmata, sembrava come se Denis ci proteggesse.
Ed era quello il segnale che lui non era umano al 100%.
Ma se il suo scopo era proteggerci dai loro attacchi, ci era davvero d'aiuto.
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FRAMMENTI DEL CUORE
FantasyCamilla è stata lasciata da poco da Ness, dopo avergli svelato che era in dolce attesa. Lui la sorprende altrettanto confidandogli di essere innamorato di un altra ragazza, così si lasciano. Nel frattempo, mentre Camilla alloggia nel dormitorio del...