La mia eccezione?

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Dream pov

Risvegliarmi in una stanza che non è la mia mi ha quasi confuso, poi ho ricordato dove sono e sulla mia faccia si è stampato un sorriso. 

Domani arriveranno gli altri invitati di conseguenza oggi sarà l'ultimo giorno in cui potrò stare solo con George. 

Per oggi il piano è stare in giro tutto il giorno, torneremo qui solo per mangiare. 

Il tempo di vestirmi e darmi una sistemata e bussano alla mia porta, pensavo fosse George, invece, è Nick

C - * sbuffa * cosa vuoi?

N – niente, solo aiutarti, oggi è il tuo giorno

C – ma di cosa stai parlando?

N – ieri ho sentito qualche parola tra te e George... e poi quell'abbraccio... secondo me non è etero, devi provarci

C – Nick. Voglio andare con calma, anche se lui oggi mi facesse coming out non lo porterò a letto solo per darti questa soddisfazione.

N – se non oggi prima o poi lo farai. è evidente che non riuscite a stare separati voi due

C – senti ora basta. Vattene.

N – dai volevo solo darti una mano. E poi fai così solo perché sai che è vero quello che dico

Lo guardo con aria infastidita

C – preferisco l'aiuto di Drista. Va via

N – e va bene

Appena è andato via ho chiuso la porta e scritto a George "scrivimi quando sei davanti alla mia porta, non bussare", così posso capire se sarà lui o ancora Nick. 

George non fa domande e accetta. 

Neanche il tempo di sedermi sulla poltrona vicino al mio letto che bussano di nuovo alla porta.

C – NICK VA VIA

? – non sono Nick. Apri la porta

È la voce di Drista. 

Mi precipito alla porta e la apro, è sempre bello vederla al naturale e totalmente a suo agio nella sua tuta.

D – ok, so tutto e ora ti aiuto io

C – ti ha mandata Nick?

D – in realtà non lo vedo da ieri sera, so solo che tu oggi starai con il principe, e non puoi presentarti vestito così

C – così come? Ho semplicemente una maglietta bianca e un jeans

Mi guarda con aria schifata e mi dice

D - ... appunto. Devi almeno metterti una camicia

Abbiamo provato tantissimi outfit ma alla fine ho cambiato solo la maglietta in una camicia bianca abbottonata fino all'ultimo bottone, ha sistemato anche i miei capelli dandogli, più o meno, una forma e messo in faccia una sorta di polvere che ha chiamato "illuminante". 

Quando mi sono guardato allo specchio ho visto una persona bellissima, quasi mi volevo baciare da solo. 

Drista va via e io aspetto il messaggio di George. 

Poco dopo il messaggio arriva. 

Apro la porta e George mi dice "andiamo?" annuisco e ci dirigiamo verso la parte opposta del palazzo. 

Mi ha mostrato la sua stanza, la sala dove si terrà la festa e tutti gli uffici che utilizza per i suoi compiti da erede, mi ha anche raccontato molte storie avvenute in quelle stanze come quando era piccolo e non vedeva l'ora di avere una camera tutta sua, per poi rendersi conto che da quando ha la camera privata non fa altro che studiare o compilare documenti, oppure, di tutte le volte che è caduto davanti alle telecamere della stampa e suo padre a dovuto pagare per non far sapere a tutto il mondo della sua goffaggine. 

Non ridevo così tanto da molto. 

Mentre ci stavamo dirigendo verso la sala da pranzo abbiamo incrociato Nick che mi ha fatto l'occhiolino e senza dire nulla si è andato a sedere a tavola. 

Ho cambiato totalmente espressione, tanto che, George mi ha chiesto se stessi bene. 

A pranzo sono stato seduto tra Drista e George, Nick era davanti a me e ogni volta che vedeva il principe ridacchiare mi tirava degli sguardi e dei sorrisetti fastidiosi, stavo seriamente per alzarmi e andare lì per strozzarlo, diventa ogni minuto più insopportabile.

George pov

Il pomeriggio ho portato Clay nel nostro giardino e alla scuderia, gli ho mostrato tutti i cavalli che appartengono alla mia famiglia, poi ci siamo diretti verso la fontana principale del palazzo dove ci siamo seduti. 

Siamo rimasti lì fino a tarda serata parlando di ricordi d'infanzia e problemi in famiglia

C – vedi, Nick, nonostante sia il più piccolo di noi, capisce le cose molto più velocemente di me e Drista. Ora è convinto che io mi sia innamorato, potrebbe essere vero ma non ci capisco niente

G – credo sia normale innamorarsi di qualche ragazza alla tua... nostra età

Mi ha guardato quasi attristito e detto "già..."

G – ho detto qualcosa di sbagliato? Nel caso scusa non volevo

C – vedi non a tutti i ragazzi piacciono solo le ragazze...

Sono rimasto pietrificato

C – non fare quella faccia, è del tutto naturale, il problema è che persone "con una corona in testa", come noi, devono nascondere questo tipo di gusto altrimenti siamo dei "reali falliti"

Non ho fatto in tempo a rispondere, il telefono di Clay ha iniziato a vibrare, è sua sorella che gli chiedeva di tornare in camera perché aveva bisogno di lui. 

Mi ha salutato di fretta e furia per poi correre via dalla sorella. 

Ritornato in camera ho pensato alle parole di Clay e ho iniziato a cercare di più su cosa vuol dire provare qualcosa per una persona del tuo stesso sesso. 

Nel giro di una notte ho scoperto che esistono milioni di sfumature ed è normale provare sentimenti anche per un ragazzo, questo mi ha anche fatto pensare al mio rapporto con Clay e del fatto che vorrei essere sempre al suo fianco... e se lui fosse la mia eccezione

E se Karl avesse ragione e quindi io avrei bisogno di altro? 

Troppe domande zero risposte.  

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ero indecisx se scrivere in questo capitolo o il prossimo il motivo per cui Dream ha fatto coming out con George, alla fine ho preferito lasciare voi e George con il dubbio ahah

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