Solo un errore (Karlnap)

215 17 17
                                    

Sapnap pov

Ho passato i successivi tre mesi a mentire a Drista, non gli ho detto niente di quello che è successo con Karl e lei non ha chiesto niente, forse è meglio così. 

In questo periodo Clay è riuscito anche a mandarci delle foto sue e di George, dice che ora inviare foto non è più un problema, le acque si stanno calmando e anche se non si scopre chi è il colpevole potranno ritornare in Europa, ma come semplici cittadini. 

Drista ha continuato a cercare l'artefice di questa storia e spesso gli ho dato una mano, ma la sera, quando iniziava a studiare per diventare la prossima regina, mi chiudevo in camera per parlare con Karl. 

La nostra amicizia stava andando sempre meglio solo che a un certo punto la sua voce iniziò a essere strana... diceva "tranquillo sono solo stanco" però mi sembrava che mi stessa nascondendo qualcosa...

K – Nick sarò in svizzera per del lavoro, ti andrebbe di vederci?

N – certo!

Ci siamo incontrati come d'accordo in un parco vicino al palazzo reale

K – senti, non ti riesco più a nascondere questa cosa

Ho quasi pensato che volesse dichiararsi, ma la sua faccia era talmente seria che sapevo che si trattasse di qualcos'altro.

N – dimmi...

K – io ho iniziato a parlare con te sperando che mi potessi avvicinare a George

N – oh se è questo non ti preoccupare, non mi interessa

K – no... vedi mi sono pentito di aver fatto una cosa...

Non ha continuato a parlare e mi sono preoccupato ancora di più

N – stai bene? Stai diventando pallido

K – ok cerco di dirlo il prima possibile... sono stato io a far girare la storia di George e Clay

Sono rimasto pietrificato, è davvero arrivato a tanto?

N – CHE COSA? SAI COSA HAI FATTO? HAI ROVINATO LA VITA A DUE PERSONE

K – LO SO.

I miei occhi sono diventati lucidi, non potevo credere che il Karl, colui che ogni sera mi parla e ascolta, fosse la stessa persona che ha rovinato la vita a mio fratello

N - devo calmarmi... voglio sapere. Perché? E come?

K – ok... non capivo perché non piacessi a George, allora ho iniziato a pensare di dover iniziare a capire qualche suo interesse per potergli parlare. Ma se non posso parlargli come faccio a scoprire i suoi interessi? Allora una sera, George aveva lasciato la sua camera semichiusa mentre non c'era, ne ho approfittato, mi sono intrufolato per scoprire qualcosa... peccato che sia tornato subito dopo, mi sono dovuto nascondere sotto il suo letto... ho sperato che si addormentasse o uscisse di nuovo per scappare ma... pochi minuti dopo tuo fratello è entrato nella camera ha chiuso la porta e ha iniziato a riempire di baci George. Sono rimasto impalato... pensavo che George non mi volesse perché fosse etero. Vedere quella scena mi ha sconvolto e distrutto emotivamente e allora ho fatto lavorare l'istinto, ho inviato una lettera anonima alla stampa... com'è andata lo sai...

N – non ci posso credere. Hai fatto tutto questo... per te... hai pensato che se ami una persona devi solo essere felice che lei stia bene e felice?

K – no... finché non ho incontrato te...

Sono scappato via piangendo, mi sono fidato di una persona così.

Drista aveva ragione... di nuovo. 

Con Karl la mia abitudine di andare in discoteca per ubriacarmi era passata... era. 

Ho deciso di andarci, senza dire niente a Drista, era felice che non ci stessi più andando e non voglio farla preoccupare. 

Mentre ballavo mi sono scontrato con un ragazzo, non ho capito chi fosse... sono già brillo, gli chiedo scusa e torno a ballare, praticamente subito mi prende un braccio e mi porta in disparte. 

È Karl... ormai mi perseguita.

N – cosa ci fai qui?

K – mi diverto

Non capisco chi tra i due è più ubriaco, probabilmente perderemo i sensi entrambi molto presto. 

Non mi ha fatto tornare a ballare, mi ha totalmente bloccato tra le sue braccia per poi baciarmi. 

Non so se è stato l'alcol o la voglia di lui che ho da mesi ma ho ricambiato il bacio che lentamente stava diventando sempre più passionale, potevo sentire la sua lingua intrecciata alla mia. 

Quando quel bacio è finito ho sentito un desiderio fortissimo di averlo per me, bere mi ha annebbiato tutti i suoi errori. 

Gli ho preso una mano e l'ho portato dritto al mio palazzo... nella mia camera. 

Non ricordo quasi niente di quello che abbiamo fatto, ricordo le mie labbra sul suo collo, il togliergli la camicia già sbottonata ai primi bottoni e i sospiri affannati sul mio letto. 

La mattina dopo mi sono svegliato al suo fianco mentre lui ancora dormiva, ho cercato di ricordare com'è stato farlo con lui ma lo ricordo come se fosse un sogno che lentamente dimentichi... maledetto alcol. 

L'ho svegliato con un bacio...

K – Nick, è stato bellissimo

N – te lo ricordi?

K – si ero abbastanza lucido, eri tu quello andato totalmente

N - ... dobbiamo parlare.  

Ti fidi di me? - DNFDove le storie prendono vita. Scoprilo ora