Capitolo 18

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<Va bene Kacchan... > sospirò, aprendo le iridi smeralde puntandole dentro quelle iridi vermiglie, ancora ad un soffio dal suo viso al punto da sentirne il fiato caldo sfiorarlo. <Resto con te. >

Tutta la tensione, l'adrenalina e la paura scemarono dai loro corpi, scoppiando come una bolla e lì fece scattare. 

Katsuki si impadronì delle sue labbra con urgenza, assaporandone il sapore e la morbidezza, mentre lo strinse per i fianchi fino a far collidere i loro corpi alla perfezione. Izuku intrecciò le dita dietro la sua nuca, con il bisogno di sentirlo sempre più vicino, anima e corpo, e ciò portò il biondo ad alzarlo per le cosce. 

Nemmeno il bisogno di aria lì fece separare e con la vista ostruita, il maggiore finì per far urtare le spalle del minore contro un muro, strappandogli un piccolo gemito. Quel suono, appena udibile, ebbe l'effetto di eccitarlo come non mai. 

Ma, un colpo di tosse interruppe lo spassionato momento prematuro dei due e si voltarono di scatto, trovandosi davanti una divertita Himiko. <Prima che il bel biondino mi salti addosso per avervi interrotto, due cosette: se volete trovare la cena dovreste muovervi e dovrei toglierti quell'affare. Poi potrete anche dedicarvi a certe attività!> indicò il collo del biondo, ove stava il collare di metallo a celarne la pelle. 

Il biondo sbuffò infastidito, lasciando la presa su Izuku che rapido si ricompose aggiustandosi le vesti e volendo sprofondare per la vergogna. 

<Bene! Devo solo forzare la serratura del collare -non sono molto brava come Dabi, lo ammetto- e sarai libero! > il suo tono allegro ed il pugnale che impugnava con la destra fece annuire con disinvoltura un Katsuki che rimase tranquillo ed impassibile, al contrario del verdino che sussultò. 

Non voleva assolutamente vedere quel pugnale vicino alla sua gola. Non voleva certo che gli sfuggisse la presa e causargli un qualche taglio mortale. Non ne vide il senso, quando lui ne aveva la chiave. 

<F-ferma Himiko! Faccio io... > sussurrò, cogliendo gli sguardi confusi di entrambi i biondi e da sotto le vesti, legata al collo, tirò fuori una piccola chiave allacciata ad una cordicella. 

Non osò alzare lo sguardo, timoroso e con i sensi di colpa, e inserì la chiave nella piccola fessura del metallo che si aprì con un lieve scatto e con delicatezza liberò la pelle dal collare che aveva ornato per mesi il suo collo. Fu strano per Katsuki non sentire quel peso, ora nelle mani del ricciolino, pesargli addosso e portò i polpastrelli dietro la nuca, avvertendo un brivido di freddo lasciato da esso. 

Ma oltre ciò, non poté sfuggirgli l'atteggiamento teso di Izuku. Le sue spalle ricurve e la presa ferrea sul collare che fissava mordendosi le labbra gli indicò che lo sconforto ed i sensi di colpa lo avessero nuovamente travolto. Intimò Himiko con un'occhiata veloce di lasciarli soli e lei colse al volo il messaggio.

<Izuku.> con presa dolce ma decisa, catturò le sue mani liberandole dalla pesantezza di quel fardello in metallo, gettandolo distante da loro e attrasse il minore più vicino. Provò a calmarlo, giocherellando con i suoi riccioli scuri e sorrise apprensivo. <Smettila di tormentarti.>

<Ma io-->

<Niente ma, non farlo.> interruppe il suo tentativo di parlare, sapendo già che da quelle labbra sarebbero uscite solo numerose scuse dettate dal suo animo puro. Perché, contrariamente a ciò che voleva dimostrare dietro la gelida apparenza, Izuku celava ancora quell'animo puro che aveva da bambino.

<Basta rimuginare sul passato, pensiamo al presente ed il futuro che vogliamo. > dichiarò, portando due dita ad alzargli il mento e gli rivolse un sorrisetto. <Perché io so ciò che voglio, ed è un futuro con te Deku. > catturò nuovamente quelle labbra, non permettendogli di rispondere e facendolo arrossire ancora.

𝑨𝒏𝒐𝒕𝒉𝒆𝒓 𝑳𝒐𝒗𝒆 {Bakudeku}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora